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Autore: AddyOswald    17/06/2010    14 recensioni
Devi credermi.. Lui esiste..
-Per favore smettila, spaventerai i bambini!!
-Mi aveva promesso che sarebbe stato come se non fosse mai esistito, per questo non ho nessuna prova della sua esistenza.. ma devi credermi..
-Smettila o sarò costretta a riportarti in manicomio.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Lui esiste, esiste davvero, dovete credermi!

-Mamma calmati, non incominciare con questa storia dei vampiri.. ti prego!

-Ma è vero, tesoro devi credermi.. Lui esiste..

-Per favore smettila, spaventerai i bambini!!

-Mi aveva promesso che sarebbe stato come se non fosse mai esistito, per questo non ho nessuna prova della sua esistenza.. ma devi credermi..

-Smettila o sarò costretta a riportarti in manicomio.

Quella minaccia fece zittire Bella Swan.

La figlia la lasciò sola nella sua stanza e lei incominciò a guardarsi in giro.

Quanti anni erano passati da quando non metteva piede nella sua vecchia casa?

Almeno una ventina.

Le fece uno strano effetto rivedere ancora i suoi vecchi mobili, il colore scuro della parete, la finestra semi rotta che di notte scricchiolava..

Ormai erano anni che era stata abbandonata in quel vecchio manicomio, tutti la credevano “una pazza”... E anche lei in certe occasioni aveva creduto di esserlo.

E se LUI fosse stato solo frutto della sua immaginazione per tutti quegli anni?

No, non era possibile. Il ricordo che aveva di lui era troppo ben definito e vivo per essere un'invenzione.

Ormai Bella Swan aveva ottant'anni, aveva passato la sua vita all'insegna della solitudine.

Certo, si era sposata, aveva avuto dei figli... Ma erano frequenti i momenti in cui aveva bisogno di rimanere sola.

Per tutta la vita tutti l'avevano guardata con un po' di riguardo, come se si aspettassero che scoppiasse da un momento all'altro.

E infatti quel momento era arrivato, tanti anni prima..

Voleva che lui tornasse da lei, che tutto tornasse come prima.. E urlò tutto quello che sentiva fino a stare male.

Incominciò a parlare di vampiri, di immortalità, di licantropi.. In ogni momento, con tutti, quasi come se fosse una droga per lei.

Fu allora che la gente incominciò a dire di lei che era una pazza e la rinchiusero in un manicomio.

Si guardò allo specchio.

Le rughe sul suo viso segnavano il tempo che era trascorso, le occhiaie sotto i suoi occhi indicavano la stanchezza che le aveva dato la vita, e la voragine che aveva nel petto stava a indicare che il tempo non guarisce le ferite.

Sono invecchiata, ho vissuto una vita da umana.. Proprio come volevi tu, eppure non sono felice. Non lo sono affatto.” Si disse mentre qualche lacrima le scendeva.

Non passava giorno in cui non pensava a come potrebbe essere stata la sua vita allora se LUI non se ne fosse andato.

Si era immaginata da vampira, una vampira potente e piena di autocontrollo, si era immaginata poter avere una figlia che avrebbe chiamato unendo i nomi di Reneè e Esme: Renesmee,

si era immaginata giovane e bella per l'eternità, si era immaginata con la sua vera famiglia per sempre...

Ma stava per perdere tutte le speranze, ancora poco tempo e sarebbe andata in un posto in cui loro non sarebbero mai potuti arrivare.

Si, proprio così.

Bella Swan stava per morire.

Sua figlia le aveva detto che voleva portarla via dal manicomio perchè non sarebbe mai potuta guarire in un posto come quello, ma lei sapeva che in realtà era perchè non le restava molto tempo.

In fondo, come poteva non saperlo? Era la sua vita che stava per finire.

Anche se in realtà, era già finita da un pezzo...

Bella, ormai vecchia e stanca, si sedette sulla vecchia sedia a dondolo, dove anni prima LUI la guardava dormire, e si lasciò andare.

Chiudendo gli occhi le sembrò di rivedere per l'ultima volta il suo volto sorridergli, e così anche lei sorrise.

 

GIORNI DOPO.

-E tutto pronto per la cerimonia? - chiese Josh

-Credo di si.. O forse, cioè non lo so..- Rispose Helen a disagio

-Tesoro, cerca di calmarti dai..

-E' che non pensavo che sarebbe successo così in fretta... Non ho nemmeno avuto il tempo di salutarla.. Io.. Mi sento il colpa.

-Non è colpa tua, tua madre stava già male da tempo, da anni non ci stava più con la testa, diceva cose senza senso.. Era inevitabile che prima o poi accadesse.

-Si hai ragione..

In quel momento qualcuno suonò alla porta.

-Vado io – esclamò Helen.

Aprì la porta e si trovò davanti un ragazzo pallido, con gli occhi color bronzo e i capelli color rame.

Aveva un espressione fredda che non faceva trasparire alcun sentimento, appena vide Helen disse:

-Salve, sono venuto per fare le condoglianze alla sua famiglia.

-Ehm.. La ringrazio molto, ma lei chi è?

-Ero un..conoscente..di sua madre. Io e la mia famiglia le eravamo molto legati, anche se non siamo più in contatto da anni.

-Capisco.. Vuole entrare?

-Se non disturbo.

-Si figuri, entri pure..

Helen guardò bene il ragazzo, aveva un'aria famigliare, ma non riusciva a capire da dove venisse, era talmente bello che probabilmente lo aveva visto in qualche pubblicità alla tv.

Il ragazzo sorrise, quasi avesse sentito quello che pensava.

-Si sieda pure – disse la donna indicando una poltrona all'ospite.

-grazie mille..

-Come ha conosciuto mia madre? Lei mi sembra così giovane.. E in quest'ultimo periodo mia madre è stata rinchiusa in un manicomio.

-In un.. manicomio?

Helen annuì. -Si, era diventata pazza. Continuava a parlare di vampiri, di certe famiglie reali che abitavano in Italia, e tutte cose del genere... Poverina.

Il ragazzo annuì. - Capisco, beh si è fatto davvero tardi.. Mi scusi, ma devo scappare.

Si alzò di scatto e raggiunse la porta, Helen lo fermò e gli disse: - Aspetti, mi dica almeno il suo nome!

Lui si voltò un ultima volta e sorridendo disse: - Edward, Edward Cullen.

Poi scomparve proprio come la notte di tanti anni prima.

Helen rimase vari minuti ferma sulla porta.

-Amore, che cos'hai? - le chiese Josh.

-Lui esiste, esiste davvero.

  
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