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Autore: micina82    23/06/2010    6 recensioni
Una visione alternativa... ma non troppo di quello che lega Bunny e Marzio.... ma soprattutto di come arriveranno a capirlo. Buona lettura! - AGGIUNTO CAPITOLO 11 -
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10
Quel sabato mattina Bunny si incontrò con le sue amiche al tempio di Rea prima di andare in centro a fare shopping. Quando vide che le sorridevano rivedendola dopo tanto tempo, si commosse e le abbracciò tutte insieme. Dopodichè si scusò con ognuna per non essersi fatta viva un 'intera settimana e spiegò quello che era successo con Marzio. Fu felice di sapere che Rea aveva cominciato a frequentare Yuri , la cosa la rendeva più serena e la spinse a confessare che moriva dalla voglia di rincontrare Marzio ma che non sapeva come comportarsi. Erano così diversi e aveva paura che lui non fosse interessato a lei, ma Rea le disse che aveva visto Marzio praticamente tutti i giorni al Crown e qualche volta le aveva anche chiesto sue notizie. A queste parole il cuore di Bunny sussultò, ma non volendosi fare illusioni si convinse che lui volesse solo informarsi sulla sua salute, così per "deformazione professionale". Tacque quel pensiero e tutte e cinque si avviarono verso il centro commerciale poco distante. Passarono tutta la mattinata a disseminare il caos in negozi di abbigliamento, scarpe e accessori. Marta riuscì a trascinarle da una parte all'altra dei grandi magazzini dal primo all'ultimo piano ricordandosi di negozi chiusi da mesi e di saldi inesistenti. Fu solo poco prima di pranzo che ognuna di loro aveva trovato qualcosa da indossare per il ballo. Tutte tranne la povera Bunny. Rea aveva comprato un meraviglioso abito monospalla rosso fuoco a coda di sirena, Amy un vestito lungo di colore azzurro pallido con lo scollo all'americana che terminava dietro alla nuca in un fiocco leggermente più scuro. La scelta di Morea era invece caduta su un abito verde muschio con una generosa scollatura tonda e la manica a spagnola, Marta, dopo aver messo a soqquadro praticamente tutti i negozi ed essersi fatta mandare a quel paese in religioso silenzio da tutte le commesse, era riuscita ad acquistare uno sgargiante vestito arancio senza spalline  con un spacco vertiginoso da metà coscia fino ai piedi. La povera Bunny trascinata di qua e di là,  invece di guardare le vetrine aveva passato tutto il tempo a guardarsi intorno nella speranza di scorgere Marzio e alla fine non aveva trovato nessun vestito che le piacesse. Per tirarle su il morale le amiche le proposero di andare al locale di Moran per una super coppa di gelato al cioccolato con doppia panna - se c'era una cosa che Bunny adorava erano i dolci - ma anche perchè se fossero state fortunate avrebbe potuto incontrare finalmente il ragazzo che le faceva battere il cuore.
Quando arrivarono al Crown stracariche di buste e pacchetti, il proprietario notò con gioia la presenza di Bunny e fu felice di offrire la consumazione a tutto il gruppetto di ragazze, che entusiaste continuavano a parlare delle compere e del ballo. Bunny con la scusa di riferire le ordinazioni delle amiche ne approfittò per chiedere notizie di Marzio. Moran disse che quel giorno non si era visto, ma che nei giorni scorsi era stato lì nella speranza di vederla - lo aveva capito vedendolo drizzarsi sullo sgabello ogni volta che arrivava qualche cliente per poi rilassarsi subito dopo aver visto che non era lei - . Continuando le chiese come mai avessero tutte quelle borse con loro e lei si limitò a rispondergli che quella sera c'era la festa di inizio anno scolastico, ma che non vi avrebbe preso parte visto che non aveva il vestito, infondo non le importava neppure, aveva altri pensieri per la testa.... - e poi Marzio non ci sarebbe stato - ma questo preferì tenerlo per sè. Portò le consumazioni al tavolo e tentò di unirsi all'allegria delle sue compagne ma i suoi occhi erano velati di tristezza.
Quando andarono via Moran si augurò di tutto cuore che i suoi due amici avessero presto l'occasione di aprire a vicenda i loro cuori. Stava ancora formulando questo pensiero quando la porta si aprì e non potè fare a meno di sorridere quando vide che si trattava di Marzio che chiese il perchè di tanto buonumore, allora non si trattenne oltre e cominciò a ridere apertamente "Sai amico mio? Penso proprio che il destino esista, solo che stavolta sembra che tu sia arrivato tardi!". Un lampo attraversò quei profondi occhi blu notte quando notò la coppa di gelato sporca di cioccolato. "Lei è stata qui vero? - disse con sarcasmo - Sai amico? Inizio a pensare che il destino sia solo una bufala!" Solo allora Moran si rese conto di quanto il suo amico avesse preso a cuore quella faccenda e con tono serio riprese "Si, Bunny è stata qui con le sue amiche e sono andate via da poco. Ho notato che non era gioiosa come al solito e non credo fosse solo per il fatto di non aver trovato l'abito adatto per il ballo di stasera." Marzio non potè fare a meno di interromperlo "Quale ballo?" - "Quello della scuola, quest'anno non si terrà nella palestra, ma nella cornice dello splendido palazzo Yotohoma, quello sulla collina fuori città che domina tutto il golfo. Un posto incantato degno delle fiabe...., peccato che il mio cavaliere faccia parte dello staff organizzativo e dovrò andare fino a lì da sola. Tra l'altro la manifestazione è stata organizzata in collaborazione con tutte le scuole dell'area nord di Tokyo insieme per cui  sarà un grande evento" a parlare era stata una ragazza dai capelli rossi e gli occhi color smeraldo,  Ursula la sorella di Moran. "Ehi Marzio mi è venuta un'idea magnifica! - esclamò il gestore schioccando le dita - potresti accompagnare mia sorella fino al ballo e poi cercare Bunny, infondo Ursula ha solo bisogno di un passaggio, purtroppo io non posso lasciare il locale per il torneo del videogioco di Sailor V.... che ne dici?" Il moro sembrò pensarci un po' su e riprese "Sai Moran? mi hai convinto. Accompagnerò tua sorella ma sia ben chiaro che praticamente le darò soltanto un passaggio. Ursula - disse rivolgendosi alla ragazza - passo a prenderti alle 20.30, sii puntuale per favore! Adesso vado, a più tardi!" Così dicendo prese la sua giacca verde e se ne andò con l'umore notevolmente migliorato.

Bunny rientrò a casa verso le 19.00 coi piedi doloranti e il morale a terra. Dopo la pausa al Crown, le amiche avevano insistito per continuare a visitare negozi in cerca dell'abito per lei. Purtroppo tuttociò che si potevano permettere non era piaciuto a Bunny e, alla fine, non poterono fare altro che rassegnarsi al fatto che sarebbero andate alla festa soltanto in quattro. Si offrirono anche di tirare a sorte e dare la possibilità all'amica di prendere il posto di una di loro, ma lei fu irremovibile: non avrebbe mai sottratto a nessuna delle sue amiche l'opportunitò di partecipare ad una serata come quella; le aveva viste emozionate ed entusiaste mentre facevano shopping e non voleva privarle di quella serata, tantopiù che lei non si sentiva proprio in vena. Era stata in giro tutto il giorno per tutta la città e di Marzio neppure l'ombra, e pensare che quando pensava di odiarlo lo incontrava praticamente ad ogni angolo. Assorta in questi pensieri rientrò in casa, salutò distrattamente i genitori e si stava già avviando per le scale che la portavano al piano superiore, qaundo la mamma affacciandosi dalla cucina le disse "Bunny, tesoro, il fattorino è già venuto a consegnare il tuo abito. Ho messo tutto in camera tua, se hai bisogno di una mano chiamami pure....". La ragazza era così persa nelle sue considerazioni che rispose distrattamente "Va bene mamma grazie!". Solo quando si chiuse la porta della sua camera alle spalle e notò il pacco sul suo letto realizzò ciò che la mamma le aveva detto. Si avvicinò lentamente e con mano tremante sciolse l'enorme fiocco glicine che sigillava la scatola bianco perla, tolto il coperchio notò una busta con dentro un biglietto "Questo ballo senza di te sarebbe come la notte senza la luna" Emozionata come non mai scostò la carta velina che proteggeva il vestito e quando lo vide ne rimase estasiata, folgorata, era.... senza parole. In tutti negozi ispezionati quella interminabile giornata, non c'era neppure l'ombra di qualcosa di così raffinato, elegante, romantico e principesco insieme. Quel vestito era un vero e proprio sogno. A pensarci bene era normale che non avessero trovato niente del genere, quella aveva tutta l'aria di essere una creazione esclusiva d'alta moda, mentre lei e le ragazze, viste le loro contenute risorse, avevano potuto puntare al massimo agli outlet del centro sperando in un buon affare - che tutte poi erano riuscire più o meno a fare -; ma chi poteva essere il mittente? Le sue amiche erano state con lei tutto il giorno e la mamma non sapeva che lei era tornata a mani vuote, ma allora chi poteva mandarle quel regalo? La mamma emozionata, salita per vedere se le occorreva aiuto, la distolse dai suoi pensieri e la spinse a darsi una mossa se non voleva arrivare tardi. Allora decise di approfittare di quel dono inaspettato, si sarebbe recata al ballo dove avrebbe sicuramente incontrato il suo "benefattore", lo avrebbe ringraziato per il pensiero ma gli avrebbe detto che lei era innamorata di un altro e solo a lui poteva appartenere il suo cuore,  e il giorno dopo  sarebbe corsa a casa di Marzio per dirgli tutta la verità. Anche se lui le avrebbe riso in faccia o l'avrebbe ferita con uno dei suoi modi canzonatori, almeno non avrebbe più vissuto nell'incertezza.
Terminato il bagno, la mamma l'aiuto a rifarsi gli odango rendendo l'acconciatura un po' più raffinata con le applicazioni trovate nella scatola dell'abito e lasciando qualche ricciolo libero all'attaccatura delle orecchie. Quella sembrava preannunciarsi come una serata speciale per la sua bambina, quindi Ilenia pensò anche al trucco, leggero ma che riuscisse ad accentuare la bellezza diafana di Bunny: un ombretto perlescente e del mascara nero che esaltasse l'azzurro dei suoi occhi, un velo di gloss rosa alla fragola per definire le labbra e un velo sottile e impalpabile di blush rosato. Quando ebbe finito di vestirsi Bunny sembrava una vera principessa, quell'abito sembrava fatto apposta su misura per lei e le conferiva un aspetto raffinato ed aristocratico. "Sei bellissima piccola mia - le disse la mamma commossa - aspettami qui penso di avere qualcosa per completare il tutto" e si allontanò dalla camera lasciandola finalmente libera di specchiarsi. Stentava a riconoscersi nell'immagine riflessa allo specchio, chiunque avesse scellto quella meraviglia sembrava conoscere perfettamente i suoi gusti, ma proprio non riusciva a immaginare chi potesse essere. La mamma tornò poco dopo con una scatola di velluto bordò della misura di un piccolo libro, l'apri e rimosso il gioiello dalla sua custodia si avvicinò alla ragazza per metterglielo al collo. "Adesso sei perfetta! Non ci crederai ma trovai questo monile nella tua culletta quando sei nata, penso sia arrivato il momento che lo tenga tu". Si trattava di una finissima catenina di oro bianco con una specie di rosa sbocciata al cui centro vi era incastonata una meravigliosa pietra trasparente. Bunny non aveva parole, si sentiva come la principessa delle favole: prima il vestito poi quell'oggetto così affascinante. "Grazie mamma! E' bellissimo". Normalmente si sarebbe sentita goffa e insicura, invece stranamente era padrona di sè e delle sue emozioni. Voleva andare a quella festa e viverla in maniera spensierata, anche se non aveva alcuna possibilità di incontrare Marzio, l'unico principe che avrebbe voluto al suo fianco e non solo per quella sera ma per tutta la vita. "Ehilà, sbrigatevi altrimenti mi farete arrivare tardi in redazione, Bunny sei pronta? E solo un ballo studentesco!" a parlare era stato il papà che avrebbe dovuto accompagnare la ragazza al palazzo Yotohoma prima di recarsi al giornale per una riunione straordinaria. "Papà sto arrivando" urlò dalla propria stanza la biondina, un ultimo abbraccio alla mamma e si diresse leggera verso la serata che avrebbe cambiato la sua vita.

Finalmente!
Miei cari lettori ringraziate semplicementeme. Ebbene sì! Faccio pubblica ammenda: se non fosse stato per Carmen il capitolo sarebbe stato improponibile... su su Carmen non ti commuovere! Bisogna essere sinceri: pane al pane, vino al vino ;-D
Siamo agli sgoccioli .... si accettano scommesse, teorie, suggerimenti, critiche.
Insomma: leggetei il capitolo e fatemi sapere cosa ne pensate. Siate spietati come Carmen (magari ne esce fuori qualcosa di buono!) e cercherò di fare del mio meglio, ve lo prometto!
buona lettura.....
  
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