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Autore: Chamomile    23/06/2010    6 recensioni
"Invece tu, Temari?" disse Sakura voltandosi "che mi racconti di te e Shikamaru?"
A questa domanda inaspettata Temari quasi gridò "Di me e chi?"
Come le saltava in mente di chiederle di lei e quel...quel...ragazzino scansafatiche? Aveva forse bevuto?
"Come mai così sorpresa, scusa?" chiese Sakura ridacchiando "non state insieme?"
"Ma sei completamente impazzita?" strillò Temari facendole saltare in aria "chi vi ha detto una follia del genere?"
"Beh, lo sanno tutti" rispose Ino con un'alzatina di spalle "non è mica una novità, sai" [ShikaTema day]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Shikamaru Nara, Temari, Tenten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Oh no.
Ti supplico, tutto ma non questo.
Lo so, non sono una brava ragazza come Hinata Hyuga,  mi dimentico di pregare  due volte su tre e non porto grandi offerte al tuo altare a Capodanno...ma ti prego, salvami lo stesso.
Che ho fatto di male per meritarmi il tuo castigo? in fondo non sono così cattiva..
Con questi pensieri disperati Temari guardava in alto, nel punto da cui proveniva quella voce.
La voce che aveva il potere di terrorizzarla.
La sua voce.

                                                                                              
Tutto era cominciato due giorni prima, quando suo fratello Gaara, il Kazekage del Villaggio della Sabbia, l'aveva convocata nel suo ufficio per affidarle un incarico di massima importanza.
Bisognava che un ninja fidato consegnasse certi documenti segreti al Villaggio della Foglia, ed essendo lei già stata mandata lì in precedenza, era stata ritenuta la persona più adatta ad occuparsene.
"Oltretutto non è una missione pericolosa quella che ti affido" concluse Gaara dopo averle spiegato cosa fare "è solo un affare burocratico"
"Va bene, partirò entro un'ora" rispose Temari, per niente entusiasta all'idea di andare a perdere tempo a Konoha quando preferiva di gran lunga rimanere lì ad allenarsi.
Ma che si poteva fare?
Gli ordini erano gli ordini, e un bravo ninja poteva solo tacere e obbedire.
Così, dopo essersi congedata dal fratello e dai suoi segretari con un cenno del capo, Temari uscì dall'ufficio e si diresse verso casa a preparare i bagagli per il viaggio.
 Che seccatura, però - non poté trattenersi dal pensare mentre si chiudeva la porta alle spalle.
Poco dopo era già in strada, con due rotoli di pergamena ben custoditi nella sacca e il ventaglio da combattimento legato alle spalle.
Il viaggio filò liscio come previsto, e verso sera Temari era arrivata alle porte del Villaggio della Foglia.
Dopo aver cenato nel primo ristorante che si era trovata davanti, la ragazza aveva cercato un posto dove passare la notte, risolvendo tra sé di recarsi dall'Hokage la mattina dopo e di concludere quanto prima quell'affare.
Il giorno seguente si svegliò all'alba, e dopo aver fatto colazione ed essersi vestita era uscita dall'albergo e aveva cominciato a camminare verso il Palazzo dove lavorava Madamigella Tsunade.
Era ancora molto presto, ma come ben sapeva per esperienza i capo villaggio cominciano la propria giornata prima di chiunque altro, ragion per cui era certa di essere ricevuta anche a quell'ora.
Naturalmente aveva ragione, e meno di un'ora dopo era già libera.
Le carte erano state accolte entusiasticamente, mandate alla biblioteca e lì esaminate e poi messe al sicuro.
"Finalmente posso tornarmene a casa!" sospirò Temari felice, avviandosi a grandi passi verso le porte del Villaggio "ho già tolto troppo de mio tempo ai miei allenamenti, e se voglio diventare genin è ora che mi dia una mossa"
Ma non era neanche a metà strada quando un grido la fece fermare.
"Temari! Temari! Dove credi di andare così di fretta?"
Pietrificata dal terrore la ragazza aveva alzato lo sguardo in direzione di una finestra sopra di lei, pregando mentalmente tutte le divinità di cui riusciva a ricordare il nome.
Ma a volte le divinità non ci ascoltano, e così nessuno era giunto a salvarla dalle grinfie di Sakura Haruno.
Sì, perchè era questo il più grande incubo di Temari, una ragazzina più giovane di lei di tre anni e apparentemente innocua.
Non che avesse sempre avuto paura di Sakura, per carità.
Fino a non molto tempo prima i suoi rapporti con lei si erano limitati a uno scambio di saluti e qualche frase di circostanza.
L'ultima volta che aveva fatto visita al Villaggio per portare a termine una missione, però, Temari era stata fermata da Sakura e Ino che stavano passeggiando tranquillamente per strada, e condotta a viva forza a casa di quest'ultima.
Il motivo era una specie di stupido pigiama party organizzato dalle due amiche, festa alla quale erano state invitate a partecipare le altre due donne ninja del loro anno, ovvero Ten Ten e  Hinata, la figlia del clan Hyuga.
In quell'occasione Temari aveva cercato di fuggire accampando come scusa il dovere di rientrare a casa il prima possibile per mancanza di ninja che difendessero il Kazekage, ma era subito stata zittita da Ino "Tuo fratello è perfettamente in grado di difendersi da solo, è di te che devi occuparti di tanto in tanto"
Il punto era che, secondo le due ragazze, lei non sapeva divertirsi e rilassarsi, e per di più (orrore degli orrori!) non aveva amiche.
Ecco perchè ogni volta che la incontravano Ino e Sakura la rapivano e la trascinavano da qualche parte 'per farsi quattro risate tra amiche'.
Inutilmente Temari aveva cercato di far loro capire che lei non voleva avere nessuna amica, non le interessava 'farsi quattro risate' e preferiva starsene per conto suo, ma Sakura era irremovibile: aveva deciso di farla entrare nel gruppo e niente le avrebbe fatto cambiare idea.
Per questo motivo tutte le volte che era costretta da cause di forza maggiore a recarsi a Konoha, Temari faceva di tutto per concludere in fretta il suo lavoro e darsela a gambe.
L'interessamento di quelle ragazze era ammirevole, e le loro intenzioni le più buone, ma lei proprio non riusciva a trovarsi a suo agio in quelle occasioni.
Tutto il pigiama party in sé andava a cozzare contro i suoi gusti e la sua personalità.
In primo luogo, ad un raduno di ragazze si chiaccherava. E lei non apriva mai bocca se non per un'effettiva necessità.
In secondo luogo, ad un raduno di ragazze era vietato discutere di tecniche di combattimento o di missioni o comunque di argomenti seriosi. E Temari non ricordava di aver mai discusso d'altro con i suoi fratelli.
Ed ecco il terzo problema: lei era cresciuta con due maschi, non aveva avuto né una madre né una zia né delle cugine. In mezzo ad altre ragazze si sentiva come un pesce fuor d'acqua, non sapeva come comportarsi.
Di 'sciogliersi' non se ne parlava nemmeno. L'essere asociali era un carattere dominante nel DNA della sua famiglia, e a dimostrazione di questo c'era il fatto che neanche Kankouro e Gaara avevano mai avuto amici.
Non che fosse un problema per loro.
Stavano benissimo così, erano gli altri (o meglio, le altre) che lo vedevano come un problema.
E dunque eccola lì, sotto la finestra di casa Haruno, presa per l'ennesima volta in trappola e senza alcuna speranza di salvezza in vista.
"Ciao, Sakura" salutò cercando di sorridere rilassata "come va?"
Ti prego, dimmi che stavi giusto partendo per una missione.
"Bene, grazie" gridò Sakura allegramente "sono appena rientrata da una missione al Villaggio del Suono, e io le altre stavamo giusto dicendo che stasera  ci si poteva riunire da Ten Ten"
Le altre? - pensò Temari spaventata - Non voleva mica dire che...
"Ciao, Temariii!" "Guarda chi si vede!" "Come stai, Temari?"
Ino, Ten Ten e Hinata erano apparse alla finestra e si sbracciavano a salutarla.
"Dai, sali! Stasera avevamo proprio organizzato una delle nostre riunioni!" la invitò Ino.
Trova una scusa. Trova una scusa. Trova un scusa.
"Ehm..." cominciò Temari incerta "io stavo proprio andando via, mi dispia...'' ma Sakura la bloccò "Niente scuse, tuo fratello ti fa lavorare troppo in questo periodo. A volte una ragazza ha il diritto di divertirsi con le amiche, perciò sali su e non farmi scendere a prenderti"
"Sakura ha ragione, non puoi farti schiavizzare dagli uomini!" esclamò Ten Ten con energia.
Hinata non disse nulla, ma le lanciò un'occhiata di supplica: senza dubbio aveva bisogno di qualcuno che la difendesse dalle battutine su Naruto.
Non c'era davvero via d'uscita.
"E va bene" si rassegnò Temari, e cominciò a salire le scale lanciando anatemi a Gaara per averla mandata proprio in quel dannato villaggio.

 


Qualcuno mi salvi, per carità - pregò Temari.
La situazione stava cominciando a degenerare. Va bene, era chiaro che avrebbe dovuto defilarsi già da più di un'ora, ovvero quando Ino l'aveva presa per le spalle e aveva cominciato a passarle la piastra sui capelli 'così, per gioco'
Ma chissà perchè aveva tentato di resistere, sperando che le cose si fermassero lì.
Speranze vane.
L'argomento X era appena stato tirato in ballo da una domanda di Sakura a Hinata "Allora, che ci racconti di te e Naruto? Come vanno le cose tra voi?"
Ti prego, Hinata, comincia a parlare per un'ora. Ti prego, fa' che non mi chiedano niente del genere.
Avrebbe dato qualunque cosa per poter sparire: niente al mondo, neanche un'orda di nemici assetati di sangue la spaventava come quel genere di discorso.
Non aveva mai niente da dire sui ragazzi, lei.
E non perchè fosse riservata come Ten Ten o timida come Hinata.
Il motivo era ben altro: lei non si era mai innamorata e non aveva intenzione di farlo, fine della storia.
I ragazzi proprio non le interessavano. Non erano altro che un pugno di immaturi, palloni gonfiati o cretini, e lei che era una persona seria non aveva tempo da perdere con loro.
Quando l'aveva detto alle altre, però, non le avevano creduto, e si erano messe in testa di scoprire chi le piaceva.
Temari aveva sperato, quindi, che l'argomento non uscisse, ma adesso non poteva far altro che pregare mentalmente Hinata di parlare.
Dai, Hinata, per una volta, sbroglia la lingua!
"C-come vanno le cose tra me e N-N-Naruto?" balbettò invece Hinata diventando color cremisi "non so che dire..."
Oh no. Ti pareva.
"Hinata, perchè sei sempre così timida?" sbuffò Sakura alzando gli occhi al cielo.
Ma vedendo che nessun tentativo da parte sua sarebbe riuscito a smuovere la signorina Silenziosa, decise di cambiare preda.
"Invece tu, Temari?" disse voltandosi "che mi racconti di te e Shikamaru?"
A questa domanda inaspettata Temari quasi gridò "Di me e chi??"
Come le saltava in mente di chiederle di lei e quel...quel...ragazzino scansafatiche? Aveva forse bevuto?
"Come mai così sorpresa, scusa?" chiese Sakura ridacchiando "non state insieme?"
"Ma sei completamente impazzita?" strillò Temari facendole saltare in aria "chi vi ha detto una follia del genere?"
"Beh, lo sanno tutti" rispose Ino con un'alzatina di spalle "non è mica una novità, sai"
Eh? C'era gente che credeva che lei, la sorella del Kazekage, stesse con Shikamaru Nara, il ninja più pigro del mondo?
Cercando di riprendere il controllo e di apparire distaccata, Temari si costrinse a fare un respiro prima di chiedere "Tutti chi? ti dispiace essere più precisa?"
"Non mi diventare timida anche tu, ora" fece Ten Ten maliziosa "è inutile che fai la finta tonta, si vede lontano un miglio che tra voi due c'è del tenero.."
"Si vede lontano un miglio che cosa?" chiese Temari, forse con un po' troppa energia.
Le altre ridacchiarono soddisfatte: c'erano riuscite, ecco chi le piaceva.
"Si vede, si vede" rispose Ino con fare saputo "se vuoi l'elenco..."
"Quale elenco? Non c'è nessun elenco! Io e quello la' non stiamo insieme, e non me ne importa niente di lui!" si difese Temari.
Quelle squilibrate avevano bevuto di sicuro, non c'era altra spiegazione.
"Temari cara, a che serve negare l'evidenza?" chiese Sakura con un ghigno malefico.
"Già, non fare la bambina" intervenne Ino "di timida ci basta Hinata"
"Io non faccio la bambina!" protestò Temari, che stava cominciando a sentire un caldo infernale e le guance in fiamme "e non c'è nessuna evidenza da negare! Se vi ho detto mille volte che non mi piace nessuno...!"
A questo punto Hinata alzò la mano per chiedere la parola.
"Hinata, non siamo all'accademia" osservò Ten Ten "puoi parlare quando ti pare"
"Bene, allora" mormorò Hinata guardandole coraggiosamente in faccia "non vorrei andarvi contro, ragazze, ma secondo me se Temari è innamorata di Shikamaru non c'è bisogno di prenderla in giro!"
Oddio, ci si mette pure Hinata.
"Grazie per l'interessamento, Hinata" disse Temari incerta tra il riso e le lacrime "ma davvero, non ho alcun interesse per quel ragazzo"
"Ah ah, come no"
"Valla a raccontare a un altro"
"Senti" cominciò Ino incrociando le braccia "tanto per cominciare vi si vede sempre insieme"
"E' l'Hokage che mi chiede di aiutarlo" rispose Temari scandalizzata "non è mica una mia scelta!"
"Secondo: è l'unico ragazzo a cui rivolgi la parola" intervenne Ten Ten "il che è piuttosto sospetto"
"Se devo lavorare con lui è ovvio che devo parlarci, no?"
"E' carino" insinuò Hinata.
"Non è il mio tipo"
"E infine" disse Sakura trionfante "abbiamo le prove"
"Quali prove?" chiese Temari spalancando gli occhi.
"Non dici mai 'Shikamaru'" rispose Sakura con il sorrisetto di chi la sa lunga.
"EH? Cos'è che non faccio?"
"Non pronunci mai il suo nome. In tutta la serata hai detto 'lui', 'quel ragazzo', 'quello la''....ma nemmeno una volta hai detto 'Shikamaru'. E questo vuol dire che ti piace" concluse soddisfatta mentre le altre tre annuivano.
"Aspettate un momento" le bloccò Temari "fatemi capire...secondo voi io mi rifiuto di pronunciare nomi come una bambina di dieci anni?"
"E' quello che stai facendo, tesoro" le fece notare Ino "tu fai continui giri di parole"
"E perchè dovrei fare una cosa del genere?" cercò di farle ragionare la ragazza.
"Perchè hai paura di arrossire come Hinata quando dice 'Naruto'" disse Sakura con semplicità "ecco perchè"
"Voi siete pazze! Io non faccio nessun giro di parole"
"Allora dillo" la incitò Ino.
"Cosa?"
"Di' 'Shikamaru' e se non diventi rossa come un peperone vuol dire che ci siamo sbagliate"
Ma in che razza di guaio si era andata a cacciare?
"Statemi bene a sentire. Forse voi credete che una scemenza del genere significhi chissà che cosa, ma il punto è che non mi presterò ai vostri giochetti per dimostrarvi che quello lì non mi piace" disse Temari con aria di superiorità.
Ecco. Figurarsi se lei si metteva a perdere tempo a ripetere nomi come una scema.
"Lo vedi? L'hai rifatto" rise Sakura, e cominciò a canticchiare, seguita da Ino e Ten Ten  "Ti piace, ti piace, ti piace..."
"Basta! Dateci un taglio! Lo dico, va bene?" sbottò Temari spazientita, e tirò un respiro profondo "Shikamaru, Shikamaru, Shikamaru, Shikamaru, Shika.."
Ma venne interrotta da un fragoroso scoppio di risa.
"Che c'è?"
"Temari" sghignazzò Ino tirando qualcosa fuori dalla borsa  "guardati un po' allo specchio".

 

 

 Spazio Autrice

Hola ^^ Questa è la prima ff che scrivo su Naruto, perchè di solito scrivo su altro, ma quando ieri ho letto dello ShikaTema day non ho saputo resistere =)  Se vi è piaciuta (ma anche no) commentate! ^^

 

ShikaTema day by Syra44 

  
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