Bianco
L’inverno,
dai fiocchi argentati,
cade
in ordine sparso;
scintilla
riluce
risalta,
si sfiora
in un candido ballo.
I rami
Ora spogli, caduti,
di scuro
coloran la nebbia,
e brilla
com’occhi
di cielo,
quel bianco
nell’aere, che aleggia.
Si alza
e frulla leggero
il volo
d’un passero solo;
e corre, e saltella;
sorride
la bimba
di bianco più bella.
Si posa ora
lieve, l’amico,
su quella
ch’è china al terreno,
e stringe
le mani ormai fredde
nei piccoli
rosa guantini;
e fermo
è il suo soffio nell’aria
e azzurro
il suo spicchio di cielo.
Rifugge
quel piccolo alato,
scompare
in nubi lontane;
rimane la statua,
scintilla confusa;
le brilla d’intorno
un velo
di sposa.