Niente che una buona doccia non possa curare
Author's Note: Questa è una traduzione. L'autrice di questa fic, miss mcGonagle , mi ha dato il suo permesso, che ora allego qui:
Ho notato che ci sono poche fic, su questo sito, i cui protagonisti sono Minerva e Albus, perciò ho deciso di tradurre e pubblicare questa fic. Un piccolo saluto va a Senda, che mi ha fatto amare questo pairing e, soprattutto, mi ha mostrato la sua potenzialità.
***
"Oh Min! Non essere sciocca", disse, ridendo,
Pomona Sprout, Professoressa di Erbologia ad Hogwarst e capo casa di Tassorosso.
"Hermione Granger e Ronald Weasley, insieme? Si ucciderebbero a vicenda!
Ora, qualunque cosa sia accaduta a quel Viktor Krum, lui e la Signorina Granger
facevano una gran bella coppia"
Minerva McGranitt scosse il capo e agitò impazientemente le mani. Le due donne
erano sedute in camera di Minerva, discutendo, tra le altre cose, delle vicende
amorose dei propri studenti.
"Krum era solo un flirt passeggero. Hermione si metterà con l'unico che ha
sempre posseduto il suo cuore, ed io punto su Weasley."
Pomona ridacchiò "Oh, allora è così che funziona, uh?", chiese con aria
innocente.
Minerva socchiuse leggermente gli occhi, mentre si fermava ad osservare la sua
amica.
"E questo cosa dovrebbe voler dire, Pomona?"
"Quando eravamo a scuola e tu frequentavi Alastor...era solo un'avventura?
Un'infatuazione passeggera? Quindi ora sei tornata da Albus perchè è lui che ha
"sempre posseduto il tuo cuore"?"
"Pomona Eloise Sprout, credo proprio che quegli escrementi di drago che usi come
fertilizzante ti abbiano dato alla testa. Sai perfettamente che non ci è mai
stato nulla tra Albus e me"
"Con tuo gran disappunto"
"Oh, chiudi il becco!"
***
Poco dopo Pomona se ne andò, e Minerva si ritrovò, una volta ancora, sola. Era
stato un altro lungo giorno di insegnamento, che ora includeva, oltre al solito
stress derivante dalla correzione dei compiti e dal mantenere buoni gli
studenti, la costante minaccia rappresentata da Lord Voldemort e dai suoi
sostenitori.
Minerva desiderava davvero un bagno caldo, che l'aiutava solitamente ad
alleviare lo stress, ma Pomona era rimasta più a lungo del solito, quindi
preferì optare per una doccia, altrettanto efficiente ma più veloce.
Quindici minuti più tardi, proprio mentre Minerva emergeva dalla doccia, sentì
bussare alla porta. Roteò gli occhi. Probabilmente Pomona aveva impiegato tutto
il tragitto che la portava verso le sue stanze, diversi piani più in basso,
prima di realizzare di aver dimenticato il proprio cappello in camera di
Minerva.
La donna strizzò velocemente più acqua che poté dai capelli, e avvolse un
asciugamano intorno al suo corpo, infilando un angolo di questo tra i suoi seni,
in modo da mantenerlo fermo. Normalmente, non avrebbe mai aperto la porta in
questo stato, ma lei e Pomona si conoscevano sin dal loro primo anno ad
Hogwarts, ed ormai erano come sorelle.
Minerva afferrò il cappello dell'amica e aprì velocemente la porta, ed il suo
sorrisetto beffardo fu presto rimpiazzato da un'occhiata di puro terrore. Non
Pomona Sprout, ma Albus Silente stava sulla soglia di casa, apparendo tanto
sorpreso quanto Minerva. I suoi occhi spalancati sembravano avere qualche
difficoltà ad incontrare quelli della donna, mentre si soffermavano leggermente
più in basso.
Minerva avvertì le proprie guance andare a fuoco. L'asciugamano non era molto
ampio, e lasciava scoperta buona parte delle sue gambe. Le cicatrici ottenute
dall'attacco dell'anno passato non erano ancora scomparse, ed erano ben
visibili, data la scarsa copertura datale dall'asciugamano.
Ci fu un imbarazzante silenzio che parve durare in eterno. Un unica goccia
d'acqua scivolò fino al suo seno sinistro, accrescendo il disagio che provava in
quel momento. Voleva davvero chiudere quella dannata porta, ed era sul punto di
farlo quando Albus parlò.
"Mi sono fermato per vedere se volevi unirti a me per prendere una...uh...cioccolata
calda...ma vedo che sei occupata perciò...penso che andrò. Buonanotte"
Annuì con aria assorta, e si affrettò fuori dalla stanza.
Minerva desiderò fortemente di essere inghiottita dal terreno, cosa che,
ovviamente, non accadde. Invece, asciugò velocemente i suoi capelli con la
bacchetta e indossò il primo pigiama che trovò sotto mano: una camicia nera ed
un paio di pantaloni scarlatti e dorati che Rolanda Bomb le aveva regalato per
il suo compleanno. La strega afferrò la veste nera e lasciò la camera di gran
carriera.
Aveva bisogno di scusarsi con Albus per avergli aperto la porta vestita in
quella maniera. Ok, magari una parte di lei voleva che lui la vedesse
così, e che apprezzasse ciò che vedeva, ma, d'altro canto, era la Vice Preside e
non poteva nemmeno pensare di comportarsi come aveva fatto.
"Zucchero Candito", e, così dicendo, passò i Gargoyles che facevano la guardia
all'ufficio del preside. Ma, apparentemente, Albus non era lì, così Minerva
procedette verso le stanze private dell'amico.
"Albus?" sbirciò nella sua camera da letto, ma lui non era nemmeno lì.
"Minerva?!"
La donna si voltò. Albus stava all'entrata del bagno, un asciugamano avvolto
intorno alla vita. Il corpo era bagnato, e continuava a sgocciolare, facendo sì
che si creasse una piccola pozza d'acqua ai suoi piedi.
"Ah, Albus. Sono venuta qui a scusarmi per essermi presentata alla porta
vestita...in quella maniera. Era davvero inappropriato"
Gli occhi di lei si soffermarono sul suo petto, che era più tonico di quello che
immaginasse. Alla fine si costrinse ad incontrare i suoi occhi; sembrava
abbastanza imbarazzato. Improvvisamente l'aria che proveniva dal bagno raggiunse
Minerva; i suoi occhi si spalancarono, realizzando.
"Una doccia fredda, Albus?" chiese, tentando di reprimere una risata.
"Ti sei mai vista con solo un asciugamano addosso?", si difese lui, incrociando
le braccia al petto.
"Oh, Albus!", lo rimproverò, segretamente compiaciuta della reazione che aveva
causato. La sua voce si addolcì, diventando involontariamente più seducente
"Nemmeno tu sei tanto male in asciugamano"
"Adulatrice"
"Sono onesta" Minerva aveva inconsciamente coperto la distanza tra loro
"Mi malediresti se ti dicessi che ho sempre desiderato vederti in quella mise?",
chiese Albus, con voce roca.
"No", sussurrò lei.
Le loro labbra si incontrarono e Minerva portò le mani al petto di lui,
lasciando che il bacio si approfondisse. Albus gemette e si allontanò
"Credo che avrò bisogno di un'altra doccia", sussurrò, baciandole l'orecchio
Minerva sorrise maliziosamente "Solo se posso raggiungerti"
The End
Spero che la fic non vi abbia deluso troppo.
Serena^^