Faceva freddo, cavolo se faceva freddo!

La coperta non sembrava sortire alcun effetto, il mantello che mi ero messa come ulteriore protezione non tratteneva neanche un po' di calore, mentre il ventaglio accanto a me sembrava un mostro nato per perseguitarmi. Quanto freddo producevo con una sola ventagliata!

Brrr

Il rifugio pareva essere stato messo in un passo di alta montagna o sotto la neve. Mi venne in mente, nel torpore del sonno, che eravamo proprio noi sotto la neve.

Noi, ora che la mia mente stava diventando molto più lucida, formavamo l'esercito ninja alleato più grande della storia: le nostre schiere provenivano da Kumo, Konoha, Iwa, Kiri e in fine c'eravamo noi ninja di Suna. Guidati da Gaara del Deserto squadre di kunoichi e shinobi si erano accampati vicino agli alleati di Konoha nel gelido, ghiacciato, polare, odioso paese del Ferro.

Brrr

Pensare al mio afoso, caro, dolce, deserto faceva crescere i ghiaccioli che pendevano dalle mie membra stanche. Mi rigirai nel fuuton improvvisato e sentii il pavimento scricchiolare qualche metro più in là.

Eravamo stipati in un immenso salone sotterraneo dove i focolari spenti brillavano ancora di quelle sorta di braci che ormai del calore non ne avevano neanche il ricordo. Uno shinobi di Konoha capace di usare l'arte del Legno aveva creato l'enorme edificio dove io mi trovavo, solo qualche metro spuntava dal terreno e io nel corso della giornata avevo contribuito a nasconderlo con il mio vento.

Percepii uno spiffero nella mia coperta fallace e rapidissima lo coprii disperata.

Purtroppo...non potevamo accendere il fuoco, divieto dall'alto dicevano...puah. Maledetto Madara, lui, i suoi occhi e la sua ridicola maschera arancione! Non era possibile che io non riuscissi a dormire per colpa delle sue strane scelte in fatto di apparizioni! Non poteva annunciare la sua guerra e svelare metà dei suoi piani in un posto più caldo?No, eh? Troppo difficile per uno che ci ha messo secoli per vendicarsi!

Scommettevo, anzi ne ero sicura, che grazie a questa notte insonne non sarei riuscita a combattere in maniera decente e questo avrebbe significato la fine dei mie giovani anni a causa di qualcosa di normale, almeno in paese diversi da Suna, stupido, ridicolo insignificante quale era il fr...

La porta si aprì facendo entrare i ninja che avevano fatto da sentinelle. Un'altra folata.

Maledetto freddo!

La luce soffusa che proveniva dalle lampade mi fece riconoscere uno di quei coraggiosi soldati: Kiba Inuzuka insieme ad Akamaru era venuto a svegliar Kankuro per cambiare il turno. Mio fratello stava dormendo accanto a me, beato lui, e quando il cagnone si sedette praticamente ai miei piedi mi venne l'immensa smania di agguantare un kunai e depredare l'animale del suo pelo. Chiusi immediatamente gli occhi quando il muso di Akamaru si girò verso di me e quando mio fratello cedette il suo giaciglio allo shinobi di Konoha questi fece distendere la mia futura pelliccia accanto a sé . Nell'arco di pochi minuti Kiba si addormentò e io no!

Osservandoli mi venne un'idea niente male: se non bastava il calore del mio corpo, perché non sommarlo ad ulteriore calore umano?

Allora, allora con chi avrei potuto passare il resto di quella nottata polare? Kankuro se n'era appena andato quindi la mia scelta ricadde su Gaara. Se non mi ricordavo male, il mio fratellino stava riposando qualche metro più in là. Mi alzai privandomi di quel poco di calore che quella coperta infame mi aveva dato, ma indomita camminai a passettini leggeri fino ad arrivare al fuuton sopra il quale giaceva il capello da Kazekage. Anche Gaara dormiva, e che cavolo! Ma ero l'unico abitante del Villaggio nascosto della Sabbia ad avere freddo?!

Mi accinsi a svegliarlo, ma ripensandoci, sarebbe stato malvagio toglierlo da quel sonno tranquillo. Era un angioletto mi ricordava tanto il bambino con l'inseparabile orsacchiotto che stava sempre con zio Yashamaru. Non sembrava neanche il capo del villaggio che stava guidando il destino del nostro mondo e neanche l'assassino spietato che era stato, solamente un dolce ragazzo immerso in un pacifico e soprattutto caldo sonno. Come ho già detto era un vero peccato svegliarlo, ma l'istinto di sopravvivenza prevalse!

Scostai lentamente la coperta e vi trovai sabbia. Tanta sabbia. Quel...Gaara si era costruito una sottospecie di sarcofago do sabbia! Temari, ricordati che non è colpa sua, ricordati che è stato intelligente a pensare ad una cosa del genere, ricordati che è il Kazekage.

Non c'era nessuna e ribadisco nessuna ragione che potesse spingermi a dormire con la sabbia di quell'assassino di mio fratello, non ero nemmeno sicura che non odorasse più di sangue.

Dovevo trovare un altro contenitore umano di calore. Ma chi?

Mi guardai intorno: la maggior parte delle persone nelle vicinanze erano miei sottoposti, la grande vastità dei genin, poi chunin e jonin della Foglia. La Seconda Grandiosa Idea della nottata mi sconvolse i neuroni congelati. Trai chunin della Foglia, tra di loro, scommettevo dormiva indisturbato Shikamaru.

Ma ora dove cavolo era?

Vagai come un fantasma fra i soldati dormienti: notai Sakura, Ino..puah perchè dividere letto con donne e quelle poi quando avevo un pigro shinobi a portata di mano? E infatti appena scovai la testa codinata che assomigliava ad un ananas afflosciata sussurrai: -Shikamaru, Shikamu svegliati!-

-Shikamaru!- ripetei. Lo scossi, e poi più insistentemente.

-Chesucce...? Temari?- borbottò con la bocca impasta dal sonno.

Annuii tremando: -Ho un freddo cane! Posso mettermi sotto con te?- e senza aspettare alcuna risposta mi infilai nel suo fuuton.

OH che calore! Che piacevole sensazione! Cominciai a risentire le dita. Non mi ero accorta di quanto poco avessi rischiato la cancrena!

Percepii la stoffa dei pantaloni di Shikamaru e ricordandomi improvvisamente di lui volsi lo sguardo versi i suoi occhi sgranati e, a quanto riuscivo a capire, scandalizzati.

-Mi potresti spiegare cosa sta succedendo?- riuscì finalmente a formulare.

Feci lo sguardo da cane bastonato: -Ho, avevo, tanto freddo, sarei diventata presto un ghiacciolo se non fosse stato per te, grazie mille. Te ne sarò eternamente grata- e concludendo con un sorriso mi girai dall'altra parte prendendomi più coperte. Sentii un grugnito molto più infastidito e strano del solito. -Che seccatura- e si volse anche lui dall'altra parta dandomi le spalle. Però in questo modo veniva a crearsi un vuoto assiderale e ricominciai a percepire freddo e la mia pelle ricominciò ad accapponarsi.

-Shikamaru- mormorai.

Mi rispose con un borbottio che doveva darmi il permesso di continuare.

-...ho freddo- il mio tono ne uscì molto sofferente.

-Seccatura- bofonchiò.

-Tanto- e mi girai appiccicandomi alla sua schiena. Il calore che mi invase fu diverso, più dolce e più rapido nel propagarsi, ma ebbe breve vita. Con un braccio mi scosto bruscamente e io offesa voltai nuovamente le spalle: che cattivo. Il suo movimento, tra l'altro, aveva prodotto una corrente artica poco piacevole.

Passarono diversi minuti e le mie palpebre cominciavano a cedere al sonno. Un movimento subitaneo sconvolse le nostre posizioni: la mia schiena aderente al suo petto e un suo braccio sopra il mio che mi riscaldava la spalla scoperta.

-Ce ne hai messo di tempo, eh Shika?- lo schernii.

-Stai zitta o ti tolgo le coperte- ghignò lui accoccolando la sua testa accanto alla mia.

-Non ci provare- lo minacciai senza troppa convinzione.

-Dai, anch'io ho freddo- mi disse e allora intrecciai le mie dita alle sue.

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Buon giorno signore e se ce ne sono signori! Benevenuti allo ShikaTema Day 2010!!!!

Siiiii. 

Scusate l'evento mi da una certa carica. Come brava mosca nera, ho postato anch'io una shikatema che però è stata scritta, come forse avrete notato, in pieno inverno e non mi stupirei se qualcuno in questo momento non riuscisse a capire la disperazione di non riuscire a dormire a causa del freddo. Purtroppo volevo postarla da molto e quest'evento mi è sembrato più che appropriato.

In ogni caso, se farete le brave (leggendo e recensendo shikatema a più non posso) questa sera ne posterò un'altra, una vera chicca fresca fresca. Ci vediamo!