“È il vestito che indossavi la prima volta che ci siamo incontrati.”
Confessò lui, guardandola in modo così intenso da farle tremare le gambe.
Il ricordo riaffiorò alla mente di Adelaide; Marcello, con quell’aria dignitosamente fiera, gli occhi furenti di chi si trovava in un posto che non era il suo, circondato da persone che detestava.

“Marcello, ti prego… sono esausta.”
Adelaide sospirò, gli occhi chiusi, il corpo dolorante, ma nei punti giusti.
Era l’alba di sabato mattina, non avevano dormito neppure un minuto, perché Marcello, ancora una volta, si era rivelato un amante appassionato ma, soprattutto, insaziabile. E, in quel momento, assolutamente non intenzionato ad abbandonare la villa di lì a qualche minuto, come aveva fatto in precedenza, anzi.

Adelaide gli tese una mano.
“Vieni, ti ho preparato una sorpresa.”
Marcello sorrise come un bambino, curioso, eccitato all’idea di scoprire cosa Adelaide avesse in serbo per lui.

Adelaide di Sant’Erasmo non aveva la benché minima intenzione di lasciarsi trascinare in un patetico gioco di sentimentalismi, come una donnetta da romanzetto rosa qualsiasi. Aveva uno splendido giovane uomo tra le mani, che la venerava come una dea dentro e fuori dal letto, e questo le sarebbe bastato.

Era stata Adelaide a chiedergli di raggiungerla in villa quel pomeriggio, non poteva essere un brutto segno, no? L’aveva chiamato meno di un’ora prima, voce pacata, ma nessun cenno di dolcezza, più che una richiesta, quella di Adelaide era stata un’invitante imposizione, come sempre, eppure Marcello, questa volta più del solito, aveva corso come un pazzo per arrivare da lei il prima possibile.

Nella penombra di quel ristorante di lusso, con le luci soffuse e il silenzio intorno a loro, Marcello per la prima volta pensò quanto fosse bella Adelaide.

“ Adelaide di Sant’Erasmo si era spogliata di ogni difesa con Marcello Barbieri, ancora prima di togliersi di dosso gli indumenti.”

“Almeno il giorno del mio compleanno potresti darmi quello che voglio.” Mugolò Ian [...]. L'altro ridacchiò. “Ma non sarebbe altrettanto divertente.”
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Michael Malarkey trova Ian Somerhalder 'delizioso', e decide di far cominciare la giornata del compleanno di Ian in un modo del tutto speciale. PWP.

La festa per l'ultimo giorno di riprese della quinta stagione è finita da un paio d'ore, ma i tuoi sussurri seducenti nell'orecchio di Michael, che promettevano di scorte di bourbon, gin e vodka ancora da assaggiare a casa tua, lo avevano convinto abbastanza facilmente a prolungare la festa. Senza farselo ripetere due volte ti aveva rubato dalle mani, ridendo, la bottiglia di olio d'oliva che avevate usato per farvi uno dei vostri soliti selfie - con tanto di palpata di c**o da parte sua, ma l'aveva fatto solo perché era ubriaco, no? - e si era diretto senza indugio verso la tua macchina.

Freddo. Sangue. Calore.

Ian continua a guardarti, peccaminosa tentazione a meno di un metro da te. Il bastardo è perfettamente consapevole della provocazione che ti sta lanciando e tu ti maledici perché, non sai come, alla fine vince sempre lui.
“Vuoi restare lì a fissarmi o ti muovi? Capisco che non sono niente male da guardare, ma...”
(Ennesima fan fiction Ian/Michael)

Tu non lo senti da un po'. Precisamente dalla festa per l'ultimo giorno di riprese. Quando, due clandestini nascosti in un bagno di servizio, vi eravate scambiati gli ultimi baci disperati, incapaci di staccarvi l'uno dall'altro, nonostante, tra i sospiri, si ripetevano continui sussurri che promettevano di finirla, di prendere le distanze.

“Sai, mi ricordavo Babbo Natale un po' più... coperto.”
Michael sollevò le spalle e si avvicinò di nuovo al letto, le mani nascoste dietro la schiena. Si arrampicò sul letto con le ginocchia, lo sguardo intenso da predatore. Ian non distolse il suo nemmeno per un attimo.
“L.A. è così calda a Natale, ho dovuto arrangiarmi.”

“Però potresti impegnarti di più, non è divertente fotografare un soggetto apatico.”
Ian sogghigna e si solleva, facendo un mezzo giro intorno alla vasca per cambiare angolazione dello scatto. Michael sgrana gli occhi, solleva la testa e alza un sopracciglio.
“Apatico? Non mi sembra di essere stato apatico fino a 5 minuti fa.”

Un ragazzo fuggito da una famiglia opprimente per inseguire il suo sogno. Una ragazzina geniale che si rifugia nei libri per scappare da una realtà che non le appartiene. Un incontro casuale. Un salvataggio non voluto. E un'amicizia intensa che nasce per caso e li accompagnerà per il resto delle loro vite. E forse si trasformerà in qualcosa di più. (Prequel/Spin Off della storia 'Hello, Goodbye', con la gentile concessione dei volti di Ian Somerhalder e Troian Bellisario)