Le guardie mi trascinano nella prigione.
“In quella cella morirai Black!” sputano con disprezzo.
Loro non sanno.
Non sanno che io non avrei mai ucciso mio fratello.
Capiscono quello che vogliono capire, vedono quello che vogliono vedere.
Non sanno che il colpevole cerca di discolparsi,
mentre l'innocente accetta sconsolato.
Perchè io ho accettato.
Non è stato per coprire colui che una volta era mio amico,
ma per non perdere l'unica cosa che mi era rimasta,
la dignità.
Non avrei mai ucciso mio fratello,
non avrei mai detto di non essere il colpevole.
Non siamo come Caino e Abele,
non io e James.
Fratelli non di sangue, ma di spirito.