Non riesci a dormire. Pensi a tante cose, troppe cose. Sbuffi sotto le coperte e, consapevole che non ti addormenterai presto, ti alzi, prendi la vestaglia poggiata sopra il baule, e la indossi.
Cerchi di fare meno rumore possibile, mentre richiudi la porta della stanza che condividi con le tue amiche e compagne di Casa.
Scendi piano le scale, credendo che la Sala Comune sia deserta a quell’ora di notte: ma ti sbagli.
Seduto su una poltrona vicino al camino, vedi un malinconico Black che fissa qualcosa d’indefinito oltre il fuoco. Il suo sguardo è triste e pensieroso, non si accorge nemmeno di te che ti avvicini furtiva. Senza dire un parola ti siedi a terra, incrociando le gambe, di fianco a lui.
-“Petunia mi odia.”- sussurri, osservando le fiamme.
Solo allora Black sembra notare la tua presenza, si gira dalla tua parte, abbassando la testa per vederti meglio, e sembra sorpreso.
-“Chi è Petunia?”- chiede, osservandoti.
Tu, sempre con lo sguardo diretto verso il caminetto, rispondi con voce impassibile:
-“Mia sorella. Mi odia per quello che sono. Il suo odio è nato dalla gelosia che provava per me, io ho provato a farle capire che …”- Non sai bene come continuare, fai un respiro profondo e continui –“ Da bambine avevamo un bel rapporto, eravamo amiche, e ci volevamo bene. Ma le cose cambiano e ora non mi considera più parte della famiglia, della sua famiglia.”- fai una piccola pausa e avvicini le tue ginocchia al petto, stringendoli a te con le braccia.
-“La famiglia è il nostro punto di riferimento Black, la famiglia di ognuno di noi ci cresce, ci insegna, corregge i nostri errori e ci supporta. Ci aiuta nei momenti di difficoltà: una vera famiglia è sempre li per te.-“
-“Io non ho una famiglia.”- dice lui, smettendo di fissarti. Ora guarda le sue mani.
-“Tu hai la famiglia più bella che io abbia mai visto. Loro sono sempre li per te. Combinate guai, vi fate male, ridete, piangete, prendete in giro chiunque vi capiti a tiro ma lo fate sempre insieme. Non importa se sia giusto o sbagliato, loro sono sempre li per te.-“ ripeti, e finalmente giri la testa e lo guardi. Lui sembra aver capito a chi ti stai riferendo e un sorriso compare sulle sue labbra.
-“La famiglia più bella …”- mormora, sempre sorridendo.
-“Sì”- confermi, con un sonoro assenso di testa. –“e t’invidio tanto per questo.”-
Detto questo ti alzi, e sparisci velocemente su per le scale del dormitorio, lasciando un Sirius Black meravigliato.
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Eccomi qui u.u
Non è niente di speciale, ma era da parecchio che mi ronzava questa storia, così ho deciso di scriverla, finalmente!
Sappiate che se recensite mi fate felice *-*