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Autore: CieloSenzaLuna    17/06/2010    1 recensioni
“La solita storia” direbbe qualcuno. Pensate quello che volete. Alla ballerina non interessa, ve l’ho detto, lei è un muro che non si sfonda, un nodo che non si slaccia. È semplicemente sé stessa, sempre e comunque.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IN PUNTA DI PIEDI.

È così delicata, quella ballerina. In punta di piedi, senza far rumore, si sporge alla finestra e ammira il cielo stellato. È lì che vuole arrivare. Fino a toccare le stelle. Io dico che una stella lo è già.

Brilla di una sua luce, di una sua passione. Segue il ritmo che la guida lontano, verso una meta che ancora non conosce. È così bella, quella ballerina.

La osservo ogni giorno, spero per lei. Prego per lei. Deve essere felice, la mia ballerina. Solo questo. Io la veglierò sempre, dall’alto, dove il destino mi ha condotto.
E salta e danza, armoniosa. Balla sulle note della vita. Non indossa tutù, ma veste il talento. Non porta uno chignon, lascia i capelli liberi di muoversi, liberi come lei. Lei che è caduta molte volte e che si è sempre rialzata, anche se con fatica.

A volte avrebbe voluto scappare, la mia ballerina. E invece non l’ha mai fatto. Si aggrappava alla musica, quando sentiva che non ce l’avrebbe fatta. Si fidava del suo corpo, che la faceva sentire bene. Al suo posto.

Lei vive danzando, accompagnata da mille melodie. Balla sotto la pioggia, con le braccia verso il cielo e la chioma rossa, ribelle, sul viso. Balla sui tetti, stando in equilibrio e sentendo i rumori della strada e gridando al mondo di guardarla.

Volteggia sui tavoli, pazza e sorridente. Si muove leggera, fino allo sfinimento. Si acciambella sul davanzale come una gattina stanca. Si sdraia sul pavimento freddo, in attesa che qualcuno vada a prenderla. Nessuno verrà a prenderti, piccola ballerina, nessuno...

Gli adulti vivono nel presente, gli anziani sui ricordi del passato. I giovani sognano. Pensano al futuro, tormentati da domande a cui non sanno dare una risposta. Anche lei fa così.

“Dammi la musica e ti farò vedere chi sono. Ti farò vedere quello che so fare meglio. Danzare.” Così, diceva sempre.

È piena di speranza, la mia ballerina. Cresce aggraziata nel suo corpo da ragazzina. Ammira la sua immagine riflessa nello specchio. Si sente diversa … non è più lei. Stai diventando grande, piccola mia. Non temere ciò che non esiste. Guarda in su, come solo tu sai fare.

E allora danza sulle note di un violino, perché non ci vuole pensare. Ha paura. È sola con sé stessa. Ha un’ unica amica: la musica. Sempre fedele, sempre pronta a farti compagnia, di notte e di giorno, ti fa divertire.

Un giorno vide una stella cadente ed espresse un desiderio. “Io voglio … Voglio soltanto danzare. Ancora e ancora, fino a quando non avrò più fiato. Voglio ballare con la mamma, è lei che mi ha insegnato.” Sorrise e una lacrima dispettosa le rigò la guancia chiara.

Scivolava nell’ oscurità, piccola pantera veloce. Attraversava il prato a piedi nudi, con gli occhi neri rivolti verso il cielo. Correva sempre più velocemente e si accasciava a terra sfinita. Poi si rialzava e ricominciava, le dita solleticate dai fili d’erba che calpestava.

Era una fiamma che dava luce e riscaldava il cuore, un uragano testardo e capriccioso, una perla sconosciuta, una goccia di rugiada, una fetta di arcobaleno, una soffice nuvola, un frutto dolce. Un mix esplosivo che si nascondeva dentro di lei. Tanta voglia di vivere e un sogno.

“La solita storia” direbbe qualcuno. Pensate quello che volete. Alla ballerina non interessa, ve l’ho detto, lei è un muro che non si sfonda, un nodo che non si slaccia. È semplicemente sé stessa, sempre e comunque.

Quella sera si arrampicò agilmente su una pianta e camminò piano sui suoi rami nodosi , fino a sentire la forza della natura avvolgerla e catturarla. Il vento le scompigliava la massa riccia di capelli e lei aveva voglia di volare via. Voleva lasciarsi andare, cavalcare le nuvole, galleggiare sulle onde, rotolare sulla sabbia rovente. Beh, non fece nulla di tutto questo. Osservò orgogliosa il sole sorgere, come se fosse figlio suo. Anche per lei era arrivata l’ora di andare, uscire dal guscio. E finalmente, era pronta. Pronta a illuminare le città con la sua luce, a ballare con gli alberi, a fare piroette sulla luna. Con un balzo arrivò sulla terra fredda... in punta di piedi.




***

Spazio di Cielo:
A quel qualcuno che capiterà tra queste righe, per sbaglio o di propria volontà: Grazie per aver letto! :)
E ringrazio molto anche Lola e Filo per aver letto e apprezzato prima della pubblicazione di questa one-shot molto tenera =3 Un bacio alla mia Coccola, che mi ha incitato a mettere su questo sito la mia storia!
Alla prossima, gente!
Vostra Cielo <3
  
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