Capitolo 9
Secondo Gwen
“anche nel nome della pizzeria
c’è la parola ‘amore’! possibile mai che questi si siano organizzati
alla
perfezione?! Wow… Eleonor deve volermi proprio
bene… si, ma questo non cambia quello che ha fatto!! E adesso che si
aspetta??
Che io mi dichiari a Ben?? ma stiamo scherzando?? Neanche morta!!” “oh…
si che
lo vuoi…” “ O__O tu chi saresti innanzitutto?” “sono la tua coscienza!
U_U”
“sapevo di averne una ma… non avrei mai pensato di poterci parlare” “lo
so… sono
nella tua testa! È anche un po’ assurdo che tu stessi parlando con me,
non
trovi?” “bè si… infatti! Quindi sparisci invece di dire baggianate!” “
io non
dico baggianate! Sono nella tua testa. So tutti i tuoi pensieri e so
che vuoi
dichiararti a Ben anche se è tuo cugino!” “ma sta zitta! Bene! Visto
che sei
nella mia testa ti posso distruggere quando voglio!” e detto questo mi
scrollai
per poi tornare alla realtà e vedere che Geoff aveva appoggiato una
mano sopra
la mia spalla e mi stava praticamente trascinando verso la pizzeria.
Dietro di
noi c’erano come al solito Ben ed Eleonor che parlavano ad alta voce.
- davvero ti piacciono i fumetti
e i videogames? – chiese Ben quasi incredulo.
- certamente!! Quali sono i tuoi videogames
preferiti? – domandò Eleonor in evidente imbarazzo dato che si vedeva
da un
miglio che stava mentendo…
- ehm… vari… mi piacciono
soprattutto quelli violenti e fantascientifici e a te?– rispose Ben che
probabilmente si era accorto della bugia di Eleonor.
- ah…ehm…si… ecco… roba tipo – balbettava
la mia amica che cercava di improvvisare qualcosa “ma che imbarazzo!” –
si,
tipo “Giulia passione”…? – e sentii che sorrideva per cercare di
nascondere
l’imbarazzo. “potevi inventarne di migliori…”.
- GWEN! Mi stai ascoltando?! – mi
sgridò Geoff accortosi che ero distratta a pensare alla coppietta
dietro di
noi.
- ceeerto Geoff… a chi dovrei
dare ascolto?!- sorrisi per cercare di nascondere l’imbarazzo “ora
capisco come
si sente Eleonor”.
- Geoff… ma sei sicuro che io ti
interesso? –
- in che senso? – e sorrise quasi
divertito.
- nel senso… cioè… insomma,
quando una persona esce con un’altra di solito è perché le interessa.
Ma io non
sono convinta di interessarti… cioè… non voglio che tu capisca male
però… sei
molto carino, educato e simpatico, ma sembra davvero che tu stia
recitando…
ecco l’ho detto. Sembra davvero che tu stia recitando, si! – dissi
anche con un
po’ di soddisfazione. Infondo se lo meritava! Era complice della mia
migliore
amica ed io sapevo tutta la storia ormai, e poi davvero sembrava che
stesse
recitando una parte! Comunque sarebbe stato più facile finirla qui. Non
volevo
continuare a soffrire. “Basta! Non ce la faccio più! Ti prego uccidimi
qui dove
mi ergo! E per favore fallo velocemente… così non soffrirò molto!”
“adesso però
sei tu che dici baggianate!” “stavo solo recitando! E poi non ti avevo
eliminato dalla mia mente?!” “appunto… avevi: imperfetto! U_U” “
mmmm….”
Mugugnai nella mia testa contro la mia coscienza e poi vidi Geoff che
mi
guardava un po’ sbalordito e che poi cominciò a dire:- io… -
Secondo Geoff
“Ok… ha capito tutto! Oh no! Io
non rinuncio a questo piano! Ben me ne dovrà essere grato per tutta la
vita! E
poi… non vedevo l’ora di far ingelosire Eleonor! Ok, stop! Proverò un
extremis!”
Sorrisi e poi le dissi con
gentilezza:- dimmi una cosa Gwen: un persona che recita farebbe mai
questo ad
una persona che non le interessa? – detto questo la baciai dolcemente
sulle
labbra pensando che quelle di Eleonor erano sicuramente imbattibili!
“si, lo
so. Sono un tenerone! Ma infondo… abito a casa Modena! =D che
battutaccia…
potevo anche risparmiarmela! Vabbè pazienza”
Secondo Ben
“COSA COSA COSA?????’ COSA STA
FACENDO QUELL’IMBECILLE?????!!!!!! MA IO LO STRANGOLO! LO FACCIO A
PEZZETTINI!
LO INGOIO VIVO!! SE AVESSI QUI L’OMNITRIX GLI FAREI CONOSCERE 2X2!! E
NON CREDO
CHE SARà TANTO CONTENTO DI CONOSCERLO!!” ero rosso… no ma che dico! Ero
VIOLA
dalla rabbia. Quando vidi quello che stava facendo a Gwen non ci vidi
più e
diedi una spinta a quel EX-amico che stava baciando mia cugina. Lui si
staccò e
mi guardò sconvolto.
- BEN! CHE STAI FACENDO?!! – mi
urlò Gwen tutta rossa sulle guance.
- AH…ehm… niente… s-sono
inciampato su un s-sasso e p-per sbaglio s-sono caduto su G-Geoff.
Ohohohohooh
– cercai di sdrammatizzare e di nascondere sia la rabbia che
l’imbarazzo.
- BEN! L’HAI SPINTO APPOSTA! TI
HO VISTO! E SAPPI CHE NON SONO AFFARI TUOI IL SAPERE CON CHI ESCO O
C-CON CHI
MI B-BACIO… OK?!!!??!!! CHIARO?!! ANCHE TU SEI USCITO CON UNA RAGAZZA!
BENE!
ALLORA CONTINUACI AD USCIRE E LASCIAMI IN PACE! – vidi benissimo una
leggerissima lacrima scendere su quel viso così arrabbiato e carico
d’odio. “oh
no… cosa ho fatto…? Lo sapevo che non sarei dovuto venire… ho combinato
un
casino! Adesso mi odia ancora di più di prima! Accidenti! Sono davvero
una
testa di rapa… (non credevo di dover mai dare ragione a Gwen XD). Bè…
non resta
che andarsene.”
- bene! Allora se è così che
stanno le cose io non ho più niente da fare qui. Ciao Geoff, ciao
Eleonor,
Gwen… - l’ultima parola la sussurrai tra i denti. E detto questo me ne
andai
con le mani in tasca verso casa.
Secondo Gwen
“wow… Ben è… è…” “è geloso -.-“
“cosa?” “non ti facevo così stupida! Credevo l’avessi capito che lui è
geloso!”
“ma geloso di che?? Io sono sua cugina!!” “…” “bè? Che fai? Non parli?”
“tanto
con te è inutile parlare!” “solo perché tu dici cose assurde e prive di
senso!”
“ha parlato miss so-tutto-io!” e arrabbiata tornai alla realtà stanca
di
ascoltare la mia coscienza. – scusatemi ragazzi, ma anche io non ho più
voglia di
continuare questa sceneggiata. E TU! Sappi che sei un pessimo
attore(rivolta a
Geoff)… ciao Eleonor(rivolgendosi ad Eleonor) – e così girai i tacchi e
mi
avviai verso la fermata dell’autobus.
Sabato ore 20:30 fermata
dell’autobus.
“non è ancora arrivato… forse a
quest’ora non passa più questo bus… uhm… aspetterò altri 10 minuti, e
se non
passa chiamo i miei.”
Sabato ore 21:10 fermata
dell’autobus.
- mamma!! Sono alla fermata
dell’autobus… mi senti?? Ehi!! Mamma!!! Ma prende sto coso? – finisco
la frase
guardando il cellulare per vedere se prendeva – mammaaaaaaa!! Ma si che
prende
il cellulare! Sarai tu che non prendi! – dissi a mia madre che intanto
bestemmiava dall’altra parte della cornetta. – mamma! Invece di
maledire il
telefono mi verresti a prendere?? Il bus non passa ed io sto qua a
morire di
freddo! Ti prego! Come?.... non puoi venirmi a prendere?? Perché???? Ma
come!!
Proprio oggi quello doveva fare la festa galante?? Uffa… COSA?? NO! NON
SE NE
PARLA! IO A CASA DI BEN NON CI VADO A DORMIRE!! Cosa?.... è un ordine?
Mmmm…. –
grugnii – va bene… ma prima o poi me la paghi!! E…si… ciao… BRAVA,
VATTENE! – e
così le posai il telefono in faccia arrabbiatissima. “la serata non
potrebbe
andare peggio di così!” pensai mentre mi incamminavo verso casa di Ben.
Per
fortuna la strada non era del tutto deserta e non ebbi brutti incontri.
Ma dopo
un cinque minuti cominciò a piovere ed io, senza ombrello, dovetti
ripararmi
sotto un balcone in attesa che finisca.
Sabato ore 21:50 sotto il
balcone.
“mmm…. Ma qui invece di spiovere
sembra quasi che stia peggiorando! Basta… faccio una corsa e arrivo!” e
così
con molto coraggio corsi fino a casa di Ben tutta bagnata.
Sabato ore 22:10 a casa di Ben.
Secondo Ben
Ero rientrato da un paio d’ore e
avevo cenato. Stavo salendo le scale per andare in camera mia quando…
DLIN
DLON... “mmmm…. Ma chi è a quest’ora??!!!!” mugugnai mentre riscendevo
le scale
per andare ad aprire. Aperta la porta mi trovai davanti una cugina
tutta
bagnata che tremava dal freddo e che balbettava:- B-Ben…t-ti prego…
f-fammi
entrare…. L-l’autobus n-non è pa-passato… i m-miei no-non p-possono
ve-venirmi
a pre-prendere p-per-perché… -
- okok! Non ti preoccupare entra…
ti prendo un accappatoio così ti fai una doccia. – le dissi portandola
dentro e
chiudendo la porta.
- g-gra-grazie… - sorrise.
Le andai a prendere
l’accappatoio, lei lo indossò e poi mi ringraziò ulteriormente. Lei
andò in
bagno, si chiuse dentro, e cominciò a farsi la doccia. “cosa ho fatto…
l’ho
fatta entrare pur sapendo che… saremo rimasti da soli per tutta la serata…e
anche…
per tutta le notte… MA COSA VADO A PENSARE!! È MIA CUGINA!! Sta sera
non deve
succedere niente!! Devo rimanere calmo! L’ho fatta entrare perché era
in
difficoltà… non potevo abbandonarla al suo destino! Vabbè… speriamo che
vada
tutto bene…” ero nervosissimo a quell’idea. Sapevo che saremo rimasti
soli
perché i miei genitori erano partiti giusto il giorno prima per un
viaggio di
piacere che ormai stavano organizzando da tempo. “che diamine però…
questa è
iella! Qualcuno mi sta portando il malocchio o qualcosa del genere!”.
Da dietro la porta del bagno
sentivo l’acqua scorrere. Mi allontanai per non pensare a cosa c’era
dietro
quella porta. Andai in camera mia e mi misi il pigiama. Infine andai in
cucina
e presi una scatola enorme di gelato artigianale, presi un cucchiaio,
mi
spaparanzai sul divano con le gambe incrociate e cominciai a mangiare.
“ora si
che sono depresso…”.
Secondo Gwen
Avevo appena finito la doccia, mi
ero riscaldata e in quel momento non tremavo più. Indossai
l’accappatoio ed
uscii cercando la zia o anche lo zio. Ma niente. Non li trovavo. Poi
trovai Ben
sul divano che mangiava il gelato e così gli chiesi:- dove sono gli
zii? –
- ehm… ecco… sono partiti per un
viaggio in Italia. Si, so che dovevo dirtelo prima, ma credevo che
mamma te lo
avesse detto, o che almeno lo avesse detto ai tuoi. –
- no… non me lo ha detto nessuno…
- spiegai un po’ delusa. “siamo da soli a casa???!!! PERCHè DIAMINE NON
ME L’HA
DETTO PRIMA??! OH ACCIDENTI! Ora si che sono agitata!”
- ehm… non per darti fastidio ma…
sai comè… mi piacerebbe avere dei vestiti… -
- OPS…. Scusami, non ci avevo
proprio pensato! – si catapultò giù dal divano e andò in camera di sua
madre
per cercare dei vestiti adatti ed io lo seguii:- ehm… non so cosa
prenderti.
Fai una cosa: guarda i vestiti di mamma e poi prendi quello che ti
serve, ok? –
sorrise imbarazzato.
Esplorai l’armadio, presi un
pigiama qualunque e l’indossai (la biancheria era l’unica cosa a non
essersi
bagnata…per fortuna). Mi asciugai i capelli e poi scesi di nuovo in
cucina da
Ben che si era spostato fuori al balcone su una panca con dei cuscini
sopra e
guardava il cielo pensieroso.
- che fai qua fuori? Non piove? –
chiesi curiosa.
- c’è il balcone sopra. Non
arriva nemmeno una goccia. Vieni. – disse freddamente. – e così… i tuoi
non
sono potuti venire a prenderti… come mai?- chiese ancora più
freddamente.
- sono stati entrambi invitati ad
una festa aristocratica proprio questa sera lontano da qui. Non
potevano
allontanarsi proprio in quel momento, e così mi hanno ordinato di
venire a
dormire qui per non preoccuparsi ulteriormente. Domani mattina mi
vengono a
prendere. – spiegai io sedendomi sulla panca anche io con le gambe
incrociate.
- il pigiama ti sta largo? –
- un po’… -
- lo immaginavo –
- come mai oggi sei così freddo?
–
- non sono freddo, sono triste –
- ora si spiega il gelato… -
- già… - e così riuscii a
strappargli un sorrisino che durò poco. – vuoi un po’? – mi propose
porgendomi
il gelato senza guardarmi in faccia.
- si grazie… a quanto pare ne ho
bisogno anche io… - scesi dalla panca e andai in cucina a prendere un
cucchiaio, poi tornai e mi risedetti prendendo un bel cucchiaione di
gelato.
- ehi ehi! Non te lo finire
tutto! Altrimenti ingrassi! –
- e a te che importa della mia linea?
– chiesi freddamente.
- niente… ma il gelato è mio! –
esclamò quasi offeso.
- guarda che sei stato tu ad
offrirmelo! – ribattei.
- si, ma non per questo puoi
finirtelo! –
- smettila…- bisbigliai seria
quasi per calmare entrambi. “non voglio ri-litigare per una
stupidaggine…”
Secondo Ben
“i capelli le si stanno
arricciando… non se li è asciugati bene… e perché io continuo a pensare
a
lei??” “ ma sarà perché è l’unica anima viva in casa dopo di te??”
esclamò la
mia coscienza con tono ironico. “tu è meglio se giri a larga sta
sera!!”
“sese…” “…” “siete soli soletti…” “……” “niente genitori…” “………..” “una
camera
da letto proprio nella stanza a fianco…” “E NO ADESSO BASTA!!! NON
ESSERE COSì
PERVERTITA!! Stupida coscienza…” divenni nervosissimo a quel pensiero,
più o
meno come prima. Arrossii di botto, il cuore a mille e… anche gli
ormoni…
“basta… io vado a dormire! Poso questo gelato, mostro a Gwen dove
dormirà sta
notte e poi vado a dormire… nel MIO letto e lei nel SUO letto!”.
- ok Gwen… è giunta l’ora di
andare a dormire… tu dormirai nel letto dei miei, io nel mio. Ok? –
dissi imbarazzato
ma con sicurezza.
- ok… buona notte. – rispose fredda
ma rossa anche lei.
- notte… - e mi avviai nella mia
stanza mentre lei andava nella stanza da letto dei miei.
Secondo Laura
Quella sera nessuno dei due
riusciva a dormire. Entrambi si pensavano, entrambi non facevano altro
che
pensare che si trovavano da soli in casa ed entrambi ebbero la
brillante idea
di alzarsi dal letto e restare tutta la notte a pensare nel salotto.
Angolo autore:
cosa accadrà?? Tadadaaaaan!!!!
Indovinateeeeeee!!
Bè comunque vi assicuro che non faranno quella cosa lì XD perché
altrimenti
questa ff non sarebbe verde! Bè comunque spero che vi sia piaciuto
questo
capitolo. A me si ^^. Nel prossimo capitolo vi anticipo che si svelerà
un amore
ma non vi dico quale e che i 2 cugini chiariranno solo alcune cose di
quella
sera, ma comunque la storia è ancora lunga!! Deve ancora venire
l’estate, l’inizio
della scuola, natale ed infine san Valentino!! Poi non so se andrò
avanti…
decidete voi XD comunque vi ripeto che se avete domande o vi siete
accorti che
ho tralasciato qualcosa ditemelo così lo aggiungo al prossimo capitolo,
e come
al solito ringrazio:
CinziaCandid mia grande fan XD
(skerzo…)
Rein94 che è sempre molto
gentile! ^^
e….
basta… non so chi altro legge
dato che mi esce solo che entrano 112 persone ma che nessuno commenta
XD bene! Alla
prossima allora!