Scappare
Sto
scappando. Per l’ennesima volta.
Non
sono mai riuscito ad affrontare i miei problemi, a testa alta.
Sono
sempre scappato via prima. O c’era sempre mio padre dietro cui nascondermi.
Al
terzo anno, dopo l’incidente con l’Ippogrifo non sono andato personalmente da
Hagrid.
No.
Ho mandato mio padre. È stato lui a chiedere l’uccisione della bestia, non io.
Al
quinto anno, ho sempre dato corda a quella megera della Umbridge, solo per
vedere Potter umiliato.
Io
non l’ho mai umiliato. Tutto ciò che gli dicevo, i guai che gli causavo erano
semplici scaramucce.
Cose
davanti alle quali lui non ha mai abbassato la testa.
Potrei
difendermi dicendo che sono Serpeverde, è nel mio animo. Ma se sono stata
smistato a Serpeverde è perché ero vigliacco già da prima.
Adesso
guardo davanti a me, e vedo la casa che mi ha ospitato per sei anni distrutta.
I vetri delle finestre infrante sono a terra, l’uomo che ha tentato di aiutarmi
è nel cortile, morto.
Sono
un Mangiamorte, mi dico, dovrei esserne fiero.
Ma
in questo momento non trovo fierezza in me, né orgoglio. Mi sento solo uno
stupido ragazzino incapace di prendere parti in questa maledetta guerra.
Incapace
di opporsi e dire basta.
Sono
un burattino. Uno sciocco e inutile burattino nelle mani di una persona più
grande, o forse più piccola di me.
Da
piccolo sognavo di diventare un eroe. Di sconfiggere maghi cattivi e sposare
una principessa che avrebbe fatto di me un re. Avevo tre anni, e solo adesso mi
rendo conto di quanto a tre anni, sia bello il mondo.
Allora
guardavo tutto con meraviglia, con gioia. Non riuscivo a vedere oltre.
Mio
padre mi diceva che i miei sogni si sarebbero avverati. Avrei davvero sconfitto
i maghi cattivi.
Non
ci sono riuscito. Anzi, sono dalla loro parte.
Chissà
se questa guerra finirà mai. Ma se finirà, io non ci sarò.
Non
voglio morire, sarebbe ipocrita pensare una cosa che preferisco non accada mai.
Voglio
solo scappare, lontano da Voldemort, lontano da mio padre.
Dopotutto scappare è la cosa che mi riesce meglio.
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M Y S P A C
E
Oggi mi è
venuta l’improvvisa voglia di rivedere Harry Potter e il Principe Mezzosangue.
Avete presente
di quando Bellatrix distrugge la Sala Grande? Draco, mentre gli altri scappano insieme
a Piton, si volta a guardare le rovine, e fa così più o meno fin quando non
scompare definitivamente dallo schermo.
Non sembra
felice nel film, perciò mi sono chiesta quali fossero i suoi pensieri in quel
momento.
Ed è venuta
fuori questa flashfic.
Io amo il
personaggio di Draco, e lo vedo così. Chiuso in un esistenza diversa da quella
che sognava da bambino, ma incapace di impuntarsi e dire basta.
È in
continua fuga, il mio Draco.
Baci!
E piove…scappa~