Note: La. Depressione. ç_ç Non so come altro definire questa fic. Non so nemmeno come mi è venuta l'idea. Cioè, più che altro, è una mia previsione sul finale di tutto. Ok, sono troppo proiettata in avanti, eh? XD Sarà l'influenza dei libri di questa saga, probabile XD Solo che... avevo questa canzone in mente e bho, mi si è scritto tutto in testa. E' proprio una fic piccola piccola. E triste. Molto, molto, molto triste. Piangevo mentre la scrivevo. Non ce la posso fare, mi devo disintossicare dall'angst, i know. Ma è proprio la mia casa, capitemi. E non odiatemi ç_ç

p.s.Ringrazio ancora tutte le persone che hanno commentato le mie fic, mi ha fatto davevro tanto piacere leggere i vostri commenti positivi *_*

Una lacrima di cristallo infranse quelle iridi di ghiaccio. Non era dovuta al dolore della ferita, nonostante il sangue sgorgasse a fiotti dal suo petto. Era qualcos’altro che lo stava spezzando dentro. Che stava infrangendo il suo cuore più della lama affilata che lo aveva appena squarciato. Elena lo conosceva. Era straziato al pensiero di doverla perdere per sempre. Al pensiero che non sarebbe mai stata sua. Che non avrebbe mai più potuto combattere per farla diventare sua. “Guardami…” la sua voce, un tempo decisa e sicura, era solo un flebile sussurro. Gli occhi della ragazza si specchiarono di nuovo in quelli di Damon. Il loro azzurro era più intenso che mai, così intenso da sembrare quasi irreale. Non aveva mai visto niente che potesse essere anche solo minimamente paragonabile in bellezza a quegli occhi. Non lo avrebbe visto mai più. “Ti… amo…”. E glielo diceva per la prima volta. Non che lei non l’avesse mai saputo. Non che non glielo avesse mai dimostrato attraverso ogni gesto, ogni scambio di sguardi, ogni volta che i loro corpi si erano sfiorati, ogni volta che le loro labbra si erano incontrate per un bacio. Quelle due parole non erano mai sfuggite dalle sue labbra, probabilmente troppo sopravvalutate e abusate dal resto del mondo. Espressione di una fragilità interiore che un vampiro come lui, abituato a tenere le sue emozioni relegate in un angolo della sua anima, non avrebbe mai potuto mostrare. Adesso però non era più un vampiro, era solo un umano, un umano che si era sacrificato per salvare lei, che aveva ignorato il particolare di essere di nuovo mortale, che aveva appena regalato, senza indugio alcuno, la sua vita in cambio di quella della sua Elena. Quell’umano adesso poteva confessarle il suo amore. Le lacrime le bagnarono il viso. Delicatamente gli accarezzò una guancia. Gli occhi color cioccolato inchiodati a quelli cerulei di lui. “Ti amo.” Ed era vero. Damon lo sapeva. Sapeva che non glielo stava dicendo per confortarlo in punto di morte. In fondo l’aveva sempre saputo. Lei lo amava. Elena pensò che forse, solo in quel momento, lei si rendeva conto di quanto. Adesso che era troppo tardi. Adesso che non avrebbe mai più rivisto quegli occhi accendersi solo per lei. Adesso che non ci sarebbe stato più nessun oceano blu in cui, dolcemente, perdersi e annegare.