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Autore: Saeko_chan    17/06/2010    4 recensioni
  Occhi verde smerlando e capelli neri. Sguardo fiero, portamento elegante e sicuro di sé. Sono un'Uchiha e come tale vado fiera del mio cognome. Sono la figlia di un medico e di un grande guerriore. Sasuke Uchiha e Sakura Haruno. Il primo ex-traditore di livello S di Konoha e la seconda donna di fama internazionale nel campo medico. Questa non é solo la mia storia, ma pure quella di altri due ninja. Questa é la storia dei tre ninja leggendari. Saeko Uchiha, Minato Uzumaki e Sakumo Hatake. Questa é la storia dei figli di Sasuke Uchiha e Sakura Haruno, di Naruto Uzumaki e Hinata Hyuga e per finire, di Kakashi Hatake e Anko Mitashi. Mi hanno allenata fin da piccola all'arte del genjustu e in quella delle arti marziali. Mi insegnarono sin da subito pure alcuni ninjustu di base che ogni ninja doveva sapere alla perfezione e imparai anche a curare me stessa e gli altri. Ma cominciamo a raccontare con ordine... [Il ratting potrebbe variare... sicuramente non supererà mai l'arancione e con difficoltà arriverà a tale livello...]
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'La saga dei nuovi Sannin'
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Nuova Fan-fiction.

Questa storia narra dei tre ninja leggendari della nuova genera, i figli di Sakura, Kakashi, Naruto, Sasuke, Hinata ed Anko.

Le coppie sono le seguenti:

Principali:

Nuovo personaggio x Nuovo personaggio.

Marginali:

Naruto x Hinata

Sasuke x Sakura (I genitori della protagonista)

Kakashi x Anko

 

Buona lettura!

 

 

Primo giorno d'accademia.

 

Avevo sette anni e stavo ancora dormendo, quando un raggio si Sole entrò dentro la mia stanza dall'unica finestra che si trovava nella camera.

L'avevo lasciata aperta a posta, in modo tale che venissi svegliata dall'alba.

Appena il raggio mi colpì in pieno volto aprì gli occhi e mi guardai in torno.

Ero in camera mia e quel giorno sarebbe stato il più importante della mia vita, oltre a quello in cui sarei diventata una kunoichi.

Mi tolsi la coperta di dosso e mi alzai dalla stuoia per poi allontanarmi da essa un solo secondo in modo tale da trovarmi dinanzi alla finestra e di ammirare il giardino interno con tanto di fontana.

Sospirai e mi sistemai i capelli dietro la schiena.

Mi arrivavano circa a metà della spina dorsale.

Mi girai e mi avvicinai alla stuoia per poi piegarmi e ripiegare sia il lenzuolo che il "letto".

Ero abituata a far così da quando dormivo da sola, cioè, da quasi cinque anni.

Sentì dei leggeri passi e una voce femminile canticchiare.

Mia madre.

Doveva essere lei per forza.

Probabilmente si era appena svegliata e stava andando a preparare la colazione come tutte le mattine.

Mi avvicinai alla porta di camera mia e l'aprì, trovandomi lungo un corridoio con la porta che portava in cucina aperta.

Già, era mia madre...

Prima di andare da lei mi avviai in bagno dove mi lavai le mani e i denti com'ero solita fare tutti i giorni.

Uscì dal bagno circa cinque minuti dopo e andai in cucina.

-Mamma?- Domandai una volta entrata nella sala.

Subito, dallo stanzino uscì una donna dai lunghi capelli rosa e dai dolci lineamenti.

-Ciao, Saeko, ero andata a prenderti le armi che ti serviranno quando farete pratica a scuola e quando ancora non le avrai comprate con i tuoi soldi.- Mi sorrise dolcemente.

-...- Non risposi nemmeno, non sapevo che dire e così andai a tavola e cominciai a mangiare.

Una volta finito il cibo mi avviai alla porta con uno zainetto sulle spalle e le armi che mi aveva dato mia madre all'altezza delle gambe.

Erano messe nelle apposite tasche.

Stavo per aprire la porta, quando qualcuno l'aprì prima di me.

Mio padre.

Capelli neri con qualche ciocca appiccicata sulla fronte e un taglio sulla spalla sinistra.

La katana dietro alla schiena e uno sguardo veramente stanco, sfinito.

-Ciao, Saeko.- Mi mise una mano sulla testa e poi si avvicinò alla mamma.

Mi sorrise appena.

-Io vado.- E così uscì di casa avviandomi verso l'accademia.

Solo a quel punto mi ricordai che mio padre era stato mandato ad affrontare una missione di livello S la quale richiedeva ninja di un certo livello per soccorrere un villaggio del Paese del Fuoco. da un attacco improvviso di alcuni nukekin.

L'alba era da poco finita e il Sole cominciava a risplendere con i suoi raggi mattutini, mentre io camminavo a passo svelto verso l'accademia.

Non ci volle molto perché la raggiungessi, infatti una volta arrivata là non c'era ancora nessuno.

Quindi, entrai dentro e raggiunsi la mia classe.

Presi posto al primo banco, quello davanti alla cattedra, ed aspettai l'arrivo di qualcuno...

Dopo circa dieci minuti di estenuante attesa un ragazzo dai capelli biondi sparati in aria, dagli occhi bianchi come il latte e lo sguardo allegro entrò in classe fischiettando.

Doveva essere un parente dell'Hokage, dopo tutto era un amico di famiglia e quindi lo vedevo spesso, sapevo com'era fatto...

-Ciao, io sono Minato Uzumaki, tu chi sei?- Fu lui a parlare per primo, appena si trovò dinanzi a me.

Inizialmente non volevo neppure rispondere, ma poi collegai il cognome e capì di aver davanti il figlio dell'Hokage...

Dovevo portargli rispetto.

-Saeko Uchiha.- Mi presentai dicendogli nome e cognome il più in fretta possibile.

Non mi piaceva parlare con gli altri, non amavo fare amicizie con gli altri ragazzi...

Il ragazzino prese posto accanto a me e cominciò a dondolarsi sulla sedia come se nulla fosse.

Non ci volle molto perché arrivassero pure gli altri e salutassero sia me che l'Uzumaki.

Entrambi persone importanti.

Dopo mezz'ora giunse pure il sensei e così cominciò la lezione.

Era un uomo sui trent'anni, portava un codino sopra la testa e aveva il volto di uno sfaticato.

"Clan Nara..." Fu il mio primo pensiero appena entrò.

-Vediamo se manca qualcuno all'appello... Saeko Uchiha, Minato Uzumaki, Kymio Lee...- Disse altri nomi e tutti risposero, finché non giunse a un certo Sakumo Hatake.

Sorrisi lievemente.

Papà mi aveva parlato di un certo Kakashi Hatake, se non sbagliavo era il sesto Hokage...

Quell'uomo arrivava sempre tardi a qualsiasi appuntamento, probabilmente il figlio aveva preso da lui...

-Immagino che Sakumo arrivi tra un po'...- Proprio quando disse ciò un ragazzo dai folti capelli argentati, occhi neri e volto a dir poco stupendo entrò in classe.

Doveva avere circa nove anni o giù di lì.

Più o meno come tutti gli altri in classe, tranne me.

Sorrise al sensei e si presentò mettendosi una mano dietro alla nuca.

-Sakumo Hatake, presente. Non ho sentito suonare la sveglia e sa com'é mio padre... eheheh...- E imbarazzato si sedette dalla parte opposta a Minato Uzumaki, cioé alla mia destra.

Il sensei sospirò e cominciò la lezione teorica.

Ci spiegò cos'era il chakra ed io presi appunti, alla fine ci accennò gli elementi e niente più.

Uscimmo tutti dall'accademia ed io venni circondata praticamente da tutti.

Chi era lì per sapere qualcosa sul mio clan, chi per provare a fare amicizia con me.

"Tsk..." Non pensai ad altro mentre mi allontanai da quella folla di massa.

Una volta a casa mia madre mi sorrise e cominciò a parlarmi.

-Che ne dici se ti alleno un po' nelle arti mediche prima che tuo padre torni dall'allenamento con Naruto?- Feci un semplice cenno con la testa ed uscimmo nel giardino di dietro.

Mia madre si avvicinò alla fontana che conteneva pure dei pesci, e ne tirò fuori uno poggiandolo a terra.

-Lentamente morirà, ma voglio che tu gli ridia la vita che aveva in acqua...- Mi disse mettendosi a sedere sull'erba mentre io concentravo il chakra nelle mani e cominciavo l'esperimento.

Mi concentrai molto, chiusi gli occhi e poggiai le mani sull'animale.

Un leggero vento mi scompigliò i capelli e dopo non molto il pesce cominciò ad agitarsi.

Aveva funzionato!

-Bene, sei stata molto brava, ma adesso andiamo a pranzo e ributta il pesce nella fontana.- Mi disse mia madre alzandosi e dirigendosi dentro casa.

La seguì praticamente subito, immediatamente dopo aver buttato in acqua il pesce.

E il primo giorno d'accademia era andato...

Questo era solo l'inizio di una splendida avventura...

 

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