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Autore: Archangel 06     18/06/2010    4 recensioni

Sono terrorizzato. Ho una paura folle. Non c’è nulla nella mia mente. Nessun ricordo. Non un nome. Non un volto. Non un luogo. Niente. Niente di niente. Ho paura. Tanta paura.
seguito di "memories of an happines that does not fades".
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Ciclo Children of Bodom'
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Ora siamo in tour bus. Janne ha completamente recuperato e messo in ordine i suoi ricordi, e tutto è tornato come prima. Adesso dobbiamo riprendere il tour da dove lo abbiamo interrotto, perciò la nostra meta è Parigi.
Il paesaggio scorre rapido dall’altra parte dei finestrini dell’autobus, mentre osservo ridacchiando Alexi e Francesco litigare allegramente. Alexi ha barato di nuovo a uno… quel ragazzo non cambierà mai.
Il viaggio sembra interminabile. Parigi… sono anni che non ci torno. Ci sono stata due o tre volte con i miei genitori, anni fa, quando andavo ancora a scuola. Parigi è una città stupenda, però quelle volte mi ero abbastanza annoiata, perché la compagnia non era il massimo… ma ora è diverso. Ora sto viaggiando con otto scoppiati da chilo, che adesso stanno litigando per decidere chi dovrà andare a fare rifornimento di bibite al prossimo autogrill.
“Angela, adesso tocca a te andare!!”

“Ma nemmeno per scherzo! Io ci sono già andata!!”

“Siamo già andati tutti, adesso tocca di nuovo a te!!”

“Uffa, e va bene, vado io…” sbuffo, fingendo di essere seccata. In realtà la cosa non mi pesa affatto.

Finalmente arriviamo all’albergo… è fuori Parigi, ci vuole circa un'ora per arrivarci dall'albergo, in una zona molto tranquilla immersa nel verde, sulla riva del fiume Marne. Ci sistemiamo nelle camere. Il concerto sarà domani. Siamo tutti stanchi, perciò andiamo tutti a dormire presto dopo aver cenato… tutti tranne me. Io non ho sonno, perciò vado a sedermi in riva al fiume godendomi l’aria fresca della sera: i ricordi dell'adolescenza iniziano a scorrere allo stesso ritmo della corrente del fiume.
“Non vieni a dormire? Eppure dovresti essere stanca” mi dice Francesco alle mie spalle.
“Perché, tu no, fratello?” replico sorridendo. Mi si siede di fianco.
“Beh, sorellina, sai che io dormo poco… Janne ti sta aspettando, torna da lui. Non gli piace stare senza di te” mi dice, poi si alza e mi tende una mano, aiutandomi ad alzarmi a mia volta. Per un attimo stiamo così, stringendoci la mano, mentre osservo i tatuaggi di due serpenti che si intrecciano quando ci stringiamo la destra, attorcigliati intorno alle nostre braccia. Li abbiamo fatti fare anni fa, come segno di amicizia e fratellanza eterna. Janne è sulla porta che mi aspetta. Prima di rientrare, mi giro, e guardo la sagoma scura del bus, mentre in un attimo mi affiora alla memoria tutto quello che è successo su quell’autobus.

Decisamente, non voglio un’altra vita. Va benissimo così.



e finisce anche la mia seconda fanfiction^^ grazie a Erik, a Sveetevil e a Darkdancer per i commenti e per aver apprezzato!!! presto (spero) tornerò con una nuova Fanfic su un altro gruppo^^ a presto^^
   
 
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