Spada
Una spina, acuta,
s’infila fra il petto,
lì, dov’è il cuore
pulsante, lì, dov’è il seno
fremente.
La lama, silente,
entra nella carne,
non strappa; ma buca
impietosa l’interno
di sangue.
La punta d’acciaio
che cerca la vita,
la cerca e la trova,
la ruba pian piano
gioiosa.
Oh, tu,
che l’hai piantata dentro!
Tu adesso sarai soddisfatto;
ritira il tuo ferro nemico,
amico, ch’a terra infelice
m’abbatto.