Fanfiction partecipante alla Love Challenge - Do you love me? di Mayumi san
A Munu perché è la mia compagna di banco e voleva leggere qualcosa di mio.- Autore (su EFP e sul forum, se differenti); Killuale 94
- Titolo della fanfiction; Il ricordo del mio vicino
- Pairing;
- Rating; Verde
- Genere; Generale
- Avvertimenti; AU – One shot
· Introduzione (obbligatoria); Sasori le disse qualcosa ma Sakura non sentiva la sua voce.
Contorni sfocati, voci ovattate, un rumore assordante e infine una forte luce. Sakura si svegliò nel suo letto.
- Note dell'autore (obbligatorie).
Mi sono scordata di dire che la parte in corsivo è un sogno/ricordo di Sakura
Non so da dove è uscita questa storia. Volevo solo che Sakura ricevesse qualcosa da Sasori. Spero che i personaggi non siano OOC
Il ricordo del mio vicino
Sul ciglio della strada un ragazzino dai capelli rossi e spettinati e dagli occhi nocciola guardava la sua vicina di casa. La bambina dai capelli rosa e dagli occhi verdi piangeva da una decina di minuti.
-Non puoi andare via. Non puoi traslocare. Mi avevi promesso che saremo stati sempre insieme, che saremo stati uniti come fratelli!-.
La rosa si sbilanciò in avanti e abbracciò il suo amico. Quest’ultimo rimase impassibile, come se fosse di legno.
-Sasori, questo è un addio.-
Sasori sciolse l’abbraccio e fece un passo indietro. Sakura lo osservò e notò che sul suo volto si era formato un sorriso.
-No, Sakura. Questo è un arrivederci.- detto ciò aprì le piccole mani di Sakura e ci mise un burattino di legno.
Aveva le sembianze di Sasori. Sakura guardò il ragazzino e notò che anche lui aveva un burattino con le sembianze della rosa.
Sasori le disse qualcosa ma Sakura non sentiva la sua voce.
Contorni sfocati, voci ovattate, un rumore assordante e infine una forte luce.
Sakura si svegliò nel suo letto. Si mise seduta e guardò la sveglia sul suo comodino: le 7:25.
Vicino alla sveglia, un burattino dai capelli rossi sedeva fissando la ragazza. Sakura lo prese tra le mani e andò vicino alla finestra da dove proveniva un rumore assordante, come se stessero facendo un trasloco. Si affacciò e vide il camion dei traslochi intento a portare divani, armadi e altri mobili nella vecchia casa di Sasori.
“ Un nuovo vicino. Dopo otto anni è arrivato un nuovo vicino!”.
Sakura sentì bussare alla porta. Chi mai poteva essere?
Scese per le scale e andò ad aprire. Quando vide la persona che aveva davanti, sbatté tre volte gli occhi. Non riusciva a credere che fosse lui. Forse si sbagliava, forse era una persona che gli assomigliava molto.
-Ciao Sakura!- disse il ragazzo che si trovava sulla soglia della porta cin voce atona.
-Sasori?- chiese la giovane lasciando cadere il burattino dalle sue mani.
Il giovane lo raccolse da terra e lo osservò. –Vedo che hai ancora il burattino che ti ho costruito. Anch’io porto sempre quello che ti assomiglia.- disse cacciando dalla tasca della felpa un burattino simile a Sakura.
La rosa, un po’ sbalordita, guardò il rosso senza dire una parola.
-Te l’avevo detto che quello non era un addio.- le disse Sasori. –Ora potremo stare vicini per sempre.-