Le catene dell'odio
Madara era li,sulla piana ed osservava ricolmo d'odio quello che aveva creato,quel piccolo insediamento in cui risiedeva tutto ciò che odiava di più.
Sapeva quello che doveva fare,distruggere tutto ciò che odiava,in un solo ed unico momento.
Si portò la mano destra alla bocca e morse con rabbia il pollice,facendo scorrere un rivolo di sangue lungo la mano,che si schiantò a terra,creando dei sigilli.
"TECNICA DEL RICHIAMO!" La voce,che ribolliva d'odio,di Madara risuonò nella vallata,per poi venir sovrastata da un enorme boato,seguito solamente dal ringhiare selvaggio di un mostro,un mostro che presto la giovane Konoha avrebbe temuto,il Kyuubi.
Madara era seduto sopra la testa del mostro,mentre osservava con i suoi occhi rosso sangue quel Villaggio dove presto il sangue sarebbe scorso a fiumi,se lo sentiva,perché in quel Villaggio si sarebbe scatenato il suo odio e la sua rabbia. La belva iniziò la sua corsa verso il piccolo Villaggio,quando un'immenso albero le si parò davanti. La cosa fece solamente infuriare maggiormente l'Uchiha,Lui osava pararsi davanti al suo obbiettivo,Lui che era la causa di tutto ciò: Hashirama Senju.
Il Primo Hokage si ergeva sopra quell'albero,guardando compassionevole Madara,sapeva cosa provava,voleva perdonarlo,poteva,ma il problema era che l'Uchiha non avrebbe mai permesso che il Senju lo perdonasse,sarebbe stata una macchia sul suo onore già macchiato di un'onta incancellabile,l'Alleanza e la fondazione di quel Villaggio e dentro di lui la rabbia verso i Senju bruciava più che mai ora che l'unica persona che lo teneva legato al Villaggio era morta: Izuna,suo fratello.
Si perché suo fratello era morto per difenderlo,per proteggerlo,nonostante la cecità impostasi da se stesso,avendo compiuto un grosso,un enorme sacrificio per lui,si strappò gli occhi e glieli donò,cedendogli la sua forza,permettendogli di ottenere il potere per fronteggiare i Senju. Ma quel potere non gli venne mai utile,perché i Senju chiesero quella stupida Alleanza e ovviamente quei codardi dei suoi compagni Uchiha accettarono,o meglio lo obbligarono ad accettare,essendo lui il loro rappresentante.
Però ora Izuna non c'era più e lui non aveva più nessun legame con loro,ora non era più Madara Uchiha,l'eroe del Clan del Ventaglio,ora era solamente Madara,il Vendicatore delle tenebre. E avrebbe fatto qualunque cosa per quella vendetta.
Lo scontro fra i due potenti della Foglia iniziò subito,agli inizi sembrava proprio che per Madara fosse facile,grazie a quel potere donatogli da fratello però poi qualcosa si destò in lui,e se suo fratello non avesse voluto tutto ciò? E se Izuna avesse voluto che lui continuasse ad essere l'Eroe degli Uchiha?
Quei pochi pensieri bastarono al Senju per prendere il sopravvento,consentendogli così di sconfiggere Madara,ma non lo uccise,gli lasciò l'opportunità di ritornare al Villaggio e chiedere il perdono o più semplicemente di andarsene,subendo però l'onta di diventare il primo traditore della storia. Non fu difficile la scelta,Madara prese le sue vendette e il suo orgoglio ferito e se ne andò,giurando vendetta verso Konoha e verso coloro che lo delusero,gli Uchiha,si coloro che giurò di difendere,ora gli avrebbe distrutti.
Ormai non esisteva più Madara Uchiha,ormai esisteva solamente...Madara,un essere nato dall'odio secolare dei Senju e degli Uchiha,un essere nato dalla sete di potere e di vendetta che serpeggiava in quell'epoca di guerre,massacri e sopprusi,un essere che,come un Dio,avrebbe punito il mondo,con i suoi metodi,sfruttando tutto ciò che avrebbe avuto a disposizione,usando anche la forza se necessario.
Questo era il nuovo scopo di Madara,vendicarsi e distruggere tutto ciò che sarebbe nato da Konoha.