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Autore: chaska    22/06/2010    2 recensioni
Piccola one-shot leggermente shonen-ai tra Altair e Malik scritta a tempo perso. Credo che possa essere situata durante la prima missione a Gerusalemme di Assassin's Creed...non ne sono sicura xD Ho inoltre messo l'avvertenza OOC perchè non credo di aver reso bene i personaggi.
"Si, tu che non ti accorgi nemmeno della dolcezza che permea Gerusalemme in questa notte, adesso stai lentamente cadendo sempre più in fondo nella tua prigione di sofferenza, quasi follia."
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altaïr Ibn-La Ahad , Malik Al-Sayf
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questa è una notte come poche. Una notte per essere ammirata e goduta fino in fondo.
E la dimora di Gerusalemme sembra essere costruita proprio per questo fine, difatti, in qualunque stanza tu possa trovarti, ci sarà sempre una finestra, un'intelaiatura, una minima fessura dove poter osservare il cielo.
Si, il cielo, tinto di un nero intenso stanotte, disturbato da candide stelle che ne fanno da contorno. Ma la presenza che regna assoluta è sicuramente la luna , semplice falce argentata che si staglia nell'immensità del firmamento, nitida e dolce.
Eh si, il cielo si può definire sereno, anche se si può scorgere qualche nuvola, che non copre nulla, ma che sono così trasparenti, da donare quel tocco di fiabesca opacità alla luce che avvolge Gerusalemme questa notte.
E poi, come una piccola firma da parte del creatore di questa meraviglia passeggera, v'è la fredda brezza che scuote leggermente le verdi chiome degli alberi, e che porta odori di terre lontane quanto fantastiche, che si trovano aldilà del deserto.
Questa è una notte per i sognatori, che si affacciano dalle finestre ed improvvisamente si trovano in quelle terre là da dove proviene il vento, solo socchiudendo gli occhi.
Questa è una notte per tutti, per coloro che l'ammirano nostalgici o risoluti nei loro pensieri, o per chi, semplicemente, riposa fra le braccia di Morfeo col sorriso sulle labbra, spettatore inconsapevole di questo genuino spettacolo naturale.
E forse tutto questo da l'impressione d'essere un grande quadro, o meglio, d'essere una grande opera musicale, dove tutti suonano insieme una dolce melodia.
Eppure, se s'aguzza l'orecchio, si può sentire che uno strumento non segue il passo degli altri! Sembra che stia eseguendo una propria melodia, carica di tristezza e di dolore, e sembra che tutto il resto degli strumenti stiano solamente facendo da contorno alla tua, di melodia, alla tua di storia. No, Malik?
Si, tu che non ti accorgi nemmeno della dolcezza che permea Gerusalemme in questa notte, adesso stai lentamente cadendo sempre più in fondo nella tua prigione di sofferenza, quasi follia.
Tu che stai ritto in piedi nella ormai tua dimora, con lo sguardo fisso, una piuma che esce a malapena dalla cinta, e la tua unica mano stretta convulsamente nell'elsa della spada, che sembra fatta di ghiaccio di quanto risplende alla luce lunare e di quanto è fredda al tocco.
Tu che osservi la fonte di tutti i tuoi mali, delle tue pene, delle tue sofferenze, che osservi con le sopracciglie aggrottate il tuo fratello Altair.
Fratello...rideresti di questa parola, se lui non fosse sdraiato davanti a te dormiente.
Perchè fra poche ore lui si sveglierà per andare a compiere il suo dovere per la setta, per riconquistare la fiducia di tutti quegli sciocchi di Masyaf.
Quindi adesso è ai tuoi piedi, con la spada abbandonata su un cuscino dietro la sua schiena, con i pugnali posati sul bancone, e con la lama che solitamente cela nel guanto, posata accanto ai pugnali. E se ne sta lì, con un'espressione neutra ed il respiro calmo.
Si, si l'unica parola adatta a descriverlo in questo momento è indifeso.
E tu, Malik, quante volte avresti voluto trovarti in questa situazione? Lui adesso è alla tua completa mercé, puoi fargli ciò che vuoi, tutto di lui adesso è nelle tue mani.
In questo momento potresti umiliarlo nel peggiore dei modi, in qualunque manieri tu possa desiderare, ma l'unica cosa che tu vuoi è la vendetta.
Vendetta per colui che ti ha portato via tutto ciò che avevi di importante nella tua vita. Vendetta per colui che ha scavato un vuoto che non potrai mai ricolmare se non con le lacrime, e no, non mi sto riferendo al tuo braccio.
Vendetta per colui che ha tolto la vita alla persona che più cara avevi, e che adesso dorme tranquillamente ai tuoi piedi, sognando un felice e grande ritorno a Masyaf da vincitore, dove riacquisterà tutto ciò che lui ha perduto.
E forse è questo che ti fa più rabbia, lui non ha perduto un braccio, non ha perduto un fratello, non ha perduto per sempre il senso della sua vita. Al contrario di te.
E mentre lo osservi le tue sopracciglia si aggrottano ancora di più, mentre la mano si stringe ancora di più all'elsa.
Perchè tu lo odi, e questo lo sai, Malik. Lo odi dal giorno di quella missione nefasta, in cui vi ha abbandonati e che per sua fortuna si è salvato.
Odi tutto di lui, dalla punta dei suoi capelli fino all'ultima delle sue dita. Odi il suo sguardo profondo come un pozzo di nera pece, e arrogante come un falco. Odi il suo sorriso, che sembra volerti dimostrare il distacco fra lui e il resto del mondo. Odi la sua abilità che non sei mai riuscito ad eguagliare. Odi ciò che la gente pensa di lui, che gli offre una seconda, terza, quarta possibilità, anche quando è ovvio che non se la merita.
Ma la cosa che più odi di lui è sicuramente una: sono quello sguardo, quelle parole, quell'atteggiamento di falsa pietà che adesso ti dimostra in ogni occasione.
Vorresti gridargli che non ne hai bisogno, che vuoi solo vedere scorrere il suo sangue fra le tue dita, vuoi la tua agognata vendetta, anche se sai che questo non ti riporterà indetro nè il tuo braccio, nè tuo fratello.
E questa è l'occasione perfetta.
Eppure...eppure adesso le tue sopracciglia si rilassano, sul tuo volto si segna un amaro sorriso e infine una lacrima solitaria riga il tuo volto.
C'è qualcosa che impedisce tutto ciò, vero? Ed è la cosa che ti tormenta da ormai troppe notti, e che non ti lascia chiudere occhio.
Dimmi Malik, perchè lo ami?
E a questa domanda, rimani silenzioso con ancora quel triste sorriso, per poi andartene lontano da lì.
E solo quando sei ormai andato, il falco che in questa notte non ha dormito nemmeno un momento, può aprire i suoi tristi occhi, in questa fiabesca ma fredda notte di Gerusalemme.









Ed eccomi qui, a scrivere un'altra one-shot!!!
Bien, spero di non avervi shockati con questa piccola "cosa", perchè davvero, non so come chiamarla. è qualcosa di completamente nuovo per me, a partire dal modo in cui l'ho raccontata, fino al fatto che è una yaoi, sempre che si sia capito...
Beh, è doveroso per me dire che ben due cose mi hanno ispirata. La prima è quest'immagine, che ha scatenato tutto di soubleleaf.
La seconda è la canzone dei Three Days Grace
"I Hate Everything About You", che è magnifica, ascoltatela mi raccomando!!
Beh, che dire,non vi costringe nessuno a leggere questa piccola cosa che non mi è venuta neanche bene, ma io almeno mi sono divertita ad immaginare tutto e poi scriverlo, cosa che non mi capitava da tempo xD.
Oook, adesso vi saluto! Ciau da Giada!! :3

p.s. ringrazio infinitamente la mia God lavi_the_Bookman per l'aiuto! <3
   
 
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