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Autore: shining leviathan    22/06/2010    5 recensioni
Zack e Aeris sono felicemente sposati. Ma il loro matrimonio, per un motivo o per l'altro, non funziona come dovrebbe.
Tifa è frustrata dalla freddezza di Cloud, spesso assente e rigido, incapace di donarle l'amore che la ragazza vorrebbe.
Cloud dal canto suo non sa scegliere, condizionato da una misteriosa ragazza che fa di tutto per rovinare la relazione tra i due.
Questo porterà Zack e Tifa ad avvicinarsi pericolosamente l'uno all'altro, un gioco di resistenza che entrambi sanno di non poter vincere. Sarà vero amore o una trama del destino?
Tra colpi di scena, e ritorni inaspettati i protagonisti di questa storia metteranno in discussione se stessi e i loro sentimenti, scoprendo che niente è come sembra, che nessun segreto è destinato a durare.
(Zack x Tifa)(Aeris x Tseng)(Cloud x Sorpresa)
Genere: Erotico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aeris Gainsborough, Cloud Strife, Tifa Lockheart, Tseng, Zack Fair
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ho bisogno di un’altra storia
Qualcosa che si toglie dal mio petto
La mia vita diventa un po’ noiosa
Ho bisogno di qualcosa da confessare Finché tutte le mie maniche saranno macchiate di rosso
Da tutta le verità che ho detto
L’ho passato onestamente, lo giuro
Anche se mi hai visto ammiccare, no
Sono stato sul punto di farlo, perciò

Dimmi cosa vuoi sentire

Secret One Republic

 

 

 

 

 

Cloud aspettava seduto sul seggiolino della sua moto, con le braccia abbandonate sulle cosce e un piede a terra  per mantenere l’equilibrio dell’enorme Fenrir.

Fissò l’edificio bianco punteggiato da ampie finestre. Le luminarie al neon che facevano capolino dalle tendine rigorosamente candide, illuminavano l’interno delle stanza con una luce vibrante e fastidiosa.

Da quanto ricordava, aveva sempre odiato gli ospedali. Ma tra una storia e l’altra ci era finito molto spesso negli ultimi due anni. Contando la permanenza come cavia di Hojo.

Scosse la testa. I suoi capelli vennero smossi dallo spostamento d’aria di un’ambulanza che si fermò lì vicino. Ne discesero due uomini che scaricarono in tutta fretta la barella.

Cloud osservò la scena con un vago senso di malessere, mentre la ragazza ferita veniva portata dentro.

Nonostante tutto, c’era sempre qualcuno nei guai, qualcuno che stava male.

Si sorprese a pensare quante famiglie fossero riunite al capezzale di un malato, quante speranze e lacrime. Quanta paura.

Fece scorrere gli occhi  dove pensava avrebbe trovato la finestra della camera di Zack, ma si arrese poco dopo. Impossibilitato dalla sequenza di vetri rettangolari tutti assolutamente identici.

Sospirò. Ma quanto ci stava mettendo Tifa?

Possibile che tutte le volte dovesse aspettarla per mezz’ora con un piede a terra e l’altro sulla moto? Di questo passo gli sarebbero venuti i crampi alle gambe.

Si passò una mano sul viso, trattenendosi dallo sbuffare. Le prime stelle si accesero poco oltre la linea dell’orizzonte, sospese tra il blu del cielo e l’ultimo residuo di giorno che se ne moriva dietro la brulla landa al di fuori di Edge.

Una vibrazione lieve nella tasca lo scosse, riportandolo alla realtà. Afferrò il cellulare e il formicolio si propagò fino al polso, accompagnato da una musichetta metallica ma gradevole.

Diede un’occhiata di sbieco allo schermo, senza rispondere alla chiamata. La combinazione di cifre che si accavallavano sullo sfondo blu non era in memoria, tuttavia la conosceva molto bene. Agrottò le sopracciglia, fissando il cellulare finchè questo non smise di protestare, tornando muto e inanimato.

Cloud continuava a studiare il numero coi suoi occhi zaffiro, tinti di un’irritazione che li faceva sembrare più scuri. Era bastata quella chiamata a farlo innervosire.

Come aveva avuto il suo numero? Non ricordava di averglielo dato.

O sì?

Soffio l’aria fuori dai denti, in un sibilo basso, e rispose il cellulare nei pantaloni.

Tornò alla posizione precedente, rilassando la schiena e facendo picchiettare le dita sulla sua gamba, cercando di ignorare quella sensazione di panico che gli attanagliava la gola.

Non poteva continuare così.

Schioccò la lingua, stufo dell’attesa resa più snervante dalla preoccupazione che potesse essere successo qualcosa, e si impose di calmarsi. Ma quel sottile brivido non se ne andava, rimaneva ad indugiare nelle corde più profonde del suo animo.

Sospirò nuovamente, fissandosi le mani coperte dai guanti neri.

“ Che le sia successo qualcosa?” alzò la testa al cielo cobalto.

“ Chinta?”

Si morse l’interno della guancia.

“ Devo andare a controllare”

“ Cloud, eccomi. Scusa il ritardo”

Tifa arrivò quasi correndo, con le gote colorate di rosso. Si fermò a fianco della moto, piegandosi sulle ginocchia per recuperare fiato.

“ Ho dovuto correre” disse spostandosi i capelli dietro l’orecchio e sospirando “ Altrimenti mi avrebbero chiuso dentro!” ridacchiò ma Cloud non l’ascoltava, perso nei suoi pensieri.

Tifa se ne accorse, e il suo sorriso si trasformò in preoccupazione. Gli posò una mano sulla spalla, allungandosi verso di lui per vederne il viso e l’ex Soldier voltò il capo.

“ Cloud? Va tutto bene?” gli chiese accarezzandogli un braccio e il ragazzo si scostò, afferrando il manubrio della moto.

“ Mi hanno chiamato a Kalm per un lavoretto” disse atono “ Parto adesso”

“ Adesso?!” Tifa poggiò le mani sui fianchi, per non mostrarsi ferita della sua ritrosia “ Non puoi andare domani? Le strade sono pericolose di sera”

Cloud scosse la testa.

“È urgente” disse con una voce che somigliava più ad un monito per se stesso che per la ragazza, e Tifa inclinò il capo.

“ Urgente? Quanto urgente?”

“ Ci vediamo domani” e con una sgommata partì, scomparendo con un rombo per le strade buie di Edge City.

La mora rimase interdetta, bloccata in una sorpresa piuttosto perplessa. Dischiuse un po’ le labbra, aprendole, poi, in un’esclamazione indignata.

“ Maledetto stronzo!” imprecò pestando un piede a terra e cominciò ad avviarsi da sola verso il Seventh Heaven, coi pugni stretti e il passo pesante. La gente la fissava stranita mentre ringhiava degli improperi contro il suo fidanzato.

“ Stronzo, stronzissimo, piantagrane!! Un lavoretto, eh? Un lavoretto glielo farei io, ma alla testa!! “Tifa, amore, mi hanno chiamato per un lavoretto. Ora vado, ma prima, INNANZITUTTO, ti do un passaggio fino a casa. Non sia mai che io ti pianti con sette isolati da fare a piedi no,no”” borbottò immaginandosi una situazione un po’ diversa con un fidanzato un po’ più normale. Scosse la testa, come una vipera arrabbiata.

“ Se pensa di dormire ancora insieme a me si sbaglia di grosso! Lo spedisco sul pavimento del salotto, altrochè!”

Ma queste minacce non sarebbe mai riuscita a metterle in atto. Sapeva bene quali erano le sue debolezze.

Improvvisamente più mesta, abbassò lo sguardo e procedette verso il Seventh Heaven con calma.

 

 

 

Aeris accarezzò la fronte sudata del marito, e poggiò con affetto una pezza bagnata sulla pelle. Sorrise quando questo mugugnò nel sonno, e si voltò per andare alla finestra. Vide Tifa uscire dalla struttura e seguì la sua chioma finchè non ebbe raggiunto la moto del biondo. Indietreggiò, portando una mano al laccetto che aveva legato al collo. Si attorcigliò un’estremità sull’indice, dando fugaci occhiate alla figura  stesa sul letto.

Sospirò.

Non aveva per niente sonno, e l’idea di passare un’altra notte sulla scomoda sedia a sdraio che le aveva dato l’infermiera non l’allettava per niente. L’orribile fantasia di rombi rossi e gialli le dava un senso di ordine troppo pedante per definirlo grazioso. E in più la parte sinistra dello schienale si era sfondata, e aveva ancora mal di schiena a forza di stare raggomitolata solo da un lato.

“ Andrò a prendermi un te” pensò dirigendosi verso la porta.

Si fermò un attimo, rivolgendo i suoi occhi verdi al ragazzo che si lamentava rumorosamente ogni volta che si voltava su un fianco, gemendo per le fitte che gli procurava la ferita. Aeris portò un dito alle labbra, poggiandolo delicatamente su di esse. Certo, Zack non poteva vederla ma ogni volta che faceva così, i sonni di suo marito diventavano più tranquilli.

“ Non fare troppo baccano” sussurrò dolcemente, e Zack  parve calmarsi sistemandosi meglio sul materasso.  La penombra filtrata dalla luce accecante del corridoio lo fece somigliare tanto ad un bambino spaesato e l’Antica sorrise intenerita.

“ Torno subito”

Aprì la porta e se la richiuse subito alle spalle, per evitare di abbagliarlo, e si voltò.

La lunga treccia frustò l’aria intorno a lei, e poco ci mancò che colpisse il petto di una persona che conosceva troppo bene. Aeris alzò gli occhi, spalancando la bocca quando riconobbe l’uomo davanti a lei.

“ T-Tseng?”

Tseng annuì, con l’ombra di un sorriso a piegargli le labbra.

Era esattamente come se lo ricordava: capelli fluenti nero notte, fronte ampia, pelle chiara e quell’immancabile divisa blu che lo contraddistingueva come Turk. Lo stesso Turk che l’aveva sostenuta da quand’era bambina.

Una felicità esitante apparve sul volto di Aeris.

Aprì la bocca per dire qualcosa ma la richiuse subito. Non sapeva proprio cosa dirgli.

Dove sei stato? Banale oltre che stupido.

Mi sei mancato? No, pensò arrossendo un poco. Anche se sì, le era mancato, non voleva che fraintendesse le sue parole.

Tseng la fissava, assumendo un cipiglio piuttosto divertito dall’indecisione che leggeva negli occhi della fioraia e lei si morse un labbro, per non ridere di nervosismo.

Alla fine decise.

Allungò dapprima un braccio, poi anche l’altro e la pelle lattea venne sfiorata dalle dita di Tseng. In una muta richiesta di fare in fretta prima che le circondasse la vita e l’attirasse a se.

Aeris si ritrovò premuta contro il suo petto, e strinse le spalle del Turk con forza, aspirando l’odore di cardamomo della sua camicia. Tseng teneva il viso premuto sui capelli di Aeris, godendosi ancora una volta tutta la sua dolcezza.

“ Mi sei mancata” “ Mi sei mancato” nessuno dei due lo disse, ma il loro abbraccio fu una dimostrazione più che sufficiente. Sufficiente anche da far sorgere delle domande a Miss Isabel, l’infermiera, che vedendola abbracciata a quell’uomo che non era suo marito scosse la testa riccioluta, ciabattando verso l’ascensore col suo tipico passo da elefantessa.

“ Ma tu guarda te” borbottò massaggiandosi la fronte “ E io che pensavo che la signorina Gainsbourough fosse una brava figliola. Invece deve far  venire i suoi morosi  anche nell’ospedale a due passi dal marito? Bof”

Quello sarebbe stato il nuovo pettegolezzo per sopportare la notte insieme a quella comari di Sanjana.

 

 

 

 

 

 

 

Venia! Lo so che è corto ma proprio qui volevo arrivare! Molto probabilmente i miei aggiornamenti saranno un pochino più lenti (vabbè che lo sono già) per cui in questi mesi estivi dovrete portare un po’ di pazienza. Bene ecco le nuove domande:

 

-Chi è Chinta? Perché Cloud sembra tenerci molto? È forse per questo che il suo rapporto con Tifa non decolla?

- Tseng è tornato. Cosa farà Aeris?

 

 

 

 

Lady_Loire

 

Whoa! Che Beatifull! Ma mi sa che non rimarrai delusa dai colpi di scena, perché ho intenzione di metterne un bel po’, giusto per non far cadere la storia nel banale del tipo: ma sì Zack starà con Tifa e Cloud con Aeris. Eh, no! Non sarà così ! meno male che ti è piaciuto l’altro, questo è un po’ corto, mi dispiace. Spero che sia di tuo gradimento.

 

 

 

Tifa_Heart

 

Sì, tipico di Zack fare dell’ironia in momenti difficili. E Tifa, bhè non ha tutti i torti, ma si doverà ricredere. Grazie, un bacio!!

 

 

Fflover89

 

*_* io e te ci capiamo, che bello! Anche questo è un po’ di transito, però ci tenevo ad arrivarci. Nuove domande, e Cloud sì dovrà fare una scelta e in fretta!! Grazie del tuo sostegno, lo apprezzo molto!! Ah e grazie per il commento all’altra fic, lieta che ti sia piaciuta ^_^ e per l’imprecazione….. usala pure, non c’è problema!!

 

 

The one winged angel

 

 

 

Hello! Grazie per il commento sia a questa che per la Zack x Cissnei!! Sono un po’ lenta lo so, ma non l’abbandonerò mai!! Zackettino alla fine se le è cavata, ma a fare il figo così finirà ammazzato un giorno o l’altro (guarda la fine di Crisis Core e ricorda: NUOOOOOO!!) vabbè basta cavolate, spero di averti soddisfatta il tuo parere mi fa sempre molto piacere, cava (inteso come cara XD)

Ciao, un bacio!!

 

 

Shadow madness

 

Un nuovo arrivo! Sono davvero felice che la fic ti piaccia e grazie per averla messa nei preferiti. In effetti quando ho letto il tuo commento sono rimasta più o meno così  O-o “ sicura che ha letto la mia fic e non l’ha scambiata per un’altra?” no, a parte gli scherzi sono davvero contenta che ti interessi e poi ti ho convinto su Zack e Tifa??? Evvai, ^_^ una nuova adepta di una delle mie coppia preferite! Ci vorrà ancora un po’ prima che scoppi qualcosa, non voglio mettere fretta a niente, o non sarebbe credibile.

Per Aeris: sì ma è voluto, nel senso che in alcune situazioni( che possono essere di disagio e non) il carattere di una persona cambia radicalmente: nel senso che nella vita normale è la solita Aeris, mentre nel talamo si trova in una situazione che sente di non poter gestire, anche perché Zack la vede differentemente da lei, perciò si trova male.

Bho, la penso così. Grazie mille del commento e scusa per la lunghezza ridotta, ma è un capitolo molto importante!

 

 

Ciaooooooo!!! A presto (sin spera)

  
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