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Autore: Minina    22/06/2010    2 recensioni
[MIKA] Il giovane cantante libanese si trova a trascorrere una vacanza nelle isole Canarie, ospite di un'anziana e simpatica coppia amica del manager e insieme all'inseparabile amica batterista Charisse. Ciò che non si aspetta è che il più che inaspettato ritorno della nipote della coppia lo porterà a cambiare la sua vita iniziando da una semplice amicizia, e trasformandosi in una romantica, ma divertente stroia d'amore.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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abbraccio

 

Era passato un giorno da quella cruciale notte e i cuori di Michael e June straripavano di felicità e -possiamo dire finalmente- d'amore.

Charisse era riuscita a persuadere i signori Delgado e Ed, senza far venir loro in mentre strane ipotesi, lasciando così che i due potessero riposare un po' insieme, po' che stava a significare si e no l'intero pomeriggio.

Ora la tensione era completamente svanita, come spazzata via da un ondata di vento fresco, lasciando spazio ad un tepore accogliente, dal quale Mika e June si fecero amabilmente coccolare; entrambi non volevano ancora che quello in cui erano complici venisse allo scoperto così prestavano ben attenzione al circondato, ma senza sopprimere troppo quella voglia l'uno dell'altra che navigava impetuosamente dentro di loro.

Le mani si stringevano e si accarezzavano, le loro labbra si incontravano, i loro cuori e le loro anime si avvicinavano sempre di più.

 

Il lunedì mattina era ormai giunto e come ogni giorno feriale June si era recata, ma a malincuore, nel bar dove lavorava in riva alla mare, lasciando a casa uno sconsolato Uomo che, a braccia conserte, se ne stava appoggiato ad un albero nell'ampio giardino come un bambino di sei anni al quale hanno sottratto il giocattolo preferito.

 

fattene una ragione ragazzo mio, deve lavorare!” gli disse Charisse, apparendo dal nulla e facendo sobbalzare il pover’uomo sul posto, colto dallo spavento.

si, questo lo so...ma sai come sono fatto io”

si, e a dirla tutto ce ne ho impiegato di tempo e di sanità mentale per farlo!”

Michael la guardò confuso, storcendo le labbra e socchiudendo gli occhi. “sono complicato?”

chi tu?! Mph...figurati!”

era ironico vero?” domandò l'uomo, sicuro.

si, direi proprio di si” concluse Charisse sorridendogli divertita dall'espressione che lui aveva assunto.

 

Rimasero per qualche istante entrambi in silenzio, osservando il cielo che -azzurro azzurro- non presentava nemmeno una minuscola nuvola, nemmeno l'ombra, mentre il calore della giornata si stava appena facendo sentire.

 

ah, a proposito...” riprese a parlare la mora, colta da un flash “ha chiamato Mickey”

e cosa voleva?” domandò Mika senza distogliere lo sguardo dal cielo, incuriosito però dal motivo della telefonata.

non ne ho idea, voleva parlare con Ed” rispose.

con Ed?!” le chiese “perché con lui?”

Mika era confuso.

ti ho detto che non lo so” gli ripeté Charisse. “ma anche tu hai una strana sensazione?”

si..non molto piacevole vero?”

 

Entrambi avvertivano un qualche strano presagio, e per il musicista questo era un qualcosa di cui aveva quasi timore; bha...si ripeteva in mente chissà perché ho questa strana sensazione, è solo una telefonata!

Rimasero tutti e due ancora qualche minuto fori finché, dalla finestra che dava al giardino, non spuntò fuori proprio Ed che li chiamava a gran voce; entrati in villa il manager porse il telefono che teneva in mano alla ragazza, che un po' stranita pronunciò un tremolante “pronto?”. Dall'altro capo, inizialmente, non avvertì nessun suono finché una voce maschile, che conosceva assai bene, la salutò energicamente.

 

“Martin!” gridò -quasi- la mora sfoggiando un allegro sorriso. “che bello sentirti!”

Martin?...ma che diavolo succede?”

 

Si, si poteva assolutamente dire che il signor Michael Panniman non ci stava più capendo nulla di nulla; prima aveva chiamato Mickey, poi Martin...ma che frulla nella testa a quelli la? Si domandava cercando di capire per quale motivo si erano fatti sentire, per di più attraverso Ed.

 

certo, dimmi tutto Martin”

 

le successive parole pronunciate dalla batterista non furono altro che un susseguirsi di “mh,mh...ah,ah...certo...davvero?!” che resero il tentativo di Mika di capirci qualcosa pressoché impossibile, così che -con un gesto di mano- fece cenno a Charisse di spiegargli un minimo di cose, almeno per farlo orientare; invano, perché la risposta gestuale della ragazza fu un tranquillissimo indice sulle labbra, cioè... “stai zitto che sono al telefono”.

Mika roteò gli occhi al cielo rimanendo a braccia conserte davanti alla ragazza che non lo degnava di uno sguardo e che continuava ad esprimersi a monosillabi.

Finché...

 

ma dai, sul serio? Che bello, sono contentissima! E quando arrivereste?”

“a-arrivereste?!” le domandò a gran voce Mika sbarrando gli occhi e avvicinandosi alla ragazza che, sempre tranquillamente, le fece nuovamente cenno di starsene zitto.

“perfetto, non vedo l'ora...ma ci verrete proprio tutti?” continuava a domandare euforica la batterista. “evviva! Bhe, allora vi aspetteremo ansiosi...si, ok..ciao e salutaci tanto anche gli altri!”

 

Charisse chiuse la telefonata continuando a sfoggiare un raggiante sorriso, poi si voltò verso di Mika che, con espressione crucciata, la stava osservando.

 

“che c'è?” domandò

“saresti così gentile di spiegarmi che succede?” chiese sarcastico il musicista sciogliendo le braccia in petto.

“ah, si..giusto! Verranno tutti qui per un pochettino di vacanza”

“tutti?” domandò nuovamente.

“si...Martin, Michey, David, non è una notizia bellissima? Arriveranno tra due giorni!”

 

Charisse era davvero al settimo cielo, contentissima che i suoi amici e colleghi li raggiungessero in quella gigantesca villa con loro; di Michael non si poteva dire certo lo stesso.

Era felice che i suoi amici li raggiungessero, molto felice, ma una parte di lui era un po' preoccupato per June, ora che finalmente erano riusciti a dichiararsi avevano bisogno di tempo solo per loro due, e quella banda scatenata che erano i sui amici non sarebbe stata certo d'aiuto.

Già con me da solo c'è da mettersi le mani nei capelli. Si diceva tra se e se. Dovrò dir loro di noi? Si, penso di si..no, forse no...ma si dai...no! Ok, tirerò una monetina e risolverò il problema.

Ma tempo per noi ne avremo adesso che arrivano anche gli altri pazzoidi?! E per di più lei deve anche lavorare. Che mi stia fasciando la testa prima di cadere? Si, forse è così.

ok...non pensavo di arrivare a ciò, ma a quel po' di sanità mentale che mi è rimasta ci tengo.

Chiediamo a Charisse.

 

(credo che molti di voi ora siano confusi da questo monologo, ma del resto è Mika ad averlo pensato no?)

 

Mika prese un respiro profondo da dietro lo stipite della porta del grande salotto per poi entrarci sicuro, avvicinandosi alla figura di Charisse seduta di spalle su una poltrona al centro della stanza.

 

“Hem..Charisse” si fece sentire Mika.

 

Charisse inizialmente non rispose, ma poi fece girare la poltrona portandosi a squadrare Mika, come in un perfetto film dove a mancare c'era solo il gatto dal lungo pelo bianco.

 

“Dimmi pure” gli disse la mora facendogli segno di sedersi davanti a lui.

 

Mika, titubante e pentitosi della decisione avuta, seguì il suggerimento e si sedette davanti alla mora che, avvicinando i vari polpastrelli -come Mongomery Burns- si fece avanti con il corpo.

 

“coraggio, parla” lo spronò Charisse con un tono non proprio rassicurante.

“ok...” si fece coraggio il pover’uomo “secondo te, ora che arriveranno gli altri, come dovrei comportarmi con June?”

 

Charisse lo guardò attentamente negli occhi. “sii te stesso” disse tranquillamente andando a poggiare la schiena allo schienale.

“cosa?” domandò confuso il ragazzo.

“sii te stesso. Amala. L'arrivo dei nostri amici non dev'essere un impedimento, dev'essere un divertimento! Farai conoscere June agli altri e ti comporterai come sempre; lei è una ragazza simpatica, ci metterà pochissimo a fare amicizia, andrà tuuuuutto bene, tu e June avrete i vostri momenti e starai anche con noi. La sto facendo complicata adesso la storia vero? Tu sii solo te stesso e amala, punto.”

“Sai, hai ragione, ma perché non ci ho pensato prima?!” si chiese da solo dandosi uno schiaffo in testa.

“perché è mattina Michael e sei ancora pienamente addormentato!” gli disse Charisse sorreggendosi la testa con entrambe le mani intrecciate sotto il mento.

 

Il resto della mattinata e il primo pomeriggio passarono tranquilli, l'afa stava aumentando ma il verde giardino riusciva a donare un po' di fresco.

Mika se ne stava a leggere un fumetto trovato, sotto le fronde dell'albero che portava il copertone appeso ad una corda; il cielo era ancora totalmente azzurro e privo di nuvole e non soffiava un alito di vento, oltre all'erba fresca a donargli sollievo era quel po' di bevanda ghiacciata che era rimasta nel bicchiere adagiato di fianco a lui, con tanto di cannuccia verde e ombrellino arancione.

Era tutto piuttosto calmo; Charisse era scesa in paese con Maria mentre Ed e Josè erano andati chissà dove, lasciando Mika completamente solo in quella grande villa, fatto che -assolutamente- non gli dava alcun fastidio, anzi!

Ma quella pace venne presto interrotta da rumore del grosso cancello aprirsi, con il susseguirsi di vari passi.

June dev'essere tornata! Pensò l'uomo, abbandonando il fumetto e alzandosi dal suo posticino di lettura.

Si avvicinò a quei passi, sorridendo al pensiero che la sua June fosse tornata, ma si fermò di colpo quando vedette che, si, era June, ma non erano solo suoi i passi.

Con lei c'era anche Fernando e il sorriso gli si congelò in volto.

 

oh, ciao!” lo salutò il ragazzo dai capelli corvini, ripresentando quell'odioso sorriso da tazzine di caffè.

ciao...” gli rispose solamente Mika che mai aveva odiato un sorriso a tal punto. La voglia di tirargli un pungo e rompergli quell'abbagliante dentatura si fece nuovamente sentire, e nuovamente dovette reprimerla.

 

Poi osservò June.

Vide che anch'ella a stento riusciva a sopportare la presenza di quel tale al suo stesso fianco; non era affatto abbattuta, triste o amareggiata, era piuttosto arrabbiata e si poteva notare una certa acidità nei suoi occhi.

Vederla in quello stato gli dava una profonda stretta al cuore, tutta colpa di quell'odioso “essere!”.

June non guardava Mika negli occhi, schiava il suo sguardo, come se non volesse che lui la vedesse in quello stato.

 

allora?” chiese d'un tratto Fernando sollevando con un dito il volto della ragazza, così che Mika dovette stringere il pungo per frenare quella voglia di sbatterlo a terra. “verrai?” le domandò guardandola negli occhi.

 

Il respiro di June si fece più svelto, assalita dalla rabbia che continuava a crescerle guardandolo in quegli occhi scuri di cui una volta -e per molto tempo- era profondamente innamorata.

Voleva andarsene da quella situazione, voleva che lui se ne andasse; velocemente incontrò lo sguardo di Mika che, capendola, si fece avanti.

 

scusami...” disse poggiando una mano sulla spalla di Fernando. “ma dovresti andartene”

 

Fernando lo guardò di sbieco “come?” domandò, credendo di aver capito male.

ho detto che te ne devi andare”

 

il tono acido con il quale Mika pronunciava quelle parole fecero distaccare il moro dalla ragazza.

Lui guardò il musicista dritto negli occhi per qualche istante; la sicurezza che questi possedevano era un qualcosa di surreale, così che Fernando arretrò di un passo, distolse lo sguardo da quello di Mika e lo rivolse nuovamente a June.

 

spero che potrai esserci al mio matrimonio June, continuerò a chiedertelo finché non accetterai, sappilo” le disse. “io ti voglio ancora bene, tanto” concluse dandole un marcato bacio sulla guancia, prendendole il volto fra le mani, per poi scomparire dietro al cancello, finalmente.

June rimase immobile, con lo sguardo fisso nel vuoto e il respiro ancora tremendamente pesante; il calore di quelle labbra era ancora presente sulla sua pelle e non accennava a diminuire e scomparire. Istintivamente di portò la mano laddove Fernando le diede quel odioso bacio, nel tentativo di farlo svanire.

Mika le si avvicinò e le sollevò il volto con entrambe le mani, la guardò dritta negli occhi e l'abbracciò; non fece altro, sicuro che fosse quello ciò di cui June, in quel momento, aveva più bisogno.

Lentamente June portò le braccia intorno al busto dell'uomo, appoggiando il volto al suo petto, ascoltando il rilassante rumore dei battiti del suo cuore.

 

perché continua?” gli chiese June con un tono abbattuto, chiudendo gli occhi.

perché non può sopportare di aver fatto l'enorme errore di averti abbandonata e sta cercando, in qualche modo, di averti ancora con se, ma è tutto inutile...Perché ora tu sei mia”

Quelle ultime cinque parole fecero riaprire di scatto gli occhi a June, quell'ultima parola sottolineata fece perdere alla ragazza un battito, togliendole di dosso tutte quelle preoccupazioni, tutta quella rabbia, tutta quella malinconia e tutto quello sconforto. Quell'ultima parola enfatizzata la fece sentire una sensazione, come di pace -o anche meglio- una sensazione che le scaldava a tal punto il cuore da credere che il mondo si fosse fermato, che fosse completamente sparito e che fossero loro due, solo loro due il centro dell'intero universo.

dillo di nuovo”

sei mia, mia, mia...”

ad ogni mia quella sensazione tanto magnifica quanto inimmaginabile aumentava sempre più di intensità in entrambi, facendo aumentare le strette al corpo dell'altro.

non smettere mai di dirmelo, non smettere mai di dirmi che io sono tua”

continuerò a dirtelo finché il mio cuore sarà tuo...”

June alzò il volto dal petto di Michael e lo guardò dritto in quegli occhi che l'avevano ormai completamente stregata, e lui ricambiò quello sguardo terminando...

...per sempre”

Gli occhi di June a stento riuscivano a trattenere quelle calde lacrime che, prepotentemente, chiedevano d'uscire; chiuse le palpebre assecondando la loro richiesta di libertà, si alzò in punta di piedi e serrò le sue labbra su quelle dell'uomo che la teneva stretta a se, che le faceva sentire quel calore che le mancava da tanto, troppo tempo.

Lentamente entrambi aprirono un varco per la lingua dell'altro, che non persero tempo e si fecero spazio all'interno delle loro bocche dove, dopo aver seguito i lineamenti gentili di June, fecero la loro comparsa delle dolci lacrime, come per sigillare quel intreccio di amore, con l'enorme certezza che sarebbero appartenuti l'uno all'altra, accompagnati dal più grande sentimento di tutti.

Semplicemente Amore.

 

 -ANGOLO AUTRICE-

 

Ecco qua un altro capitolo!!

vi ricordate che avevo detto che ci sarebbe stato un arrivo e un ritorno? Bhe, mi sbagliavo...almeno per metà!

L'arrivo sarà nel prossimo capitolo (come credo abbiate capito) mentre il ritorno è successo già per metà qua e si trattava di Fernando.

Tuttavia Mr.tazzine da the è rimasto troppo poco sulla scena perciò lo farò ritornare muuuuuahahah XD

mi rendo conto da me che questo capitolo non è una meteora e che credevo venisse fuori MOLTO meglio, ma non è stato così, chiedo perdono!

Però prometto che il prossimo sarà SICURAMENTE meglio, datemi la possibilità di rifarmi. Grazie.

 

Grazie a tutti coloro che leggono ed a

 

cara_meLLo che l'ha messa nelle preferite, grazie davvero ;)

 

Tyari:

eh, il caro Mikuzzo è centro di migliardi di fantasie che, spesso, vengono tramutate in fan fiction ;) sono contenta che la storia ti piaccia, assie ;)

Comunque io sono Dreaming=) del forum, anche se -haimè- non sono molto presente e attiva la :P.

Infatti avevo letto nel forum una Tyari e rivedendo il tuo nick anche qua mi sono chiesta se eri, effettivamente, tu :)

Spero che il capitolo -anche se non è un granché- ti piaccia. Fammi sapere!

Biscotti.

 

 

Masquette:

io invece no, sono direttamente proporzionale al silenzio. Più silenzio c'è più io sto zitta...più casino c'è più io faccio casino XD

Aaaaaah, hai tirato fuori Willy Wonka! Io lo amo quell'uomo <3 <3 e come alpinista il mio obbiettivo futuro è di scalare Monte Fondente...e ci riuscirò! E magari mi porto dietro il carissimo Mika dato che l'imbragatura da ferrata stringe molto sul cavallo mettendo, bhe, in risalto le varie doti -e non- maschili :):) XD

Bhe...io devo ancora capire se sono stata bocciata, rimandata o promossa! Booo. Anche se ho il presentimento che mi farò l'estate DI NUOVO con tre belle materie...uff ç_ç

comunque si, sono padovana ;)

Sappimi dire com'è quest'ultimo -non poi così magnifico- capitolo!

Biscotti!!! :)

 

   
 
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