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Autore: Alexys_Tenshi    17/06/2010    2 recensioni
Sasori le disse qualcosa ma Sakura non sentiva la sua voce.
Contorni sfocati, voci ovattate, un rumore assordante e infine una forte luce. Sakura si svegliò nel suo letto.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori , Sakura Haruno
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Fanfiction partecipante alla Love Challenge - Do you love me? di Mayumi san

A Munu perché è la mia compagna di banco e voleva leggere qualcosa di mio.
  • Autore (su EFP e sul forum, se differenti); Killuale 94
  • Titolo della fanfiction; Il ricordo del mio vicino
  • Pairing;
  • Rating; Verde
  • Genere; Generale
  • Avvertimenti; AU – One shot

·         Introduzione (obbligatoria); Sasori le disse qualcosa ma Sakura non sentiva la sua voce.

Contorni sfocati, voci ovattate, un rumore assordante e infine una forte luce. Sakura si svegliò nel suo letto.

  • Note dell'autore (obbligatorie).

    Mi sono scordata di dire che la parte in corsivo è un sogno/ricordo di Sakura

    Non so da dove è uscita questa storia. Volevo solo che Sakura ricevesse qualcosa da Sasori. Spero che i personaggi non siano OOC

 

Il ricordo del mio vicino

Sul ciglio della strada un ragazzino dai capelli rossi e spettinati e dagli occhi nocciola guardava la sua vicina di casa. La bambina dai capelli rosa e dagli occhi verdi piangeva da una decina di minuti.

-Non puoi andare via. Non puoi traslocare. Mi avevi promesso che saremo stati sempre insieme, che saremo stati uniti come fratelli!-.

La rosa si sbilanciò in avanti e abbracciò il suo amico. Quest’ultimo rimase impassibile, come se fosse di legno.

-Sasori, questo è un addio.-

Sasori sciolse l’abbraccio e fece un passo indietro. Sakura lo osservò e notò che sul suo volto si era formato un sorriso.

-No, Sakura. Questo è un arrivederci.- detto ciò aprì le piccole mani di Sakura e ci mise un burattino di legno.

Aveva le sembianze di Sasori. Sakura guardò il ragazzino e notò che anche lui aveva un burattino con le sembianze della rosa.

Sasori le disse qualcosa ma Sakura non sentiva la sua voce.

 

Contorni sfocati, voci ovattate, un rumore assordante e infine una forte luce.

Sakura si svegliò nel suo letto. Si mise seduta e guardò la sveglia sul suo comodino: le 7:25.

Vicino alla sveglia, un burattino dai capelli rossi sedeva fissando la ragazza. Sakura lo prese tra le mani e andò vicino alla finestra da dove proveniva un rumore assordante, come se stessero facendo un trasloco. Si affacciò e vide il camion dei traslochi intento a portare divani, armadi e altri mobili nella vecchia casa di Sasori.

“ Un nuovo vicino. Dopo otto anni è arrivato un nuovo vicino!”.

Sakura sentì bussare alla porta. Chi mai poteva essere?

Scese per le scale e andò ad aprire. Quando vide la persona che aveva davanti, sbatté tre volte gli occhi. Non riusciva a credere che fosse lui. Forse si sbagliava, forse era una persona che gli assomigliava molto.

-Ciao Sakura!- disse il ragazzo che si trovava sulla soglia della porta cin voce atona.

-Sasori?- chiese la giovane lasciando cadere il burattino dalle sue mani.

Il giovane lo raccolse da terra e lo osservò. –Vedo che hai ancora il burattino che ti ho costruito. Anch’io porto sempre quello che ti assomiglia.- disse cacciando dalla tasca della felpa un burattino simile a Sakura.

La rosa, un po’ sbalordita, guardò il rosso senza dire una parola.

-Te l’avevo detto che quello non era un addio.- le disse Sasori. –Ora potremo stare vicini per sempre.-

   
 
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