SF
vuol dire Senza Fine
Sei
bella così come sei,
senza
difetti non ti amerei...
Sei bella ma non lo sai,
quindi
ti prego non cambiare
mai...
Sei bella così come sei,
esattamente come vorrei...
Sei bella ma non lo sai...
Così come sei- Brusco
Mi
aggiro nervosa tra le quinte del teatro.
Siamo
a Dallas, è il 2 gennaio 2011, per chi non avesse un calendario
sottomano.
Questa sera Nick Jonas, alias
cantante\compositore\batterista\chitarrista dei
Jonas Brothers, alias mio migliore amico, alias (ancora non riesco a
dirlo) mio
ragazzo da circa due giorni, debutterà con la sua band, i The
Administration,
in un Side Project parallelo ai Jonas Brothers.
Di
tutto quello che vi ho detto fin’ora, ho capito solo che oggi sarà
l’ultimo
giorno che vedrò Nick dal vivo, prima del 3 Febbraio.
Perchè?
Ma ovviamente perchè deve portare in giro per l’America il suo nuovo CD
da
solista! E naturalmente non posso andare con lui perchè ho ancora un
anno di
High School davanti. E visto che lui si è diplomato, non posso studiare
con il
suo tutore, ne con quello di Frankie, che non ha le “competenze adatte”.
Risultato:
Io me ne resto qui a Dallas e lui zompetta su un palco davanti a
due-tremila
ragazzine sbavanti a sera.
Scorgo
la chioma di Nick all’orizzonte e mi avvicino a lui, ma resto in
disparte
quando vedo che sta parlando con una ragazza mora e bassina, molto
magra ma con
un seno esagerato, messo in evidenza dalla scollatura profonda
-Oh, e poi questa cravatta si intona
perfettamente con i tuoi occhi...- cinguetta la tipa,
annodando al collo del
MIO ragazzo una cravatta di seta marrone scuro (Il marrone si intona
col
marrone?!? ....E grazie al cavolo non ce lo metti??)
-Grazie Melanie- sorride Nick, sistemando
il nodo
-Tesoro, hai un minuto?- mi avvicino con
passo svelto, fulminando “Melanie” con lo sguardo
-Per te? Sempre! Mel, ci lasci soli?- la
ragazza si allontana sculettando, non prima di aver lanciato uno
sguardo
languido a Nick e uno di odio puro a me. Lui la guarda allontanarsi per
una
frazione di secondo, poi si volta verso di me, e lo sguardo di fuoco
che gli
rivolgo fa sciogliere il suo sorrisetto compiaciuto
-Chi era quella?- chiedo fredda
-Ma nessuno piccola, solo Melanie, una delle
sarte-
-Melanie...- ripeto con un certo disgusto
–chi l’ha assunta?- chiedo
Ci
pensa un attimo prima di rispondere –Ehm...io-
-Bene. È licenziata.- sentenzio
-Perchè?- chiede stupito
-È del segno zodiacale sbagliato-
-Quale segno
zodiacale??-
-Quello della zoccola.-
Nick
implode in una risata -Gelosa?-
ghigna poi
-Possessiva.- lo correggo –Quel
che è mio non si tocca. E tu sei
mio.-
-Preferivo gelosa- ridacchia
abbracciandomi
-Quello lo sarò da stasera per un mese circa,
quando sarai su un palco a dare spettacolo per qualche migliaio di
ragazzine
assatanate-
-E senza i miei fratelli a distogliere i due
terzi dell’attenzione da me- mi stuzzica. Faccio per
allontanarlo, ma
prevede la mia mossa e mi abbraccia più stretto
-Fanculizzati Jonas-
-Ma certo che sei la cosa più importante che
ho!!-
-Lasciami-
-Anch’io ti adoro-
-Vuoi uno schiaffo?-
-Ovvio che mi mancherai, c’è da chiederlo?-
Pianto
i miei occhi nei suoi, particolarmente allegri
-Siamo di buon umore oggi eh? Cos’è, la
giusta cravatta ti risolve la vita?- chiedo acida
-Mi spieghi cos’hai contro i miei
assistenti!?!- esclama sciogliendo l’abbraccio e togliendosi
la cravatta
che ancora porta al collo
-Cucciolo, io contro I tuoi
assistenti non ho niente.- lo
correggo dolcemente-Sono LE tue assistenti tettone e oche che mi
mandano fuori dai gangheri!!!- concludo acida. Nick sbuffa
sonoramente
facendo traballare il ricciolo che gli ricade sulla fronte, poi alza la
mano
sinistra davanti alla mia faccia, facendo brillare l’anello che porta
all’anulare.
-Punto primo: Nessuna può fare l’oca con te a
priori, non mi importa della tua “disponibilità”.- sbuffa di
nuovo -Punto secondo: Smettila di sbuffare,
sembri
la teiera di mia zia. E terzo: Sono due giorni che stiamo insieme e ho
già
pensato più di un paio di volte di usarlo come fermacarte,
quell’anello. Si può
fare?-
-Temo di no- ridacchia. Stavolta tocca a
me a sbuffare.
Spazio autrice
Salve
a tutte!! Si, lo so che sono in ritardo di un mese e venti giorni
precisi, MA non avete la più pallida idea di quanto abbia
faticato per trovare un diamine
di titolo a questa storia che, come avrete letto nella presentazione, è
il
seguito della mia ultima long Sorry,
quindi mi autogiustifico.
Visto
che mi ero stufata
di non pubblicare, visto che magari leggendo qualche vostro
commentuccio mi
passa il blocco che mi ha assalito dopo la stesura del quinto capitolo
di
questa fic e soprattutto visto che questo cavolo di titolo non c’è
ancora, ho
deciso di sperimentare la prima Fiction interattiva!!
Ok,
vi spiego:
Ho
pubblicato questo capitolo chiamando la storia “Senza Titolo”, ed ho
deciso di
chiedere il VOSTRO aiuto per trovare uno adatto. Man mano che la storia
andrà
avanti, voi ragazze proporrete dei titoli (e anch’io ne proporrò a voi,
mica
sto qui a girarmi i pollici!!) e poi ne sceglieremo uno a sondaggio. Vi
piace
come idea?? *sorriso ebete a 42 denti*
Intanto,
abbiamo già due idee:
Un colpo
all’anima,
di Pia
Per tutte
le volte che,
di Donatella
Vi
piacciono questi? Ne avete in mente altri? Non ve ne frega niente?
Commentate con le vostre idee, ogni suggerimento è ben accetto *altro sorriso ebete*
P.S. Non deve essere per forza un canzone =)
Fiction
interattiva, da un’idea associata di Chiara&Margherita