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Autore: XShade_Shinra    16/06/2010    6 recensioni
}* Dedicata ad Atzlith *{
«Cosa?! Mettere su una rappresentazione teatrale del genere?! Ma Romeo e Giulietta sono forse morti?!»
[ Shounen-ai - Tyki x Allen, Lavi x Kanda ]
[ FanFiction classificata 2° al Contest "Dietro le quinte" indetto da shari-chan sul Forum Collection of Starlight - C.o.S. ]
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Allen Walker, Rabi/Lavi, Tyki Mikk, Un po' tutti, Yu Kanda | Coppie: Rabi/Kanda, Tyki/Allen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Le Théâtre des Horreurs - Le Grand Guignol -
Atto secondo - La Femme sur le Trône

Emilia bussò con insistenza alla porta dei servizi indicatale da Miranda, chiamando la propria alunna:
«Lenalee? Va tutto bene?» domandò, attendendo risposta con ansia.
«No.» rispose una voce mortificata.
«Che succede?» chiese la docente, costernata.
Noi, intanto, spiavamo la scena in silenzio da dietro i servi muti che reggevano gli abiti di scena per i gemelli.
«Non ce la faccio, professoressa...» la voce della cinese era pesante e spezzata, come se stesse trattenendo le lacrime «Ho un terribile attacco di mal di pancia... Mi scusi...»
Mi portai una mano alla bocca.
"Povera Lenalee." pensai "Posso immaginare come si senta... Il nervosismo può prendere una persona in diversi modi..."
«Professoressa,» continuò la cinese «non penso proprio che potrò recitare...»
«Non dire così Lenalee.» cercò di tranquillizzarla, Emilia «Mancano ancora... ehm...» cercò Miranda con gli occhi.
«Dieci minuti...» l'alunna rispose in un sussurro, senza nemmeno dover controllare l'orologio.
«Mancano ben dieci minuti! Sono sicura che riuscirai ad essere pronta!» sostenne la docente, ma un nuovo rumore proveniente dalla stanza chiusa le fece capire che le speranze erano poche e vane.
Miranda scosse il capo.
«Non penso ce la faccia...» sussurrò.
«Dannazione!» esclamò la bionda professoressa, bussando nuovamente alla porta dei servizi «Sei proprio sicura di non farcela?» chiese alla studentessa.
«Sì... non penso di poter uscire molto presto da qui... Scusatemi!»
Mi guardai con gli altri, e feci loro cenno di allontanarci. Una volta fuori dai camerini, Lavi prese la parola:
«Potremmo ritardare lo spettacolo...»
«Di quanto? Un’ora?» fece scocciato, il portoghese.
Guardai Tyki in modo strano. Certo, si era sempre esercitato per questo giorno, ma non pensavo lo attendesse con tanta impazienza!
«Beh, Lenalee è una figura importantissima!» gli fece notare Lavi.
«Bah!» fece l'altro ragazzo, alzando gli occhi al cielo «Vado a fumare.» avvisò.
Stava per girarsi ed andare via, quando anche Emilia tornò indietro, seguita da Miranda, Kanda e Link - che, sicuramente, dovevano averla raggiunta sentendo le sue urla.
«Un attimo di attenzione, prego!» disse ad alta voce, battendo le mani per richiamare tutti «C'è un grosso problema!»
Pur sapendo il problema, anche noi ci radunammo a mezzaluna davanti alla professoressa, attendendo il verdetto ufficiale. Sperai di tutto cuore che avesse deciso di far slittare lo spettacolo di qualche minuto, così avremmo potuto ripassare meglio le battute e non ci sarebbero stati problemi con Lenalee, anche perché nessuno oltre lei sapeva tutte le sue battute... O no?
«Lenalee Lee è impossibilitata a prendere parte alla recita.» spiegò, e la sua voce fu coperta da un indisponente chiacchiericcio che riprese con un colpo di tacco al suolo «Per cui... ci serve un sostituto!»
Un enorme boato si sollevò tra i presenti.
"Un sostituto?!" pensai incredulo "Chi mai potrebbe prendere il posto di Lenalee?! Non abbiamo nemmeno il gobbo per aiutare il possibile volontario!"
Molti sollevarono la mia stessa perplessità, ma Emilia chiese di nuovo silenzio:
«Ragazzi, state buoni, per piacere.» disse gentile «Ho pensato a tutto. Qui tra noi c'è una sola persona che conosce abbastanza bene le battute di tutti e non ha bisogno nemmeno di fastidiosissime parrucche.»
La guardammo senza parole, poi la sua mano si mosse e il suo dito - che in quel momento sembrava la canna di una pistola - puntò verso... Kanda?!
«Eh?» fece l'orientale, particolarmente stizzito per essere stato additato.
«Sarà Kanda a prendere il posto della vostra compagna.» disse la docente, raggiante.
Yuu la guardò senza batter ciglio, poi fece retro-front e se ne andò verso i camerini.
«Scordatevelo! Non mi vestirò mai da donna!» disse lugubre.
Emilia - aspettandosi quel comportamento da parte del ragazzo - non si diede per vinta e lo rincorse, cominciando a blaterare scuse e spiegazioni:
«Nel teatro greco prendevano parte alla rappresentazione solamente gli uomini, quindi vestirsi da donna non era poi così strano; anche Jasdero interpreterà una donna! E poi il bello del teatro è proprio il poter impersonare un ruolo diverso dal proprio così da...»
Kanda la fermò:
«Ho chiesto di fare il regista appunto per non dover recitare!» l'unico motivo per il quale non sguainava Mugen era il fatto che Emilia fosse una donna, e lui era troppo cavaliere per prendersela con il gentil sesso.
«Facendo il regista hai potuto assistere a tutte le prove! Sei l'unico in gradi di interpretare quel ruolo.» giocò sull'orgoglio «Ho scelto te senza nessun indugio appunto perché so di cosa puoi essere capace, se solo lo vuoi!»
Kanda le riserbò un'occhiata di fuoco, ma si prese qualche secondo prima di ribattere:
«Non mi hai mai sentito recitare!» Kanda non dava del "lei" a nessuno, nemmeno ai docenti.
«Non importa. So che devi essere bravissimo!» sostenne, parandosi davanti a lui in modo da arrestare la sua ritirata «Se non accetti, ci vedremmo costretti ad annullare lo spettacolo, e la colpa andrà soprattutto sul regista.»
Lo guardò negli occhi, e solo dopo parecchi secondi Kanda girò il volto ed infine parlò:
«Tch! Dove sono i vestiti?» chiese burbero.
Emilia ci mostrò il pollice in segno di vittoria, mentre noi ridevamo appena.
"Povero Kanda... Sarà uno smacco notevole per il suo onore..." pensai, andando verso lo spogliatoio per mettermi le scomodissime scarpe da bambino che dovevo calzare per la scena.
«Quanto manca?» sentì domandare da Link.
«Tre minuti!» rispose Miranda.
«Dobbiamo sbrigarci!» disse la docente, trascinando Kanda nel camerino, assieme a Marie e Daisya.
«Buon divertimento, guercino. Sono certo che oggi è la tua giornata fortunata!» ghignò Tyki, dando una pacca sulla schiena di Lavi.
All'inizio non capii cosa avesse voluto dire il moro - e, anzi, mi ingelosii un poco nel vederli così affiatati - ma, ben presto, ogni mia domanda avrebbe trovato risposta.

Nonostante i dieci minuti di ritardo - utilizzati per vestire e truccare il nostro ex-regista - il pubblico non sembrò particolarmente irritato dall'accaduto: eravamo ancora dentro i quindici minuti accademici.
Lo spettacolo procedette per il meglio: le parti di Nanette e Blaise - i due domestici di casa Marex - erano perfette per Miranda e Link. Il carattere della ragazza era coincidente con quello della vecchia ed insicura sessantenne che doveva interpretare, ed anche il ruolo di impettito maggiordomo era perfetto per uno come Link.
A me era toccato interpretare il bambino - vista la mia altezza -; non si trattava di una parte particolarmente difficile, dato che ben presto mi sarei dovuto addormentare.
Per quanto riguardava Lavi, beh, lui non aveva certo problemi impersonando il protagonista: avrebbe potuto interpretare alla perfezione qualsiasi ruolo! Era sempre stato molto bravo in queste cose. L'unico che sembrava avere un po' di problemi sul palco - non solo per i capelli legati in modo diverso, ma anche per gli abiti decisamente scomodi - era Kanda, il quale a volte storpiava le battute, ma noi altri eravamo sempre pronti a cambiare un poco le nostre per poter mascherare l'errore.
Fu solo durante la scena nella quale André Marex dava i saluti alla famiglia che, finalmente, compresi le parole di Tyki. E mi diedi dello stupido per non averle capite prima. Erano così lampanti...
«Cosa vorresti che ti portassi?» mi domandò Lavi, accarezzandomi i capelli.
Dovevamo usare tutti un tono di voce abbastanza alto, dato che l'utilizzo dei microfoni non era contemplato.
«Oh, Papy! Portami una sorellina.» gli chiesi raggiante.
«Oddio, è troppo costosa.» mi rispose, sorridendo.
«Ma, Papy, ne voglio una lo stesso.»
«Bene, vedremo.»
«Se una nuova è troppo costosa, comprane una di seconda mano.» dissi, rubando qualche risatina al pubblico.
Lavi rise sonoramente e mi diede un bacio sulla fronte.
«Una di seconda mano! Molto bene, cara.» sorrise, avvicinandosi poi a Kanda.
Trattenni il fiato.
Senza che me ne accorgessi, eravamo arrivati alla scena del bacio di addio tra i Marex.
L'orientale guardò il ragazzo con un misto di stupore e tanta voglia di uccidere. Forse non pensava che Lavi avrebbe voluto veramente fare quella scena.
«Provaci, Baka Usagi.» gli sussurrò in tono di sfida, Kanda. Gli occhi ridotti a due scure fessure.
«Eccome se ci provo, Yuu-chan.» bisbigliò di rimando, posando una mano sulla guancia del moro e l'altra alla sua vita, resa leggermente stretta dal bustino che aveva sotto il vestito.
«Non oser--» cominciò a ringhiare, senza poter finire la frase - che sarebbe di certo terminata con la minaccia di ucciderlo - perché Lavi posò con nonchalance le labbra sulle sue, in un bacio dalle tinte delicate, dove - sfidando la morte - strinse un po' più a sé l'ex-regista, tanto da poter sentire l'accelerato battito del suo cuore contro il proprio.
Guardai quei due con un pizzico di nostalgia, ricordando il bacio che mi ero scambiato con Tyki.
Il pubblico applaudì alla scena e pensai che, da un momento all'altro, Komui avrebbe fatto irruzione sul palco per punire l'irriverenza di Lavi contro "Lenalee", ma, sicuramente, Emilia doveva aver avvisato il cinese che la sorella non avrebbe potuto prendere parte allo spettacolo.
Una volta terminato il bacio, Kanda rimase impalato sul palco senza poter spiccicare parola. L'unica sua fortuna era il fatto che Lavi dovesse parlare con Link in quel momento, così si sarebbe potuto riprendere. Dall'espressione che aveva in volto, però, non sembrava affatto scocciato dall'accaduto.

Nel frattempo, nei camerini...
«Lenalee?» chiamò Emilia, bussando ai servizi «Come va?»
In quel momento, la porta del bagno si aprì, ed uscì una raggiante una Lenalee dal colorito roseo nella sua classica tenuta: vestitino corto, stivaloni e capelli raccolti in due codine.
«Tutto a meraviglia.» rise.
«Eh?» fece meravigliata la docente «Ma... non sembra che tu stia male...»
«Infatti.» rise la cinese «Ho solo fatto un favore ad una certa persona... e a sentire gli applausi è andata alla grande! Chissà come se la sta cavando ora, Tyki!»

[ ...continua... ]
XShade-Shinra



Traduzione Titoli:
-La Femme sur le Trône: La Donna sul Trono (vi lascio immaginare quale sia il trono!XD)



Risposte alle Recensioni:

x  Atzlith: ^^ Certo, dedicata a te! <3 L'ho scritta pensandoti e sperando che ti piacesse! ^^ Grazie per i complimenti! XD Spero di non ricevere uno sputo per come si stanno svolgendo i fatti, visto che avevi previsto Lenalee già K.O.! XD

x __Evelyn__: Mi dispiace che qui non si trattino i tuoi pair preferiti! ^^' Ma mi rifarò sicurtamente in altre FF, stanne certa! ^^
Povera Lenalee, le volete tutti molto bene, noto! XD
Riscrivo qui la trama dello spettacolo, nel caso ti sia sfuggita:
"L'opera teatrale che i protagonisti di questa FF dovranno interpretare s'intitola "Au Téléphone" (Al Telefono) di André de Lorde, rappresentata nel teatro "Grand Guignol". L'opera narra di un uomo che è costretto a lasciare la famiglia nella casa in campagna dove soggiornano per tornare in città per lavoro, e assiste in diretta telefonica all'omicidio della stessa. "
Se ci sono altri problemi non esitare a dirmelo! ^^

  
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