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Autore: Simphony    19/06/2010    5 recensioni
[Storia classificata settima al contest "Pieces of Journey" su EFP indetto da Pagliaccio di Dio] -In quel momento, ho sentito qualcosa che si spezzava-
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nick Autore su EFP: Simphony
Titolo: Legami
Fandom: Harry Potter
Personaggi / Pairing: Draco Malfoy
Avvertimenti: AU, cenni di Slash
Tipologia: One Shot
Citazione scelta: 14 (“In quel momento ho sentito qualcosa che si spezzava”)
NdA (facoltative):



Legami


In quel momento ho sentito

qualcosa che si spezzava”


Quando lo vedo cadere a terra, colpito dall'Avada Kedavra, forse il mondo intorno a me ha smesso di respirare.

Il suo corpo rimane immobile, eretto, con la bacchetta ancora stretta nella mano destra per lunghissimi e interminabili secondi.

Poi le gambe iniziano a cedere.

E con le sue, anche le mie.

Il tempo che impiega per scivolare a terra è straziante. E vederlo sbattere la schiena a terra e rimbalzare esanime più di una volta, uccide anche me.

La bacchetta sfugge dalle dita senza vita del padrone, per rotolare qualche metro lontano da lui.

Un dolore fortissimo inizia a pervadermi.

E non sono incantesimi, né maledizioni.

E' la consapevolezza. La consapevolezza di non aver fatto abbastanza, di non essere riuscito a salvare la persona che ami.

Di essere completamente inutile perché tutto quello per cui ti eri sacrificato, improvvisamente non c'è più.

Strappato dalla vita da un fascio di luce verde mortale, dalla quale non c'è scampo e non può fare più ritorno.

Il Salvatore è sempre a terra. Mentre io sono sempre fermo immobile, piegato da un dolore che non voglio identificare.

Voglio smettere di sentire il mio corpo che si spezza sotto la morsa violenta e crudele che è il dolore.

Intorno a me mille e più voci si mischiano in urla che sfiorano il cielo.

Urla di giubilo, urla di disperazione, urla di esaltazione, urla di dolore.

I Death Eaters urlano perché ora Voldemort non ha più rivali. Lo stesso Signore Oscuro mostra attimi di incertezza prima di scoppiare in una risata distorta dalla pazzia.

La Resistenza urla per il dolore e la rabbia.

Non è morto solo il Salvatore del Mondo Magico.

E' morto un ragazzo.

La MacGranitt, poco lontano da lei, urla qualcosa. Hermione Granger rimane senza parole, né una lacrime riesce a superare il muro della sorpresa. I gemelli Wesley corrono verso l'ormai cadavere, ma la loro avventatezza costa loro la vita.
Voldemort, ormai completamente pazzo, lancia incantesimi proibiti senza ragione.

Io rimango fermo, dietro il muro di Death Eaters che mi separano da Harry.

Due braccia mi afferrano e mi tirano prepotentemente in piedi. Davanti a me c'è Narcissa Black in Malfoy, mia madre, che mi scuote e mi parla, ma non lo sento.

Harry è morto.

Non ci sono altre spiegazioni. E' morto perché non sono riuscito a salvarlo.

E' morto perché non mi sono sacrificato abbastanza.
E' morto perché non ho fatto quel passo in più che mi permetteva di afferrare la sua vita e proteggerla.

E improvvisamente, qualcosa dentro di me si spezza.

Delle lacrime iniziano a scendere lungo le guance. Vedo il volto di mia madre serrato in una smorfia che non riesco a decifrare. Non so se per la mia situazione o per la morte di Harry.

Nemmeno lei riesce a capacitarsene.

Il dolore continua ad attanagliarmi il corpo.

Qualcosa dentro di me si rompe rumorosamente, lasciando un eco quasi lamentoso che rischia di assordarmi.

Lei mi parla, ancora, ma io non riesco a capirla. Vedo le sue labbra muoversi, vedo i suoi occhi impauriti scattare su e giù intorno a me, per vedere chi ci sta guardando.

Non la seguo.

Ho la mente altrove. Ho la mente concentrata su Harry. Ho la mente ferma sui secondi della sua morte.

La mia impotenza lo ha scaraventato contro quel vortice di luce verde?

Oppure è stato solo uno scherzo del destino?

Perché Harry è morto?

Per una causa a cui non credeva? Per degli ideali a cui non credeva? Per delle persone che non credevano in lui?

Voglio una risposta.

E le parole di mia madre non possono darmela.

La ferita dentro di me è inguaribile. Quei secondi rimarranno sempre impressi nella mia memoria.

Il ricordo di Voldemort mi perseguiterà fino alla morte e nulla potrà salvarmi dalla sua furia omicida.

Nemmeno mia madre che continua a strattonarmi con tutte le forze che possiede.

Mi sto rompendo. Mi sto spezzando.

Non riesco a stare in piedi. Non sono forte come credevo. Non sono imbattibile come credevo.

Non sono niente.

E il freddo gelido che attanaglia il mio corpo mi fa capire che ero dipendente da Harry molto più di quello che immaginavo o volevo immaginare.

Mi sto rompendo. Mi sto spezzando.

Il mio mondo gravava intorno a lui. Mi sono esposto per lui. Ho tradito per lui. Ho perso tutto per lui.

E Voldemort me lo ha tolto.

Non posso sopportarlo.

Questo dolore, si placherà mai un giorno?

Questa ferita, si rimarginerà mai un giorno?

Un corpo rotto, si può riutilizzare?

E' possibile riuscire ad essere aggiustati? A perdere quella sensazione di dolore che ti attanaglia ogni parte del corpo e quella di impotenza che ti impedisce di muoverti?

No. Non si può.

Mi ritrovo immerso nelle urla, fra gli strattoni, fra una lotta imperiosa che continua ad essere combattuta senza il mio supporto.

Il corpo di Harry è ancora immobile, là dove pochi minuti fa Voldemort lo ha privato della vita.

Nessuno lo ha mosso. Nessuno lo ha toccato. Nessuno lo ha preso a calci o ci ha sputato sopra.
Nessuno ci si è ancora avvicinato.

Serro la mia bacchetta fra le dita. Mia madre continua a parlare. Io continuo a non riuscire a capirla.

Il dolore mi sta annebbiando il cervello.

Il dolore mi sta uccidendo.

Non so se preferire la morte per continuare a rimanere con lui, oppure se combattere fino a che non avrò esalato l'ultimo respiro.

E' mia madre a decidere per me.

Mi guarda, piange e scuote la testa. La vedo prendermi la mano e lanciare un incantesimo proibito, la vedo difendermi perché non sono in grado di farlo da solo.

Il corpo di Harry è ancora immobile, lì.

Nessuno lo toccherà fino a quando la battaglia non sarà finita. Voldemort non sembra interessato a lui adesso che è morto.

Può un corpo rotto essere riaggiustato?

Gli essermi umani sono diversi dalle bambola.
Quando gli si stacca un braccio, loro possono essere ricucite.

Se invece ci viene distrutta una parte di noi, dobbiamo imparare a convivere con il dolore.

E' difficile.

E' insopportabile.

< Madre, è possibile sopportare il dolore della morte? > sussurro guardandola.

Lei abbassa la bacchetta.

Sta per rispondermi quando sento qualcosa colpirmi alla schiena.

La donna urla e io cado a terra. Esattamente come Harry.

La vedo piangere. La sento urlare.

I miei sensi si affievoliscono lentamente.

Sto morendo.

E' questa la sensazione che ha provato Harry? Forse.

Riesco solo a sorridere.

Il suono lento ma incessante della rottura dentro di me si affievolisce insieme alla sensazione del mondo che mi circonda.

Allora c'è un modo per sopportare il dolore.

Basta morire.

Mi dispiace madre.

Mi dispiace morire fra le tue braccia sorridendo.

Ma solo così posso dirmi finalmente libero.


Fine

   
 
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