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Autore: Melinda Pressywig    17/06/2010    8 recensioni
"Cadeva pioggia di cenere dal cielo..."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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We Have to Escape



 


Cadeva pioggia di cenere dal cielo, così, d’improvviso, senza un motivo particolare.
Il tempo si era fermato e l'asfalto era colorato da punti grigi e imperfetti, che rendevano il paesaggio cupo e incredibilmente surreale. 
Ogni superficie era alterata da quel colore, e trasmetteva un'immensa tristezza. 
Le strade erano vuote, totalmente deserte, senza un punto che ispirasse sicurezza e calore.
Le persone sembravano esser scomparse dalla faccia della terra, invece erano assenti e impercettibili. 
Solo un uomo sedeva a terra, in mezzo alla strada, ricoperto di polvere grigia ovunque. 
L'odore di cenere sui suoi vestiti, gli solleticava il naso.
Era solo, immerso in quella solitudine che aveva sempre desiderato nella vita. 
Ma poi, in un istante, tutto gli apparve chiaro e cristallino: non era quella la soluzione. 
Subito la pioggia di cenere cessò di cadere, i punti grigi e imperfetti si dissolsero nel nulla e la polvere venne spazzata via da un vento impetuoso, portando aria fresca e rigenerante nei polmoni dell'uomo seduto sull’asfalto. 
Il paesaggio riprese colore e il tempo ripartì da dove si era fermato.
Come per magia le persone comparvero da ogni angolo della città, insieme alle macchine lungo la strada.
Allora l'uomo fu costretto a rialzarsi e correr via, prima di essere investito da un'auto.
Continuò a correre all’impazzata, verso il posto più importante al mondo: casa.
Non era lontana e qualche minuto dopo giunse a destinazione.
Salì le scale, spalancò la porta e vi trovò la sua famiglia riunita intorno al tavolo, a fare una ricca e sana colazione. Tutti si voltarono di scatto e vedendo il suo volto esclamarono a gran voce: 
«Davis!» disse la sua moglie adorata. 
«Papà!» dissero i suoi due angeli all’unisono.
«Ma dov'eri finito? Eravamo preoccupati!» proseguì Janis.
Con le lacrime agli occhi, Davis rispose:
«Non importa dove fossi, adesso sono qui insieme a voi... mi siete mancati!».
Nessuno dei suoi familiari capì a fondo quella frase, ma lo abbracciarono forte e gioirono della sua presenza.
Davis si rese conto che la solitudine non era il miglior modo per andare avanti, ma cercare sostegno nelle persone più care esistenti al mondo. 
Da quel giorno la cenere non cadde più dal cielo.
Il sole, caldo e sicuro, illuminò le loro giornate per il resto della vita.








 











***




































 
Spazio Autrice.

È la prima piccola storia originale che pubblico. L'ho scritta molto tempo fa e ci tenevo a pubblicarla.
Spero vi sia piaciuta. Grazie a chiunque abbia letto.
Tanti saluti, Melinda Pressywig.







 
  
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