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Autore: B_Regal    21/06/2010    1 recensioni
Immaginate di essere alla fine di DdP9, poco prima che Dorian scopra la verità su Anna, insomma. Da lì parte questa fan fiction, in cui ancora una volta ho immaginato un seguito a modo mio. Riprende leggermente una mia OS, "me ne vado". Anna, Luca, Dorian.. il triangolo è sempre lo stesso. Cosa succederà, stavolta? Leggete e recensite..grazie!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mai si sarebbe aspettato quello che vide. Anna con uno scattò veloce si portò avanti all’ ungherese, che, a parte urlare un “togliti”, non riuscì a fare niente per evitare quel sacrificio.

Due colpi risuonarono nell’ aria. Il nome “Anna” gridato da Luca, e da qualcun’ altro. La poliziotta si portò una mano sul lato destro dell’ addome, con una smorfia di dolore. Stava per cadere ma Dorian prontamente la sorresse, poggiandola per terra.

“Ma che hai fatto, amore?” esclamò preoccupato, accarezzandola. Cercò di tamponare la ferita, da cui continuava ad uscire sangue.

“Luca, stanno scappando!” gridò intanto Lorenzo, riferito a Pavel e Nadia che avevano approfittato della confusione per salire in auto.

“Stategli dietro!” ordinò, mentre correva nella direzione di Anna, che giaceva tra le braccia di Dorian “Anna!” si buttò per terra “Togliti!” urlò, spingendo Dorian “Elena, prendilo!”

“no!” replicò debolmente Anna, adesso sorretta da Luca “lui non c’ entra!”

“ma che stai dicendo?”

“E’ così! Dorian, diglielo! E’ un poliziotto!”

Elena fissò sospettosa l’ uomo “è vero?”

Dorian abbassò lo sguardo, deglutendo “si!”

La poliziotta lo lasciò, e lui si inginocchiò di nuovo accanto ad Anna “perché l’ hai fatto, eh? Perché?”

“Lo sai perché..”

Luca li guardava, immobile. Non sapeva cosa fare. Li vedeva così complici, e si sentiva quasi un terzo incomodo. Istintivamente si allontanò di qualche centimetro.

Dorian intanto teneva la mano di Anna, che aveva cominciato a respirare affannosamente.

“stai tranquilla, sta arrivando l’ ambulanza. Andrà tutto bene..”

“Lo so!” rispose, reprimendo una smorfia di dolore “tu però devi andartene!”

“No!”

“E’ pericoloso! Potrebbero.. potrebbero farti del male!”

“Io non ti lascio!”

“Ci vediamo in ospedale.. ti prego, vai!”

“Anna ha ragione!” Si intromise Elena, in piedi accanto a loro “lei è in pericolo! Venga con me, la faccio portare in commissariato!”

Lui guardò Anna, che annuì con la testa. “va bene. Allora ci vediamo dopo, eh! Mi raccomando.. ti amo!”

Anna gli sorrise, senza rispondere.

Non appena l’ uomo si fu alzato, Luca prontamente prese il suo posto.

“ehi..” fece lei, accennando un sorrisetto.

Lui era nel panico. Le mise un braccio dietro al collo per alzarla leggermente, e premette la mano sulla ferita, per fermare il flusso del sangue “Dio Anna, mi dispiace!”

“Non hai fatto niente..”

“Si, invece. Ho sparato io!”

“Hai fatto il tuo dovere..” voleva sorridergli, ma una fitta più forte quasi le tolse il respiro. Stinse gli occhi.

“Oh..” Luca spostò lo sguardo sulla ferita. Il sangue continuava a scorrere, fuori uscendo dai buchi che la sua mano lasciava scoperti “ne parliamo quando starai bene. Adesso devi solo stare calma. Tranquilla eh..”

 “Ho paura..” rispose solo lei, voltando la testa su un lato.

“No, e di che? Non devi avere paura! Non è niente, stai tranquilla..Non è niente.. adesso andiamo in ospedale..andrà tutto bene!”

Eppure lei faceva sempre più fatica a respirare. Teneva a fatica gli occhi aperti e si aggrappava al giubbotto del ragazzo.

“No Anna! Ti prego stai sveglia! Non fare così.. devi resistere!” Continuava ad accarezzarle i capelli, e a dargli dei piccoli buffetti ogni tanto “Elena quest’ ambulanza quando ca**o arriva!”

“Non lo so!” rispose lei, tornando “dovrebbe essere qua a momenti!”

Anna intanto apriva e chiudeva gli occhi “Luca..”

“Ohi, stai tranquilla! Ora arrivano!”

“scusa..”

“No, Anna. Non adesso. Ora pensa solo a stare sveglia. Oh, guardami! Apri gli occhi..” cominciava a piangere “Anna ti prego!”

Anna ormai sembrava in uno stato di trans. Chiudeva e apriva gli occhi, roteandoli ogni tanto “sto.. sto morendo!”

“No! No Anna, ma che dici! Non stai morendo! Ehi, ehi guardami!” con dei piccolissimi buffetti cercava ti tenerla sveglia, non poteva perdere conoscenza “Non stai morendo! Non è niente, stai tranquilla! Stanno arrivando i soccorsi, non aver paura! Non morirai te lo prometto!” La alzò ancora un po’, facendola aderire al suo petto “non morirai, amore mio! Dai, resisti che stanno arrivando!”

Eppure sentì la stretta della sua mano allentarsi, ed Anna chiuse completamente gli occhi.

“No! No Anna!” cominciò a scuoterla, singhiozzando “Non puoi lasciarmi! Non puoi farlo! Per favore amore mio apri gli occhi! Non te ne andare!”

Elena li guardava, in lacrime, pregando che andasse tutto bene. Finalmente l’ ambulanza arrivò. Agitò il braccio per farsi notare, mentre Luca prendeva Anna tra le braccia.

Due soccorritori scesero trascinando una barella.

“Quanto ca**o c’ avete messo, eh? Che aspettavate, che morisse?”

“Mi dispiace, abbiamo fatto il possibile! Eravamo lontani..” rispose uno dei due, mentre caricavano la ragazza.

Elena si avvicinò a Luca, che guardava la scena disperato, e gli accarezzò una spalla “ce la farà!”

L’ uomo non riuscì a fare altro che annuire, mentre aspettava che gli dessero il permesso per salire con lei.

 

 

Correvano a sirene spiegate verso l’ ospedale. Anna ormai non era più cosciente, e giaceva inerte sulla barella, quasi come fosse morta, mentre attorno a lei i paramedici si adoperavano per tenerla in vita..

Luca guardava la scena senza dire una parola. Gli sembrava di assistere alla scena di un film, come se quello che stava accadendo non lo riguardasse. Come se l’ unica cosa che poteva fare, in quel momento, era guardare.. guardare il volto della donna che amava e che stava rischiando di perdere.. quelle palpebre che probabilmente non avrebbe più rivisto aperte..

 

 

Arrivarono a destinazione in pochi minuti. Anna fu subito portata in sala operatoria e Luca la vide sparire dietro quelle grandi porte bianche. Non l’ aveva nemmeno salutata..

Qualcuno gli si avvicinò e gli chiese qualcosa, ma lui scosse la testa, senza nemmeno provare a capire la domanda. Non seppe quanto tempo rimase lì, sta di fatto che restò in piedi, nel punto esatto in cui l’ avevano costretto a lasciare la mano di Anna, fino a quando non sentì una mano dietro la spalla.

Si voltò. Non ebbe nemmeno il tempo di realizzare che fosse Elena, che quella lo abbracciò di colpo. Era la prima volta che avevano un contatto così intimo, ma il dolore di entrambi era così forte che nessuno dei due provò un minimo di imbarazzo.

“Ce la farà!” esclamò la donna, ma quell’ affermazione sembrava essere più una domanda, una conferma che aveva bisogno di avere.

“Si, si che ce la farà!”

“Che ti hanno detto?”

“Niente! L’ hanno portata in sala operatoria! Non so altro. Ma pare che sia grave..” sospirò, sconfortato.

“Non significa niente, quanti casi gravi sono riusciti a salvare? Tantissimi! Sarà così anche per Anna!”

“Lo spero..Laslo?”

“E’ in commissariato. Castelli e Patrizi si stanno occupando di lui..”

“Ti ha detto qualcosa?”

“No. Ma sta male per quello che è successo. Ci tiene davvero ad Anna..”

“Credi che abbiano realmente una storia?”

“Non ne ho proprio idea. Mi dispiace!”

“Non fa niente, non è importante adesso..”

“Ragazzi!” La voce di Lorenzo li vece voltare. Lo videro arrivare assieme a Gabriele “allora? Come sta Anna?”

“Non sappiamo niente. Adesso la stanno operando..” spiegò Elena “a voi com’ è andata?”

“Male. Ci sono sfuggiti purtroppo..”

Luca si lasciò andare a una smorfia di disappunto, ma non disse niente. La tua testa era altrove..

“Adesso non ci resta che aspettare..” esclamò l’ Argenti, sedendosi.

“Vi va un caffè?” propose Gabriele, in tono mesto. Faceva uno strano effetto vederlo così serio.

“Io si, grazie! Luca ne vuoi uno anche tu?”

“No, grazie lo stesso!”

Gabriele annuì, senza avere il coraggio di replicare. E si diresse verso il bar dell’ ospedale.

 

 

  
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