Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: ___runaway    18/06/2010    4 recensioni
Sequel di Puzzle the will ~
Quando un errore cambia la vita.
Quando si vorrebbe tornare indietro per riscriverla.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il bus ripartì; in quell’istante, Nicholas si alzò di scatto dal tavolo e corse verso l’uscita. Cercai di farmi spazio tra la folla per arrivare in fondo al pullman. Si fermò in mezzo alla strada, capendo che era troppo tardi. Una lacrima mi rigò il viso; era di gioia? Oppure di dolore? Sentivo la ferita riaprirsi. Era un dolore sopportabile, senza il quale non potevo stare. Rivederlo mi provocò una scarica di brividi. Un sorriso amaro spuntò sul mio viso. Anche lui era a Los Angeles, mi aveva riconosciuto, sapeva che c’ero. E quello mi bastò per recuperare un pizzico di speranza.
Quella notte dormii serenamente, o forse solo meglio del solito. Avevo trovato un po’ di pace e tranquillità nel suo sguardo.
La mattina seguente, al mio risveglio, trovai fuori dalla porta della mia camera un mazzo di rose rosse ed un bigliettino.
Ti ricordi la prima volta?
Come dimenticarmene? Una rosa rossa, Nicholas fuori dall’hotel ad aspettarmi, una colazione che ci attendeva. Una strana sensazione mi riempì le vene. E se fosse qui fuori? Forse mi sta aspettando. Come la prima volta, come la prima volta. Mi affacciai alla finestra, ma purtroppo non riuscivo a vedere la facciata principale dell’albergo. Mi vestii velocemente: una camicetta ed un paio di shorts a caso. Forse dimenticai pure di pettinarmi. Scesi le scale di corsa, salutai l’uomo alla reception con un ‘Buongiorno’ un po’ troppo entusiastico e mi diressi verso l’uscita. Le mie gambe si bloccarono di colpo. Cosa mi era preso? Avevo paura di una delusione. Era forse l’ennesima illusione nata dalle mie fantasie? No, impossibile. Altrimenti come spiegarsi quelle rose? Spinsi la porta di vetro. L’aria calda mi si fiondò addosso. Detti una rapida occhiata ai lati della strada. I miei occhi si fermarono su un’auto parcheggiata sul ciglio: una Mustang. Quella Mustang. Appoggiato allo sportello del guidatore c’era lui, il mio angelo. Iniziai a corrergli incontro come una stupida. Allargò le braccia per accogliermi. Affondai il viso nel suo petto e mi lasciai stringere. Il suo profumo invase completamente i miei polmoni. Scoppiai a piangere, un pianto liberatorio che buttò fuori tutte le lacrime trattenute fino ad allora. Nicholas mi accarezzava i capelli con la guancia.
“Sei tornata” mormorò. Annuii tremante.
“P-Per sempre” singhiozzai aderendo ancora di più al suo corpo. Mi era mancato troppo, Dio solo sa come avevo fatto a resistere così tanto senza di lui!
“Pensavo non tornassi più” continuò con una nota di dolore.
“Come facevo? Come faccio?” esclamai alzando la testa. Avevo gli occhi gonfi ed arrossati, ma rivederlo così da vicino mi fece bene. Per una volta dopo un anno, stavo veramente bene.
Avvicinò le labbra alle mie. Finalmente riassaporai la sua bocca, che tanto avevo sognato e desiderato. Lo morsi con delicatezza; ridacchiò facendo sfiorare i nostri nasi.

Tell me that you’ll stay
No, tell me
Tell me that you’ll stay.

“Dimmi che rimarrai” sussurrò.
“Sì. Sì, sì, sì!”. Una lacrima tradì la sua espressione perfetta e statuaria. La asciugai con un dito.

L’amore non ha confini, né regole da seguire. Ognuno lo vive a modo suo, ha le sue opportunità, i suoi problemi.
Perché cercare di scappare da qualcosa che ti completa? Che senso ha? Tutte le azioni vengono fatte per una persona speciale, in funzione della sua felicità. Vietandomi lui, è come vietarmi di respirare, di camminare, di mangiare.
Tentare di dimenticarlo era stata l’idea più assurda che potessi avere.

Tell me you love me too
‘Cause I’d rather just be alone
If I know that I can’t have you.

Se è vero che tutto il mondo è determinato e che qualcuno ha già deciso il mio futuro, come avevo potuto pensare di oppormi? Come all’aria appartengono le nuvole e gli uccelli e alla terra le piante ed i fiori, così io appartengo a lui; ogni mia singola cellulare è sua e di nessun altro.
Basta mentire al mio cuore.

  
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