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Autore: telesette    24/06/2010    6 recensioni
Quando erano ancora ragazzi, Jiraya aveva la brutta abitudine di voler fare il guardone nei bagni femminili ( XD a parte che ha continuato a farlo ANCHE da adulto! ), Tsunade però quando lo ha scoperto lo ha quasi ridotto in fin di vita... Però che cosa accadde quello stesso giorno DOPO ?!? ^___^
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jiraya, Orochimaru, Tsunade
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Ehi Jiraya!

- Orochimaru, accidenti a te !!!

 

All’improvvisa comparsa dell’amico, Jiraya si sentì balzare il cuore in gola.

 

- Sei sempre il solito Jiraya, non ti smentisci mai…

- Vai al diavolo - sbottò Jiraya furibondo. - Perché non t’impicci dei fatti tuoi ?!?

- Mpf, per quello che me ne importa - rispose Orochimaru con un’espressione schifàta. - Proprio non ti capisco… Cosa ci troverai mai di così interessante nel corpo femminile rispetto a un bel maschio sudato e abbronzato, con pettorali di marmo e muscoli d’acciaio… Aaah!

 

Orochimaru sospirò, il corpo esile e mingherlìno che fremeva tutto. Lui e Jiraya erano venuti insieme alle terme quel giorno tuttavia, mentre lui non vedeva l’ora di ammirare il fisico statuario di qualche bel maschietto seminudo, Jiraya aveva cominciato ad avviarsi di soppiàtto verso il bagno femminile.

 

- Mi fai venire i brividi solo a sentirti, maniaco depravato!

- Senti chi parla…

- Orochi, te lo dico un’ultima volta: FATTI I CA*** TUOI !!!

- Magari - sospirò lui.

- Bah, che schifo!

- Guarda che, se ti becca Tsunade, questa volta sono affari tuoi…

- Figuriamoci, a quest’ora starà studiando!

- Io comunque ti ho avvertito…

 

Ignorando le parole di Orochimaru, Jiraya si avvicinò tenendo le spalle contro la parete di canne del divisorio femminile. I vapori del bagno salivano nell’aria insieme alle risate e agli schiamazzi delle dolci fanciulle che sguazzavano nell’acqua tiepida.

 

- Gh, che panorama - sogghignò Jiraya, una volta localizzato uno spiraglio fra le canne sufficientemente nascosto. - Uuuh, che cosa vedooo…

 

Improvvisamente Jiraya sentì picchiettàre sopra la sua spalla.

 

- Sisì, dopo dopo, aspetta un momento…

 

La mano continuò a battere insistentemente contro la sua spalla.

 

- Andiamo Orochi, non ti è mai importato niente di queste cose, non fare il guastafeste!

 

Per la terza volta qualcuno picchiettò la spalla di Jiraya, al che il ragazzo si voltò di scatto abbastanza risentito.

 

- Orochimaru BASTA, se continui ti rompo il…

 

A Jiraya gli si strozzarono le parole in gola. Alzando gli occhi incrociò lo sguardo severo e “fiammeggiante” di Tsunade la quale, fremente di collera, faceva scrocchiàre nervosamente le nocche della mano destra.

 

- T…Tsu…Tsunachan - balbettò lui, con un filo di voce. - Ma che sorpresaaa ?!?

- Te la do io la “sorpresa”, brutto pervertito SCHIFOSOOO !!!

 

Il pugno di Tsunade si abbatte su Jiraya con una potenza tale che, non solo gli frantumò completamente le ossa del torace e degli arti ma, addirittura lo scaraventò attraverso il divisorio femminile e almeno altre quattro pareti fino a “spiaccicarlo” letteralmente contro il muro portante del bagno pubblico, dove rimase praticamente immobile  conficcato dentro due dita spesse di cemento.

 

***

 

Quando Jiraya riprese i sensi era immobilizzato su un letto, completamente avvolto nelle bende. Le ultime cose che ricordava erano il terrificante pugno di Tsunade e il rumore agghiacciante delle sue ossa mentre finivano in pezzi.

 

- A… Accidenti a lei - pensò. - Che cavolo ci faceva lì ?

- Hai avuto quello che ti meritavi, gné-gné-gné !!!

 

Jiraya alzò lo sguardo, per quanto le condizioni glielo permettessero, Orochimaru era al suo fianco che sghignazzava con la sue vocetta strìdula e insopportabile.

 

- Te lo avevo detto… Te lo avevo detto… Gné-gné-gné !!!

- O…Oro…chi… Que… Questa è opera tua ?

- Forse - sorrise Orochimaru con fare malizioso. - Io ho solo sussurrato a Tsunade che un “losco figuro” con una faccia da scemo si aggirava sospetto per i bagni femminili… Conoscendola però, mi stupisce che tu sia ancora vivo…

- Ma…Ma…ledet…to!

- Riposati ora, secondo il dottore ne avrai per almeno sei mesi, visto che le ossa e gli organi hanno subito danni quasi mortali… Più tardi forse ti porteranno un brodino, ihihih!

 

Con la sua risata insopportabile e i suoi movimenti effeminàti, Orochimaru uscì dalla stanza lasciando Jiraya in preda alla rabbia dei sensi.

 

- Quel maledetto finocchio - esclamò Jiraya tra i denti. - Appena esco di qui, gliela faccio pagare!

 

Poco dopo la porta si spalancò nuovamente, questa volta però… era Tsunade.

 

- Tsu…Tsunachan - fece Jiraya terrorizzato.

- Come stai, sporcaccione ? - domandò lei con voce atona.

- E me lo chiedi… Mi hai quasi ucciso!

- Ben ti sta, così almeno ti passerà la voglia di fare il guardone!

- Non ti illudere…

 

Tsunade sospirò.

 

- Bah, sei senza speranza… Possibile che nemmeno con le ossa rotte riesca ad entrarti in zucca un minimo di buon senso ?!?

- Se proprio vuoi saperlo, prima che arrivassi tu, i miei sensi erano già arrivati in paradiso…

- Figuriamoci! Vorresti farmi credere che per te l’estasi consiste appena nel vedere un paio di tette ?

 

Così dicendo, Tsunade si scostò l’orlo del vestito mettendo in evidenza l’ampio seno prosperoso. Davanti a quella visione inaspettata, Jiraya non poté fare a meno di nascondere il suo evidente stato di eccitazione.

 

- Non ci posso credere - fece Tsunade sbalordita. - Se basta veramente così poco per eccitarti in questo modo, la faccenda è più grave di quel che pensavo…

 

Tsunade si avvicinò con lo sguardo indagatore puntato sull’improvvisa “collinetta” gonfiatasi sotto la coperta tra le gambe di Jiraya.

 

- Chi l’avrebbe mai detto - esclamò Tsunade. - Sapevo che eri un guardone e un pervertito… ma non immaginavo che fossi anche così ben dotato!

- Beh, sai… E’ per così dire un Dono di Natura…

- Se è veramente così allora non dovremmo permettere che vada sprecato, non credi ?

Jiraya deglutì. Mentre Tsunade faceva quel commento, aveva una strana espressione maliziosa negli occhi. Subito controllò che nessuno fosse presente in corridoio, dopodichè si accertò che la porta fosse ben chiusa.

 

- Il dottore dice che ci vorranno sei mesi perché tu guarisca completamente - continuò lei, sfilandosi lentamente il kimono. - Qualcosa però mi dice che NON ti annoierai nel frattempo…

 

FINE

   
 
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