With You
-Perdonami Zoro-
Sospirò Nami avanzando per la palestra e andandosi a sedere accanto a
lui. Era notte e il sonno in quel periodo, non era sicuramente una
necessità.
-Non mi dire-Sbuffò lui
poggiando i pesi sul legno e fissandola accigliato.-Ancora?-
-Si-Annuì con la testa abbassandola.-Ma d’ altronde…quando
due si vogliono bene…-
-La cosa assurda Nami è che è preso a tutte e
due di botto-Borbottò con un tono di voce elevato.
-Bhe…-Cercò di trovare una spiegazione -Sanji ormai è tornato al Barattie…per
cui presumo che abbia un ostacolo in meno …- Lo sentì imprecare
sonoramente maledicendo i compagni.
Finalmente avevano trovato
tutto… tesoro…sogni…ricchezza… e finalmente, dopo ben
tre lunghi anni, stavano nuovamente giungendo a casa…
Solo che, Rufy e Robin nel
tragitto, o per meglio dire, durante tutta una vicenda puramente casuale, si
erano riscoperti amanti…e ne andavano pazzi…
Tutti finalmente erano giunti alle
proprie isole e gli unici ancora a bordo oltre l’ archeologa
e al capitano, erano loro due.
-Non riesco a
sopportarli…-Ammise Zoro prendendo un asciugamano li
vicino.-Cioè- Fissò l’
amica-Non fraintendere-Mise le mani avanti-Sono felice per entrambi
certo, ma …non so te, ma mi sento fuori luogo…-
-Loro non la pensano
così…-
-Oh certo, la barca è
loro…-Scosse le spalle.-Tu non ti senti in
imbarazzo?-Copiò il gesto fatto dallo spadaccino.
-Dipende…-
-Ah si?-Un ghignò si
formulò sulle sue labbra.-Allora ti avverto gia che stasera mi farai compagnia su una scomoda
amaca…-Ecco…decisamente il morale e il dipende, cambiarono.
-Ora che mi ci fai
riflettere-Assunse un espressione contrita -Imbarazza
pure me…-
-E che cosa dobbiamo fare?-Si
sdraiò di schiena portandosi le braccia dietro la testa.
-Tornare alle nostre vite
comuni…e lasciarli alla loro…-Cercò il termine adatto.-Intimità…-
-E la cosa non ti
da fastidio?-Domandò di punto in bianco Zoro facendola fremere. Con un
finto sorriso, mascherò il tutto.
-Perché dovrebbe darmi
fastidio tornare a casa mia?- Lo vide scuotere la testa.
-Non sto parlando di
questo…-L’ ammonì-Lo sai-
Aggrottò la fronte Nami, cacciando fuori il labbro inferiore.
-Ripeto…-Il
suo tono divenne durò-Non mi da
fastidio…-
-Lo so che amavi Rufy-Quell’ affermazione le fece perdere il respiro.
-Io non amo proprio niente!-Ribattè con le guance in fiamme e i pugni stretti.-Ti stai sbagliando Roronoa!-Fece per alzarsi, quando una
sua mano la fermò.
-Abbiamo tutta la sera per parlare
Nami…-La rimproverò per il suo mancato coraggio nel negargli la
verità.-Prima che anche noi ci dividiamo…-Abbassò lo
sguardo-E dopo che tutti saremo spariti? Cosa intendi fare?-Si mise in
ginocchioni per poterla vedere meglio-Tenerti tutto
dentro per anni!?- Gli occhi le cominciarono a
pizzicare ma non cedette alle lacrime.
-Sei diventato scemo di colpo spadaccino
perdigiorno?-Lo sfidò. Sbuffò lui chiudendo gli occhi e cercando
di mantenere il controllo. Sicuramente, in tutti quegli anni passati assieme,
non era cambiata di una virgola, anzi, si era fatta addirittura più
resistente ma più fragile…almeno, per il suo occhio sempre
attento, era così…
-Vuoi negarlo?-Rimase ammutolita
fissando i suoi occhi neri.-Era chiaro Nami…si vedeva…-
-Tu lo vedevi?-Spostò lo
sguardo da una parte.
-Credo quasi tutti…-Anche lui
sfilò lo sguardo da lei-Sicuramente Robin lo sapeva…- Il dolore al
petto…quel dolore che insistente tornava ogni volta a farle visita non
appena vedeva i due insieme aumentò a
quell’ affermazione.
-Ma non ha affrontato l’ argomento…-
-Tu-Giocherellò con i lineamenti del legno-Le avevi detto qualcosa?- Silenzio…un
pesante silenzio…
-Si…-Ammise infine tornando
seduta.-Sei sicuro che …-Lo fissò in
volto-Si insomma…questi discorsi sono da femminuccie…-
-Amare qualcuno è una cosa
da femmine?-Alzò un sopracciglio lui facendole capire di non sprecare
più il fiato in stupide domande e di continuare.
-Ne avevamo
parlato…ma…anche a lei piaceva…e –Si morsicchiò
nervosa un labbro prima di parlare- E Rufy e lei avevano gia…-
Sentì la propria voce farsi sempre più flebile.-Per
cui… non me la sono sentita…e poi Rufy… tutte le volte che si
parlava di Robin era così entusiasta …-Si portò una mano al
volto per nascondersi la faccia contorta dalle lacrime.-Non me la sono
sentita… capisci?-Con la schiena si piegò in avanti nascondendosi
agli occhi di Zoro. Sicuramente le avrebbe dato della stupida, si sarebbe
rimangiato il tutto dicendo una delle sue solite frasi “ si, è proprio una situazione idiota…”.
Invece, quel che ricevette fu un
abbraccio. Il suo volto che bagnava il suo petto nudo e ricoperto di cicatrici,
le braccia di lui che le circondavano la schiena passando qualche carezza rude
e incerta. Una protezione…
-Piangi…sfogati
Nami…-Le bastarono quelle poche parole per crollare in un pianto
straziante…
-Mi fanno male gli
occhi…-Ammise dopo essersi posizionata sulla branda nella stanza dei
ragazzi.
-è quel che capita dopo aver
pianto parecchio mocciosa-La canzonò Zoro in qualche branda distante da
lei.
-Sai…-Tornò a parlare
dopo aver lasciato l’ idea di scendere e
picchiarlo.-Ora sto meglio…-Sorrise nascondendosi il viso con il dorso
della mano.-Grazie Zoro…-
-Di niente-Mormorò lui
sorridendo a sua volta e addormentandosi….
-Allora ci salutiamo…-Rufy fissò la ragazza portare sul pontile tutti i
suoi bagagli.
-Nami-La chiamò lui con un sorriso amaro.
-Si?-
-Ecco…-Non sapeva da dove
cominciare…-Sei…stata la miglior navigatrice che un capitano possa
desiderare…-Sorrise Nami andandogli incontro e abbracciandolo.
-Ti voglio bene Rufy-Mormorò
mentre alcune lacrime cominciarono a scendere.
-Hey non piangere!-La canzonò lui-Non è un
addio…-Ridacchiò allontanandosi da lei-Ci rivedremo!- Con l’ indice, si asciugò la scia.
-Si…-Annuì con la
testa.-è vero-
-Mi raccomando- Robin accanto a
lui, la fissava con sguardo amorevole-Coltiva dei buoni mandarini- Anche a lei,
la salutò con un abbraccio.
-Mi mancherai sorellona!-
-Anche tu Nami-Le
bisbigliò poi all’ orecchio-Mi
dispiace…- Alzò il viso la rossa, fissandola sorridente.
-Non ti preoccupare…-La rincuorò-ormai è acqua passata!- Fissò
poi il ponte vuoto-Bhe!?-Alzò
un sopracciglio.-Dov’è finito Zoro?-
-Hai ragione!-Gridò Rufy-Fissandosi attorno-ZOROOOO!
DOVE SEIIII!?-Gridò portandosi le mani alla bocca-Nami parteee!!!-
-Dove sei sparito spadaccino idiotaaa!-Gli diede man forte Nami ma senza successo…
-Starà
dormendo?-Provò a pensare Rufy facendo ridere Robin e far montare la
rabbia a Nami.
-Tanto peggio per lui!-Girò
le spalle prendendo le valigie-Non sa che si perde!-Sorrise ai due compagni per
poi, salutarli un ultima volta e dirigersi verso il villaggio.
-Sono a casaaaaaa!-Urlò
Nami non appena varcò l’ agrumeto.-Nojikoooo!?-Come per magia, la
sorella si sporse da uno degli alberi di mandarini e con un espressione
sorpresa, corse incontro alla sorella.
-NAMIIII!-Gridò il suo nome
prendendola in un abbraccio così forte che entrambe caddero a terra.-Sei tornata!!-Le lacrime cominciarono anche a lei a
scendere.-Non immagini quanto sia bello riaverti qua!-Sorrise intenerita Nami
dal riabbracciare l’ aria familiare di casa.
-Anche per me è bello rivederti-Ammise-Mi sei
mancata….tutto mi è mancato…-Si guardò intorno-L’ agrumeto di Bellemere…la
nostra casa…il villaggio…e anche Genzo!-
-AAAAAAAAAHIAAAAAAAAA!-Un suono la
fece fermare nella narrazione…
-Te lo meriti!-
-Ma questa
voce…?-Guardò spaesata la sorella che la vide ridere di cuore.
-Si…-annuì-è Genzo
!-I suoi occhi si illuminarono.
-Genzo è qua!?- aiutò la
sorella ad alzarsi.
-Si!-Ridacchiò dandole
nuovamente conferma.-Ma non ti conviene entrare…-Rise-Sta facendo una strigliata a
qualcuno…-Alzò gli occhi al cielo Nami sospirando.
-Come sempre del
resto…-Abbandonò contro il muro le valige e aprì la porta.
-Genzo sono…-Si fermò alla vista di chi c’era
in casa… Genzo, che non era cambiato in quegli
anni… e…ZORO!?
-ZORO!?-Gridò
esterrefatta vedendolo con un enorme bernoccolo e un espressione dolorante a
sedere su una delle sedie accanto al tavolo.
-Ciao Nami…-Mormorò
parecchio sofferente girandosi verso di lei.
-Ma…-Per poco le uscirono gli
occhi dalle orbite-Ma… ma tu…eri…
sulla Sunny!-
-Che dici?-Inarcò un
sopracciglio-Sono sceso prima di te…- Rimase sbalordita…ecco
perché non era venuto a salutarla…
Ma un momento…cosa ci faceva
li!?
-Perché sei qua!- Si
portò una mano alla fronte-Cioè
insomma…non…-
-Avevo una cosa da
risolvere-Sbuffò tornando a prestare attenzione a Genzo.
-E vedi bene di prenderti le tue
responsabilità!-Lo sgridò ancora alzando e tenendo ben in vista
un bastone, segno appunto che la vecchiaia, cominciava a farsi sentire.
-Preparo un the?-Domandò Nojiko ai presenti.
-Si grazie cara-Annuì Genzo.-In quanto a te Roronoa-Tornò
a fissare lo spadaccino che era a capo chino.-Mi
aspetto da te la massima serietà!-
Nami si mise a sedere sulla
seggiola non capendo che stava succedendo.
-Sono confusa…-Mormorò
all’ indirizzò di Zoro.
-Bhe cara-Genzo paziente,
ricapitolò il tutto.-Il tuo amico col cappello
di paglia anni fa, mi fece una promessa…- Nami rimase sbalordita.
-Che promessa?-
-Quella di non farti più
piangere…-Parlò per lui Zoro attirando la sua attenzione-E di
farti sempre felice…-Nami arrossì.
-Non… non lo sapevo…-
-Da quanto mi ha raccontato il tuo
amico dalla capa verde…-
-Mi chiamo Zoro!-Sospirò
infastidito.
-Non ha mantenuto la promessa fino
alla fine…-La gola di Nami se fece
improvvisamente secca…
-Ecco…-
-è per questo che
Zoro…si è offerto volontario di provvedere lui, alla tua
felicità. Assumendosi il passaggio di questa promessa…- Gli occhi
di Nami saettarono su di lui a quanto sentito… lo vide con uno dei
sorrisi più belli e con un espressione
veramente dolce in volto.
-Va bene lo
stesso mocciosa…anche se non sono Rufy?-Ridacchiò.
-Ma… ma la tua
isola…tu…-
-Non ho niente da fare la-Scosse le
spalle.-E non mi avevi più e più volte
ricordato che per non averti ridato i soldi, sarei stato costretto a lavorare a
vita nel tuo agrumeto?- Se prima aveva cercato di trattenersi, le lacrime
scesero senza volontà…
-RORONOA-Tuonò Genzo non appena Nojiko servì da bere-Altro che promessa o
promessa… gia la fai piangere!-Zoro si alzò da tavola e si diresse verso Nami.
-Ma io…-si scusò-Non intendevo…-
-Oh Genzo-Lo
interruppì sollevando in aria una mano-Non
darti pena… queste non sono lacrime amare!-Sollevò lo sguardo
verso lo spadaccino che aveva conservato il suo sorriso.-Queste
sono lacrime di felicità.-Si alzò anche lei da posto e lo
abbracciò.
-Ti ringrazio di nuovo Zoro-Si abbandonò contro la sua spalla.
-Ci sarà da
fidarsi?-Mormorò Genzo a Nojiko
che fissava il tutto divertita.
-Puoi stare tranquillo-Lo
rassicurò la rossa staccandosi e dando un pugno al braccio al compagno-Ogni promessa che fa…è debito-
YEEEAAAAAAA!!!!!!!!!!!
AUGURI
BITTER-ANGEL BLACK… MIA UNICA DEAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
È
una ficcina sfornata così velocemente, senza
pensarci tanto su… lo so che è
immensamente idiota e con un pezzo runami… oddei… però… I ♥ you immensamente e spero che ti sia piaciuta lo stesso
T___T
Ancora
auguriiiii!!!
Ps…
Pubblicità….
Ti
ritieni una Zonami doc?
Ne
sei sicura? Ma sicura sicura?
Sicura…sicura sicurissima!?
Se
lo sei? Sparaflesciati TUTTE le fic
di Bitter!
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=3464
Perché
una Zonami si può ritenere Zonami
solo dopo aver letto le sue opere! Per cui… andata a leggervi la bibbia zonami e fatevi una cultura! U__U