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Autore: Pheonix Red    22/06/2010    5 recensioni
Questa è Una BellaxJacob. Per la precisione la seconda che scrivo relativa a questa coppia. Spero vi piaccia *w*
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Jacob
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti ^^

Allora vorrei chiedervi se questa storia vi piace. Ora posterò i primi capitoli e, se vi appassionerà, publicherò anche gli altri. Quindi, recensite e ditemi se devo continuare! Non sono molto convinta.. Bene, ora vi lascio alla storia.

 

***

 

Light in the light - Capitolo 1, Bella.

 “Bellaaaaaaa” Era la voce stridula di mia madre,  che mi stava svegliando per riuscire a prendere l’aereo diretto a Forks, la cittadina di cui mio padre, Charlie Swan, era ispettore capo.

Aprii Gli Occhi, e La prima cosa che vidi fu il libro di Romeo e Giulietta, La mia storia d’amore preferita; Si, per quanto potessi risultare fredda e distante, ero un inguaribile romantica che sogna il vero amore. Ieri sera, come sempre, mi ero addormentata con la mia opera preferita in mano proprio  nel capitolo in cui Frate lorenzo pronuncia La famosa frase, in attesa di celebrare il rito segreto fra Romeo e Giulietta “ Queste gioie violente Hanno fini violente, muoiono nel loro trionfo, come la polvere da sparo e il fuoco, che si consumano al primo bacio.”

“Bellaaaaaaa Svegliaaa” Di nuovo quella voce, di nuovo mia madre.

“Arrivoooo” risposi, con una voce che potrebbe far invidia ad un morto. Mi Alzai, andai in bagno ed aprii il getto della doccia, l’acqua bollente era l’unico rimedio al mio nervosismo. Pensai ad Edward, il mio migliore amico dall’età di 6 anni e a quanto mi sarebbe mancato; lui era la persona che con un battito di ciglia capiva tutto, non potevo nascondergli praticamente niente.. Si, mi sarebbe mancato, molto. Lo avrei chiamato giorno e notte, per sapere e raccontare tutto: le ragazze che aveva conosciuto, la scuola, la famiglia, il lavoro e naturalmente gli avrei raccontato tutto quello che fosse successo a me. Per Non Parlare di sua sorella Alice, la mia migliore amica nonché consulente di moda. Mi sarebbero mancati troppo, tutta la famiglia Cullen sarebbe stata indimenticabile, irripetibile e insostituibile. Chissà quando sarei tornata, chissà se li avrei rivisti una cosa è certa: saranno sempre con me.

Chiusi l’acqua e mi asciugai i capelli, pronta alla ramanzina di mia madre. Scesi le scale abbagliata dal sole che entrava dalle tende, si anche quello mi sarebbe mancato.

“Bella, quante volte ti ho detto di non addormentarti tardi quando il giorno dopo devi partire?”

Oh Mamma ti prego, non trattarmi come se avessi 2 anni, ne ho già 19!

“Scusa mamma, ero presa a leggere..” Devo darti sempre spiegazioni?? “ Si Certo, Ora Sbrigati”

Agli ordini capo! Pensai.

Mi aveva preparato un caffè e due cornetti, wow a cosa era dovuto?

“Mamma, a cosa devo questa gran colazione?” pensando che in altre occasioni il massimo che riesce a prepararmi è un po di tè..

“Bè, questo è il tuo ultimo giorno a Pheonix, e ho pensato di farti una sorpresa!” Disse Tutta affettuosa.

Ma se 5 minuti fa strillava come una matta?? Bha le madri, valle a capire “ Ah Si grazìe”.

Salii le scale,presi il cellulare e composi il numero che ormai sapevo a memoria:  Uno Squillo, due squilli, al terzo la voce che tanto adoravo rispose: “ Pronto?” era una risposta degna di un cadavere!

“Qualcuno si è appena svegliato?” dissi ridendo, “Ah Bella, sei tu, ahhhh” uno sbadiglio, “si dormiglione!” un ghigno; “ ah ah spiritosa” la sua solita voce seccata “ grazìe sempre gentile!” un altro ghigno. “ sai oggi parto e volevo sentirti” la mia voce fu più dolce del miele “ Oh mia dolce Bella quanto mi mancherai, sarai sempre la mia pucciosa” il mio soprannome, ti pareva. “ Edward anche tu mi mancherai ma.. c’era bisogno di chiamarmi con un soprannome di 10 anni fa?” Dissi.

“Siiii perché io ti voglio troppo beneeee” Okay, si era appena svegliato era comprensibile un po’ di Pazzia “ Ehm, si! Vai Forte..” ecco, lo sapevo non lo dovevo dire, adesso.. non avevo neanche finito di pensare che disse la sua famigerata frase “Perché io posso!” e mi venne in mente lui su una decappottabile con degli occhiali da sole e un drink con l’ombrellino..il classico stereotipo di figho “Si lo so, perché tu puoi!!”

Dissi con un finto entusiasmo che lui colse “ Ah che amico figho che hai” di nuovo quella visione..

“Si bene ora passami Alice la voglio salutare, ciao ti voglio bene” “si anche Io Mia Bella pucciosa”

Sentii dei passi allontanarsi e un secondo dopo “BELLAAAAAAAA” Uno strillo agghiacciante dall’altra parte dell’apparecchio “ Ehm sì Alice sono io, la tua cava da laboratorio di moda” senti la risata cristallina che tanto amavo della mia consulente “ Io non voglio che tu parta, voglio venirti a prendere e andare a fare shopping..” senti la tristezza passare per quel dolce suono di campane che era la sua voce “ Alice, vorrei rimanere ma.. non posso. Devo andare da mio padre, in fondo sono anche sua figlia” La Stessa tristezza risuonò nelle mie parole “ Si Capisco, ohh Bella quanto ti voglio beneee!” Quanto Era dolce.. “ Anche io Ali, te ne vorrò per SEMPRE” E Una lacrima solcò il mio viso.. Sentii dei singhiozzi e capì che anche il mio dolce folletto era triste.. “ Su Alice, ti verrò a trovare e.. ci sentiremo tutti i giorni, Telo prometto” un’altra lacrima “ Grazie Bella, di tutto”

Ora era proprio difficile attaccare e andare all’aereoporto, sapendo che mi lasciavo dietro tutta la mia felicità.. “ Ora Alice devo andare.. saluta tutti e digli che.. non vi dimenticherò mai..” un’ altra e un’altra lacrima ancora.. la mia Alice Scoppiò “ Oh Bellaaa noo” Mi Scese una lacrima e sussurrai un debole “Ciao” alla cornetta Che era caduta dalle mani della mia piccola Felicità..

 

  
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