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Autore: LittleEmma    19/06/2010    1 recensioni
Non ho mai creduto che i sogni si potessero avverare. E' sempre stata una favola per bambine, fino all'anno scorso... Una sedicenne di nome Sara è stata ingaggiata per girare un film come protagonista al fianco di Taylor Lautner. Il loro primo incontro avviene nella piccola palestra dove Sara si allena costantemente tutti i giorni nel ballo, la cosa che ama di più. Appena i loro occhi si incontrano scatta una scintilla che farà fiorire un amore sincero e appassionato tra i due. Riuscirà il loro amore a resistere alle sorprese che la vita ha in serbo per loro?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Taylor Lautner
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Bisogno di vacanze Colpo di fulmine

PoV: Taylor

Premere sull'acceleratore della mia Porche mi  dava un senso di esaltazione, non mi riuscivo a trattenere. La strada era deserta perciò guardavo fuori dal finestrino per godermi il paesaggio che mi cirondava.
Fu un particolare che mi colpì in particolar modo, una sciarpa grigia svolazzante era gettata sul collo di una ragazza, aveva un aria assorta probabilmente non si accorse nemmeno del mio passaggio, rallentai per osservarla meglio, fui distratto sopratutto dai suoi capelli boccolosi lunghi fino al bacino. Ero sempre stato attratto dai capelli ricci, ma capelli così non ne avevo mai visti prima.
E' scemo per un uomo fare certe considerazioni, di solito noi siamo attratti da altre caratteristiche, ma in questa occasione mi venne naturale, spontaneo.

Entrai nella mia nuova villa di provincia, salutai George (il mio maggiordomo) e mi diressi alla cucina per prepararmi un panino prima di andare alla ricerca di una giovane attrice con la regista del mio nuovo film.
Era la prima volta che un ragista mi dava una responsabilità così grossa, mi sentivo molto lusingato e felice perchè avrei potuto scegliere la mia compagna di riprese.
Avevamo il primo appuntamento con un insegnante di danza che desiderava presentarci una sua allieva, non mi ispirava molto perchè le ballerine mi erano sempre state antipatiche. Con quel loro fare altezzoso, come se fossero le più importanti del mondo, come se fossero delle regine. Bleah. Tanto ero io che dovevo scegliere, l' avrei detto chiaro e tondo se non mi fosse piaciuta.
Dopo aver pranzato mi cambiai la camicia con una maglietta più comoda, mi infilai le scarpe più comode che avevo e uscii di casa.

 Zoe mi aspettava appena fuori dalla mia via con la sua mercedes Z4, salii in macchina contro voglia, avrei preferito starmene sdraiato sul bordo della piscina a bere una Coca-Cola e a prendere il sole piuttosto che andare a caccia di novelline. Mi annoiavano quelle ragazze, appena mi vedevano mi saltavano addosso gridando e storpiando il mio nome... quanto mi dava fastidio!
Avrei mai trovato una ragazza decente???
due secondi dopo arrivammo alla palestra dove l'insegnante di danza ci aveva dato appuntamento. scendemmo delle scale e appena ci vide una donna sulla quarantina ci venne incontro.
-Salve!- ci disse
- Salve- rispondemmo cortesemente. Mia madre era italiana perciò in casa ci aveva insegnato a parlare la lingua e io riuscivo a espormi in modo quasi impeccabile.
- Mi chiamo Lucia e sono la persona che vi ha chiesto l'appuntamento. Vorrei presentarvi una mia allieva, è una ragazza splendida, è molto riservata, ma anche molto... beh ve la presento, venite...-
Zoe annuì fissandomi negli occhi .
Ci fece strada e arrivammo davanti ad una porta socchiusa dalla quale uscivano le note di Wonderful Life di Zucchero.
Quando aprì la porta ciò che vidi mi investì come fossi stato colpito in testa da un fulmine caduto dal cielo all'improvviso.
Si muoveva in modo estremamente pulito ed elegante, sembrava improvvisasse, anche se sapevo che dietro ai quei passi c'era una preparazione smisurata.
volteggiava per la stanza come stesse volando. Era lei, quei boccoli inconfondibili che teneva raccolti in una coda ben curata, gli stessi boccoli che in durante il rpimo pomeriggio mi avevano stregato mentre tornavo a casa dal lavoro.
Nemmeno s'era accorta che eravamo entrati. teneva gli occhi chiusi, ma colsi ugualmente quell'aria assorta che avevo notato in lei anche poche ore prima. Era incantevole.
Fu in quel preciso istante che me ne innamorai...
***
PoV: Sara

Arrivai in palestra con un quarto d'ora di anticipo, ma l'insegnante già mi aspettava.
Era da quasi un anno che facevo lezioni individuali, perchè l'istruttrice mirava a farmi entrare nel mondo dello spettacolo.  Ero molto entusiasta di questa proposta e al contrario di quanto mi aspettavo, anche la mia famiglia.
Non era un sogno che rimuginavo da tanto tempo, eppure era arrivato così, d'improvviso. Quando Lucia me lo disse non riuscivo a credere alle mie orecchie.
e ora mi stavo preparando per un futuro ignoto...

Mi piaceva quella melodia, anche le parole mi incantavano, le conoscevo a memoria eppure non ero mai stanca di ascoltarle.
La voce  blues di Zucchero mi faceva venire la pelle d'oca tutte le volte che la udivo.
Mi lasciavo trasportare dalla musica senza pensare ai passi che tanto conoscevo a memoria, sempre mentre danzavo mi piaceva sentire i movimenti delmio corpo, ma questa volta ero preoccupata per la mia situazione e più ci pensavo più mi accigliavo: sempre impegnata nello studio o nella danza e mai un po' di tempo per me stessa... tutte le mie compagne di classe avevano il ragazzo e io neanche avevo il tempo per pensarci, un liceo classico non me lo permetteva, ero al secondo anno e tutto andava a gonfie vele e solo che non ero mai pienamente siddisfatta....
mentre facevo queste mie considerazioni mi accorsi che la porta si aprì, pensai che fosse Lucia che poco prima era uscita a fare una telefonata, così non mi preoccupai e continuai a muovermi rimanendo con gli occhi chiusi.
Appena la musica finì mi sedetti a terra esausta, era quasi due ore che ballavo ininterrottamente e la fatica cominciava a farsi sentire. avevo la maglietta appiccicata alla schiena per il sudore e i pantaloni cominciavano a dare fastidio. Le mezze punte erano fradice così decisi di toglierle scoprendo il mio piccolo tatuaggio sulla caviglia a forma di stella.
Sospirando mi alzai in piedi e aprii gli occhi. quello che vidi mi investì come fossi stata colpita da un fulmine caduto dal cielo all'improvviso.
Taylor Lautner stava lì in piedi a fissarmi. Taylor Lautner! Stavo sognando, avevo le allucinazioni, no, non era possibile, mi ero inventata tutto, mi strofinai gli occhi, ma quando li riaprii era ancora lì, fermo sulla porta della piccola palestra dove io, ragazza inutile e del tutto invisibile, mi allenavo costantemente per ... niente, assolutamente niente o almeno così pensavo.
-Eccola... Sara ti presento la signorina Smith regista di un nuovo film che sta per uscire e il famosissimo Taylor Lautner che probabilmente conosci meglio di me.- Ci presentò Lucia.
-Piacere- Dissi inchinandomi leggermente rivolta alla giovane regista. Lei mi porse la mano e io sorpresa glie la strinsi timidamente. - Chiamami Zoe!-
-Ciao- mi disse invece Taylor, mi sorprese perchè al contrario di quanto pensavo aveva un'aria incuriosita.
- Ciao- risposi un po' stordita senza sbilanciarmi troppo. Anche lui mi tese la mano che questa volta strinsi con esitazione.
Era calda e morbida, fu un contatto molto breve, ma mi parve durare un eternità.
Era più bello di quanto poteva apparire in televisione o nelle foto, visto così dal vivo era davvero da pelle d'oca...
Furono i suoi occhi che mi colpirono particolarmente. Al contrario di quanto pensavo erano verde scuri, talmente profondi e intesnsi che mi ci persi dentro smettendo di ascoltare quello che stavano blaterando Lucia e Zoe sul nostro conto.
Quando mi accorsi che mi stava a sua volta osservando, distolsi lo sguardo imbarazzata e mi sentii avvampare, probabilmente ero anche arrossita.
Sorrise. Dio, come mi vergognavo, perchè Lucia non mi aveva detto niente?! NO, mi aveva pure visto ballare!!!

- TI piacerebbe diventare la protagonista del nostro nuovo film? Mi hanno colpito molto i tuoi movimenti, ci serve proprio una come te!-
La domanda di Zoe mi fece sobbalzare il cuore... Mi sentii svenire, meno male che Lucia mi raggiunse cingendomi le spalle.  Come se uno schiaffo mi avesse colpito in piena faccia mi risvegliai da quella specie  di trans e tornando lucida guardai la regista che stava aspettando una risposta con la fronte corrugata (probabilmente per la mia reazione).
SI'.

L'avevo detto veramente? non ci potevo credere!

Zoe, dopo avermi informato suglio orari dei vari appuntamenti che avrei dovuto sostenere, firmò e staccò un assegno.
- E' per te, fatti una vacanza, vai a fare shopping, porta al cinema le tue amiche, fanne quello che vuoi, te lo meriti, hai lavorato sodo e ora che finalmente i tuoi sforzi sono stati ripagati te lo puoi permettere!, Ciao ci rivedremo molto presto non preoccuparti!-
- Ci si vede- Si congedò Taylor dopo avermi regalato uno splendido sorriso...


































  
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