Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: tatarella20    15/06/2010    0 recensioni
sequel di: "Amy's Street" & "With or withut you"Even with you, racconta il proseguo della vita di Tania, degli incontri, degli scontri e dell'amore vero, non quello di una donna per un uomo, ma quello di una madre per un figlio...
Dopo due storie di passioni, la vera personalità di una donna, contro tutto e tutti!!Ovviamente, con i Tokio Hotel!!
Spero vi piaccia!!Grazie in partenza a tutti coloro che leggeranno!!Recensite please...
Genere: Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Love & Affair

Il gelo mi stava attraversando le vene, la persona che mi trovavo di fronte in quel momento era l'ultima persona al mondo che mi sarei aspettata di vedere.

Andreas aveva preso posto sulla mia sedia di pelle dietro la scrivania, mi fissava. Gli occhi e i capelli chiari erano resi ancora più brillanti dai raggi del sole che iniziavano ad invadere lo studio.

Io immobile di fronte alle porte dell'ascensore non sapevo cosa fare e cosa dire, e decisi di aspettare che parlasse lui, ma ci mise parecchi minuti prima di aprire bocca, intanto mi fissava immobile comodamente seduto, una mano appoggiata al mento e aveva un sorriso sorgnone.

-”Ma guarda chi c'è!!” disse fissandomi dalla sedia

-”Cosa ci fai qui?”

-”Oh!!Che cattiveria”

-”Vattene subito...”

-”Calmati!”

-”Cosa vuoi Andreas, non sei gradito qui dentro”

-”Calma calma...Sai!Nel mentre che ti aspettavo qui ho dato un occhiata in giro e ho visto questa...”

Andreas prese in mano la foto di Karin e la girò verso di me, lui sorrise leggermente e non disse nulla.

-”Mettila giù...”

-”Sai, in effetti le caratteristiche ci sono tutte in lei, per diventare una bellissima donna, ma ho avuto il dubbio di riconoscere nei suoi occhi e nel viso in generale, non solo le tue fattezze, ma anche quelle di un altra persona!O sbaglio?”

-”Sbagli!”

-”Mamma mia, come sei acida!Siediti, sorridi e prendi da bere...”

-”Non è il tuo posto questo, esci da qui...”

-”Peccato, avevo due personaggi da presentarti molto bravi, ma fa niente mi rivolgerò ad un altro talent-scout, magari non tanto bravo, ma che appena sente il profumo dei soldi, diventa scemo!Ihihi”

-”Ho detto esci di qui!”

-”Si, si me ne vado!Stai tranquilla, ti lascio solo il biglietto da visita!OK?”

-”Vattene, non me ne frega niente dei soldi...”

-”Ahahahahahah!!Cosa??Un tempo non eri così, appena sentivi profumo di soldi, sembravi un segugio inebriato di cocaina...!!ahahah!Non mi deludere...tesoro...” e mentre mi passò accanto mi accarezzò con la punta del dito il mento

-”Sparisci...”

-”Tranquilla me ne vado...”

-”Perfetto...”

Sentii le porte dell'ascensore aprirsi ma non le sentii richiudersi, la voce di Andreas mi ritornò vivida nelle orecchie.

-“Ah proposito, Meredith è la mia sorellastra, e ti devo ringraziare...Per la seconda volta le hai rovinato la vita.”

Ascoltai le sue parole con la paura del futuro dentro, la voce di Andreas si era assopita dietro le porte chiuse dell'ascensore, e rimasi sola.

Non avrei mai pensato che Meredith fosse la sorella di Andreas, e cosa significava “per la seconda volta”.


L'istinto mi diceva muoviti, siediti, stare ferma immobile non ti aiuta, ma le gambe non rispondevano ai miei comandi, non so per quanto tempo rimasi ferma lì forse per delle ore o forse per pochi minuti, ma che in quel momento mi sembravano ore...

Fù l'arrivo di Sarah a farmi tornare alla “vita”...

Ricomincia la mia vita di sempre, senza pensare a nulla, continuavo ad occuparmi di Karin e ogni tanto riprendevo in mano la batteria.

Avevo smesso perfino di sentire George, la notizia che Meredith fosse la sorellastra di Andreas non solo mi aveva sconvolto, ma mi aveva messo una paura addosso che nemmeno il mio cervello sapeva quantificare, ero allucinata, persa, nella mia mente c'erano mia figlia, il mio lavoro, e la mia vita o forse nemmeno più quella...

Ma sapevo che evitare per sempre tutto ciò non sarebbe servito a nulla e difatti circa tre mesi dopo a tutto ciò fu George a venirmi a cercare e lì caddero le poche convinzione e le poche sicurezze che ero riuscita a ricostruire in 13 settimane...

  
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