E improvvisamente, fu silenzio. I rumori della guerra, le grida, lo schioccare degli incantesimi contro i corpi, tutto era finito.

Per un attimo, era stato avvolto dal buio più assoluto. Ora, i suoi occhi erano accecati dalla luce.

Si accorse che attorno a lui non c'erano pareti, e per un attimo ebbe paura. Troppo a lungo era rimasto rinchiuso, privato di una libertà che disperatamente agognava. E adesso, che tutto intorno a lui era aperto e sterminato, si sentiva mancare l'aria.

Si toccò il volto, e si accorse che non aveva consistenza. Si sfiorò le braccia, e fu come toccare una candida nuvola.

Posseduto da un tremito profondo, fece un passo avanti. Libertà. Sconfinata, desiderata, tanto pianta libertà. Gli sembrò di diventare acqua in quell'immenso, ma poi si accorse che erano soltanto lacrime.

Iniziò a correre. La risata, quel grido di assoluta perfezione, uscì dalle sue labbra come pioggia, tanto spontanea da non averne la consapevolezza.

Sentì come un'eco del proprio riso, e lo riconobbe. Il cuore parve scoppiargli nel petto, gonfio di una gioia mai provata.

Capì, tutto.

Fu di nuovo bambino, e ragazzo e adolescente. Riabbracciarlo fu come rivivere le estati di quelli che gli apparivano secoli prima, gli occhi al cielo e la risata sempre viva.

Fu come se il tempo passato da allora fosse svanito, come se ogni sofferenza fosse stata soffocata.

La sua voce tremò, nel ricordarlo, e riaverlo lì.

-James-

Dall'altra parte del velo provenivano sussurri fiochi, mormorii sommessi.

Ho scritto questa fanfic l'anno scorso, dopo aver riletto per la centoventicinquesima volta l'Ordine della Fenice.. la morte di Sirius ha sempre rappresentato un trauma per me, e così ho deciso di scrivere qualcosina a riguardo. Non mi soddisfa molto, ma c'est la vie.

L'ultima frase è tratta dal libro, quando Harry e gli altri sono all'ufficio Misteri..

Spero che vi piaccia, e commenti di qualsiasi genere sono sempre graditi! :)

Un abbraccio,

Eoviel.