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Autore: UnicaRaptor    09/09/2005    2 recensioni
PER GLI APPASSIONATI DI SCHERLOCK HOLMES E DI CINEMA E PER CHI CREDE NEGLI AMORI IMPOSSIBILI...MA COMMENTATE X FAVORE X ME è IMPORTANTE...
Genere: Comico, Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io e le mie amiche, eravamo riuscite a convincere i miei genitori di portarci in Inghilterra con loro.

All'inizio non avevano accolto l'iniziativa con molto entusiasmo, perchè dovevano andare lì per lavoro, dato che fanno gli agenti letterari e perciò si spostano da un paese all'altro in continuazione, ma stavolta volevo andarci anche io con loro, (magari con le mie amiche), perchè si stavano occupando di un convegno per il famoso personaggio protagonista delle opere Sir Arthur Conan Doyle: Sherlock Holmes.

Avrebbero dovuto seguire le riprese girate per il film sul celebre detective, di conseguenza mi sarei divertita un mondo, primo: perchè io amo Sherlock Holmes, sul serio, è il mio idolo, e secondo, avrei visto un sacco di Star, perciò naturalmente io non mi sarei di certo persa le riprese del film!

Anche se devo ammettere che ancora non so chi siano gli attori che prenderanno parte al cast, ma ho sentito dire che colui che interpreterà il protagonista non sarà affatto male, poi chossà potrei anche incontrare Johnny Depp o George Clooney... come dice un vecchi detto: "la speranza è l'ultima a morire!".

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Nei giorni seguenti fummo tutti molto occupati nel fare i bagagli. Io e le mie amiche eravamo indecise su cosa mettere in valigia, ma concordammo nel portare indumenti abbastanza pesanti, dato che il clima inglese oltre a essere umido può diventare anche molto freddo.

Dovevano partire fra tre giorni, giusto il tempo di compilare alcuni documenti; saremo rimasti via solo tre mesi (dico solo perchè in tre mesi si gira veramente poco di un film).
Il nostro rientro era fissato per il tre settembre.
In inghilterra avremo alloggiato in un albergo a cinque stelle, situato nel cuore di Londra, chiamato Qeen Victoria. I miei genitori avrebbero avuto una suite matrimoniale, mentre io, Andrea e Mia, avremmo avuto camere singole ma spaziose. Tutto naturalmente a spese della produzione.

Il tempo che passeremo sul set del film sarà poco perchè a settembre ricomincia la scuola, e io e le altre dobbiamo rientrare, perciò vedremo soltanto le prime riprese.

Da quanto ho capito, in Italia il film dovrebbe uscire verso Gennaio 2008, mentre in Inghilterra farà il suo debutto nelle sale cinematografiche in Agosto 2007, e facendo qualche calcolo, torna tutto dato che le riprese inizieranno ora, a Giugno 2006.

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Il viaggio sarebbe stato lungo, perciò avremmo dovuto cercare di dormire in macchina, o almeno se non riuscivamo a prendere sonno, (come credo perchè siamo tutti molto emozionati), tentare di sonnicchiare.

Mia madre guidava, mio padre era nel posto del passeggero,mentre noi tre sedevamo dietro, sperando che Andrea, che soffriva il mal di macchina, non vomitesse anche il prenzo di Natale.

-Andrea ti prego, se ti viene da vomitare dillo, perchè se rigurgiti in macchina mia madre ti fa in tanti piccoli pezzettini, e dopo ti trita per farci il sugo... di carne.-

-Non ti preoccupare avvertirò... non so ma una vocina mi suggerrisce di farlo... ancheperchè diventare sugo di carne non mi sembra una fine gloriosa-

Nella macchina, ormai giunta a metà della strada che conduceva all'areoporto di Pisa, risuonavano le note di "Sally", una canzone di Vasco Rossi, il cantautore preferito da mia madre e io come mia abitudine cantavo a scuarciagola, rischiando di assordare Mia, che si trovava in mezzo tra me ed Andrea.

-Futura perchè non pensi a un futuro da cantante, hai una bella voce e con un pò di pratica ne diventerai una perfetta- ; in effetti alle volte mi stupisco da sola, però non ho la presunsione di dire che canto bene, specialmente quando alle volte stono... lì si che avrei bisogno di pratica!!!

-Per ora penso solo ad arrivare in Inghilterra possibilmente sana e salva, ma soprattutto sono entusiasta solo al pensiero di potere vedere Kevin Spacey-

In quel momento assunsi uno sguardo da sognatrice. Kevin Spacey, è il mio idolo, per quanto riguarda il campo cinematografico.

La prima volta che lo "vidi" fù in "I soliti sospetti", un film del 1995, che oltretutto è anche uno dei suoi "cavalli di battaglia"; da quel giorno sono rimasta affascinata dal suo modo di recitare... e poi diciamoci la verità... è anche un uomo estremamente attraente...

-Future riprenditi- (E' così che mi chiamano i miei amici) -Non ci spererei troppo nella possibilità di poterlo incontrare. Ce lo vedi tu uno come Spacey a interpretare uno come Sherlock Holmes?!-

-Primo: tu non puoi saperlo perchè l'unica cosa che leggi sono le riviste di moda, perciò non hai le più pallida idea di come sia Holmes. Secondo: l'idea che lui interpretasse il "mio" caro detective non mi ha sfiorato neppure per un secondo la mente, stavo solo pensando che avremmo potuto intravederlo sul set per qualche motivo... ma tu mi hai rovinato il sogno...-

Andrea non sapeva come ribattere e perciò si zittò.

-Ma è possibile che voi due non facciate altro che litigare...!-

Mia stava passando il suo sguardo da me ad Andrea. Quando si arrabbiava non ha un aspetto amichevole. Io e Andrea non siamo mai andate troppo daccordo, siamo diventate amiche guasi per caso... ma ora non mi sembra il momento di narrarvi i fatti di quel fatidico momento.

Oramai eravamo giunti a destinazione, ci stavamo dirigendo verso il parcheggio dell'aereoporto per posteggiare l'auto: sarebbe venuto un amico dei miei genitori a prenderla e a riportarla a casa nostra.

-Eccoci qui. Scendete e prendete i bagagli, e attente a non farvi mettere sotto da un'aereo-
.
Non c'è che dire, il sarcasmo di mio padre è veramente deprimente lo so, ma cosa ci posso fare?!

Entriamo nell'aereoporto, non c'è molta gente, anzi a guardarci bene sembra guasi deserto. Mamma e papà si sono già avviati a fare il biglietto e noi li seguiamo a ruota. In fila, a fare il biglietto prima di noi, ci sono due ansiani e una giovane coppietta con un bambino che si sta mettendo le dita nel naso.

Dopo una ventina di minuti tocca a noi e passiamo una ad una tutte le valigie sul rullo... Per fortuna nessuna a sorpassato il limite di peso previsto da portare sull'aereo (il chè strano dato che Andrea si è portata dietro tutto l'armadio); ci incamminiamo verso il checking... anche qui non ci sono problemi.

Avevamo ancora dieci minutiprima di imbarcarci, e come previsto li passammo tutti dentro l'edicola dell'aereoporto, a scegliere quale giornalino comprare per mil viaggio in aereo: sarebbe stata l'ultima lettura italiana, (se escludiamo i sei libri che ho in valigia). Naturalmene ho portato con me tutti i racconti scritti da Doyle su Sherlock Holmes, e altri appunti e ricerche varie fatte da me in proposito.

Holmes è il mio idolo: esistesse davvero un uomo così i problemi del mondo sarebbero dimezzati; gente scomparsa o uccisa? Ci sono dei reati e non si trova chi li ha compiuti? Ci pensa Sherlock Holmes, il genio della "anti-criminalità", al servizio di Scotland Yard.

Ma ora basta stare con la testa fra le nuvole, la mamma mi sta chiamando... ci imbarchiamo.

Facciamo vedere il passaporto (e siamo a ciaentomila), e il biglietto all'hostes e finalmente saliamo a bordo dell'aereo. Fortunatamente sono accanto a Mia e a... il bambino che si metteva le dita nel naso. Mi siedo; dalla parte del finestrino cìè Mia, io sono nel mezzo tra lei e il bambino. Andrea, a quanto pare, è accanto a un tipo con i capelli rasta e una ragazza dall'aria stanca.

Facendo una panoramica della gente presente in aereo, vedo che i miei sono entrambi accanto a un ragazzo che deve avere più o meno la mia stessa età (cioè quindici anni), con i capelli scuri e un pircing sulla lingua (l'ho notato perchè si sta leccando le labbra).

Nel frattempo, un'hostes sta passando per controllare che le cinture siano allaciate bene e quando passa da noi ci guarda male. (Per essere la prima inglese che incontriamo non mi sembra molto cordiale)

Dopo avere trovato una posizione comoda per leggere, estraggo dalla borsa la mia rivista, (alla fine ne avevo presa una che trattava di musica). La comincio a sfogliare, ma l'unico articolo interessante che riesco a trovare, è un pezzo su i Green Day, e lo passo a Mia che li adora.

Per una ventina di minuti buoni, me ne sto a pensare al fatto che non tutti hanno la possibilità di starsene su il set di un film che sicuramente avrà successo. Io sono fortunata: me ne starò tre mesi a gironzolare negli studi cineematografici del film, incrocando qua e là non solo attori, produttori, scenografi, parucchieri, per non parlare del regista (che a quanto ho sentito dire è un tipo strano) e chi più ne ha più ne metta.

Mi guardo intorno, noto che l'hostes sta distribuendo la cena, allora mi volto verso Mia per dirgielo e vedo che ha l'aria pensatrice:-Hei! A cosa stai pensando?-

-Hai letto l'articolo?!?-

-Non tutto-

-Bè qui c'è scritto che i Green Day faranno un concerto a Londra il prossimo mese...!-

-Bene. Vedremo di andarci.-

-Dici sul serio? Non lo dici tanto per dire!?!-

-Certo che no!- dico, facendo finta di essere offesa.

-Grazie. grazie, grazie!!!-

-Bè...così potrò raccontare ai miei nipotini, se mai ne avrò, che la nonna, quando era un'adolescente scapestrata, è andata a vedere i Green Day-

-Per avere dei nipotini dovrai avere anche dei figli. Chi sarà il fortunato?-

-Lo scoprirai nella prossima puntata. Adesso mi preoccuperei per quella "roba" che spacciano per cibo...-

-Ti stai riferendo a quello...- Fa Mia con la faccia contorta in una smorfia, mentre l'hostes ci guarda e contemporaneamente passa ad entrambe un portavivande con sopra la cosiddetta "cena".

Ho il vomito alla gola, sopra il vassoio, insieme al kit kat e ad altra roba, c'è un fagotto caldo che emana un'odore piuottosto disgustoso;lo guardo per qualche istante, dopodichè chiamo l'hostes e glielo rendo, facendole capire che non lo voglio e che l'idea di mangiarmelo non mi è passata neppure nell'anticamera del cervello. Solitamente non sono schizzignosa quando si tratta di cibo, ma devo ammettere che qual "coso" mi ha veramente fatto schifo. Guardo Mia, lei ricambia il mio sguardo e ci intendiamo alla perfezione: allontaniamo i vassoi, prendiamo il kite kat e lo mangiamo, poi richiamiamo l'hostes e le porgiamo i nostri portavivande. Lei ci guarda con aria sprezzante, come se gli avessero appena detto che l'apocalisse sta per arrivare, a quel punto prende e se ne va.

Fortunatamente il viaggio in aereo è quasi concluso: tra circa un quarto d'ora atterreremo all'aereoporto di Londra, lì verrà una limousine a prenderci e a portarci in albergo.

Non avendo niente da fare e vedendo che Mia si è dinuovo inpensierita, prendo il giornale e finisco di leggere l'artucolo su i Green Day, poi leggo qualcosa su i Blue (e qui mi viene spontaneo domandarmi cosa hanno di speciale apparte un bel visino...), e infine guardo delle foto su i concerti di questi mese (ma io dico: che diamine di articoli sono, se prendevo Topolino mi divertivo di più; voglio dire, almeno mi sarei fatta una cultura da fumettista).

...DIN DON...

...EVVIVA!!!

L'autoparlante sta annunciando l'atterraggio... questo vuol dire, che tra meno di cinque minuti scenderemo da questo "trabiccolo". (Oddio non propio trabiccolo...)

Sento l'aereo che piano piano sta scendendo... ci siamo... ATTERRATI! (era l'ora...)

Io e Mia ci scendiamo e cerchiamo di intavedere gli altri nella folla; dopo un paio di minuti trascorsi nel panico più assoluto (cioè ci stavamo quasi per mettere a piangere), vediamo mia madre, mio padre,Andrea e il ragazzo con il pearcing venirci in contro...

...ASPETTATE UN ATTIMO!!!! Cosa ci fa lui con i miei?!?!

-Futura non fare quella faccia Lui è Nicola. Era nel posto accanto a me e a tua madre in aereo; parlando abbiamo scoperto che anche lui sta andando al Qeen Victoria e...indovina! Recita una piccola parte in Sherlock Holmes: fa...fa...scusa cosa fai?-

Comincio a pensare che mio padre la abbia comprata "al nero" la laurea in letteratura.

-Interpreto Wiggins, il capo irregolari di Baker Street-

-Davvero? Questo vuol dire che il film sarà basato su "Il segno dei quattro"- Faccio io, forse alsando un pò troppo la voce.

-Si, perchè non te lo avevano detto?-

-No. I miei genitori mi volevano fare una sorpresa-

-Oh, mi spaice di avertela rovinata allora-

No no, non ti preoccupare, l'avrei scoperto comunque prima di arrivare a agli studi: mio padre parla nel sonno, e stanotte avrei trovato il modo per fargli confessare tutto- Dico, facendo l'occhiolino.

-Avete finito con le chiacchiere??? Dobbiamo sbrigarci o la limousine se ne andrà-

-Nicola verrà con noi?-

-Si- (donna di poche parole mia madre).

Attraversiamo praticamente tutto l'aereoporto, ritiriamo le valigie e usciamo.

Nel viaggio in limousine io e le altre parliamo molto con Nicola e scopriamo che ha i genitori separti, che suo padre abita a Siena e che la madre si trasferì in Francia quando lui aveva soli due anni. Lui sta insieme al padre solo per le festività e le vacanze, e da quanto ho capito preferisce la comnpagnia di lui a quella della madre.

-Per quanto rimmarai in inghilterra?-

-Bè fino a quando non avranno registrato la mia parte, ma credo che comunque vadino le cose non mi muoverò da qui, non prima del 15 luglio almeno-

-Scusate se vi interrompo, ma volevo farvi notare che la macchina si è fermata-

In effetti è vero. Ed è strano che ad accorgersene sia stato propio mio padre...

Scendiamo dalla limousine, (che non era niente male), in fila indiana e quando guardiamo dinansi a noi, vediamo un enorme edificio risalente all'era vittoriana (l'albergo), che da su un marciapiede stracolmo di negozi, che nonostante l'ora sono ancora aperti. (il tutto illuminato da i lampioni e dalle vetrine delle boitique).

Ci incamminiamo verso l'hotel, mia madre nel frattempo da ordini al fattorino su come disporre i bagagli nelle camere, e solo allora mi rendo conto di come parla bene l'inglese, (al contraio di...me).

Dentro è tutto come in una fiaba: nella hall ci sono grandi lampadari di cristallo che pendono dal soffito, enormi tappeti persiani distesa a terra, davanti a poltrone di lusso.

Il fattorino ci mostra dove sono le camere, ci consegna le chiavi e ci lascia.

-Bene è l'ora di andare a letto. Salutatevi... non fare quell'espressione Andrea, tanto rivedrai Nicola domani, sul set del film-

Vedo Andrea messa male, sta diventando di mille colori.

Diamo la buona notte a Nicola e ci dirigiamo ogniuno verso la propia camera, ma mi viene in mente una cosa e torno indietro: -Scusa Nicola! Per caso sai chi è l'attore che interpreta Holmes?-

-No mi dispiace. Ma ho sentito dire che piace molto. In tutti i sensi-

-Ah! Ok grazzie. Ci vediamo domani mattina a colazione, o se non ci sei, ci incontreremo sul set. 'Notte-

-'Notte anche a te-

Mi dirigo verso la mia camera quasi correndo, inserisco la chiave nella toppa, giro la maniglia della porta ed entro...

... la camera è immensa e meravigliosa.

Davanti alla porta ci sono tre scalini, poi c'è il letto matrimoniale. Alla sua sinistra c'è un armadio a tre ante, mentre alla destra c'è una porta che conduce al bagno, completo di doccia, vasca, lavandino e di un mobiletto contenente medicinali. Accanto al letto (sempre alla destra) c'è un comodno con unja abagiou sopra.

Da i tre scalini iniziali si diramano altre due scalinate (una a destra e una a sinistra), che portano ad un secondo piano, dove sistemata c'è una scrivania che a sopra di essa un computer e una lampada.

Sono esausta per il lungo viaggio. (il fusorario mi ha scombussolata).

Mi butto sul letto, non ho neanche il tempo di pensare a quello che mi è accaduto nelle ultime dodici ore che già dormo.

VI SCONGIURO COMMENTATE X ME è IMPORTANTISSIMO ^^
  
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