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Autore: Keyra    16/06/2010    1 recensioni
Vieni qui, seguimi. Non dev'essere troppo difficile. Stendiamoci sotto le lenzuola. Non aver paura di immergerti nel buio nascosto della notte. Appoggia la testa al cuscino. Morbidamente, come se dovessimo far l'amore, senza però l'impeto che rende noi uomini selvaggi. Ecco, ora proviamo ad accarezzarci. Così finalmente saprò come le tue mani si muovono sulla pelle di una donna. Chiudi gli occhi. E sogna.
Genere: Romantico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chissà come sarebbe, se al posto della pioggia dal cielo cadessero coriandoli.
Ci hai mai pensato? Io sì, ho sempre sognato di veder piovere dall'alto una cascata infinita di minuscoli pezzettini di carta colorata. Ma è una cosa talmente stupida e impossibile...Eppure, sono qui a dirtelo. Forse perché solo con te ho il coraggio di lasciare che le mi insensatezze prendano forma. Che i miei pensieri più anomali si plasmino in qualcosa di concreto, uscendo dalle mie labbra.
Io non saprei definire quello che provo per te. E' come se un filo elettrico ci tenesse legati sempre e ovunque. Ed è come se ogni tanto venissimo scossi da una scarica elettrica che poi, però, si interrompe. Sempre. Non rimaniamo mai in contatto più di tanto. Il nostro è un rapporto così. E non mi piace definirlo nemmeno "rapporto". E' una parola triste, è una parola dura. Quel che c'è tra di noi non ha niente a che vedere con la tristezza. Le nostre parole non sono mai dure. Non abbiamo mai conosciuto l'asprezza, tra di noi. Forse, visto da fuori, tutto è così idilliaco. Un'amicizia perfetta, che si mantiene nonostante la distanza emotiva e mentale che ci separa.
Però poi, quando arriva questa maledetta scossa che ci percuote e ci risveglia, siamo capaci di percorrere chilometri nella nostra mente in un tempo impercettibile e di riavvolgerci tra di noi come se non ci fossimo mai staccati.
L'ho detto e lo dirò sempre. Forse la nostra forza sta proprio in questo. Nel non cercarci mai, ma nell'esserci sempre.
Siamo come due lampadine che si accendono di tanto in tanto, senza che nessuno prema l'interruttore. Quando siamo insieme, viviamo in un mondo che non ha niente a che vedere con quello reale. E' come se le nostre vite si dissolvessero, come se l'irreparabile quotidianeità si fermasse per un istante e tutto sembra così facile, vissuto tra di noi. Così facile che quasi mi verrebbe da prendere una barca e scappare in cerca dei delfini. In fondo, me l'hai promesso. Che un giorno mi avresti portato con te sulle onde increspate. Che un giorno mi avresti fatto provare il senso di ubriachezza che si prova a venir trascinati dal mare. E ad imparare a domarlo. Me l'hai promesso. Non puoi lasciarmi così, permettendo che una promessa si sgretoli come una frase qualsiasi. Una promessa non può essere dimenticata. Perché è di questo che ho paura. Che tu possa dimenticarmi. Non m'importa di ora, non m'importa se adesso ci sei o non ci sei. Non m'importa nemmeno di esserci nei tuoi pensieri. Non voglio nemmeno che di me ti rimanga solamente il ricordo. Io voglio che di me ti rimanga un'impronta viva sulla pelle. Che se tra qualche anno dovrò chiamarti, se tra qualche anno avrò bisogno di te, o anche solamente avrò la voglia di vederti, a te batterà il cuore all'idea di rivedermi. Io voglio che tu soffra, se non ci sentiremo più. Voglio che tu gioisca, all'idea di riavermi accanto a te. Non voglio essere solamente un nome, non voglio essere una faccia in mezzo alle altre della tua adolescenza. Voglio che tu mi abbia dentro. Voglio essere qualcosa di più, senza rompere l'armonia che ci tiene insieme.
E voglio convincermi che a me piaccia così.
Sì, a me piace così.
Davvero.
Starci accanto e sfiorarci nell'equilibrio precario che ci ha sempre accompagnati.
Mi piace davvero così, solamente così.
Ma promettimi solo una cosa. Oltre a quel giro in barca, promettimi solo un'altra cosa.
Promettimi che se non ti cercherò io, lo farai tu.
Potrei avere paura, potrei non avere il coraggio, di rispolverare il passato.
Potrei non avere la forza di andare a risvegliare una delle cose più belle della mia adolescenza.

  
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