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Autore: __Sally__    24/06/2010    1 recensioni
one shot ambientata al ministero della magia, riprende un po' la battaglia alla fine del quinto libro, ovviamente con un finale differente =)
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Harry Potter, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so come mi sia venuta questa cosa, scherzi dal troppo studio per la maturità! spero non faccia troppo schifo...=)

 

 

 

“Avada Kedavra”.

Due parole.

Un respiro.

La scomparsa di una persona.

Una vita cancellata in un alito di vento.

Il dolore nel cuore di molti.

L’ indifferenza nel cuore di una sola.

Bellatrix Lestrange aveva ucciso suo cugino, e la drammaticità di quel gesto era stata consumata nella risata folle di una donna perduta.

Guardò il corpo privo di vita di Sirius Black cadere dietro il tetro velo della stanza dei misteri e, scattando felina, si avvicinò alla tomba dell’uomo che aveva distrutto.

“Cugino! Vieni qui tesoro, Bella ti aspetta!”.

Parole di scherno, fabbricate dalla mente debole di una donna infelice.

Una risata squallida, fredda, senza gioia ruppe il silenzio di morte che regnava sovrano, cupo, coronando le teste di tutti i presenti. Spettatori inconsapevoli della morte di un uomo.

Bambole di pezza, occhi vuoti fissi nella follia della piccola Bellatrix, protagonista esaltata di un macabro film, giocattolo di un quasi uomo dal volto di serpente.

Cresciuta da persone sbagliate, venerando valori di odio.

Sarebbe stata bella la folle Black, senza quella maschera di crudeltà a deturparle il viso affascinante.

Da giovane era stata l’emblema di bellezza per molti uomini: viso pulito, sguardo profondo, vaporosi capelli neri in cui molti avrebbero voluto affondare le dita.

Ma la sua epoca d’oro era durata poco, stroncata da un teschio e una serpe incisi sul bianco avambraccio sinistro. Stroncata dall’amore per un mostro, da un matrimonio fatto di solo sesso e tradimenti.

Chi, o meglio, cosa era diventata Bellatrix Lestrange?

Dov’era finito l’amore per le sorelle? Si era ghiacciato nel suo cuore di pietra? Perché non riusciva a coltivare quei sentimenti che ogni donna nutre nel suo cuore?

E in quel momento, in quella strana stanza del ministero, dopo aver privato della vita un uomo in cui scorreva il suo stesso sangue, Bellatrix, la pazza Bellatrix, era scossa da una risata da far gelare il sangue nelle vene, provocando brividi di angoscia nel cuore delle persone sane che piangevano la morte di un uomo.

Improvvisamente il giovane Potter si scagliò contro di lei, il viso d’ adolescente solcato da lacrime di rabbia e frustrazione, gli occhi verdi ereditati dalla madre Lily infiammati da sentimenti di vendetta.

La mangiamorte rise ancora più violentemente, guardando il figlioccio della sua vittima frignare come un neonato.

“Che c’è Potty?? Non fai più l’eroe? Hai perso il tuo protettore?? Piccolo, piccolo Potty!”

“Crucio!”

“Aaaaaaaaah! Ahahahah tesoro sei così patetico… uccidimi, forza! Hai paura?? Non c’è il giovane Sirius a proteggerti! Dai piccolo, colpiscimi!”

“Sei sporca Lestrange! Come osi definire sanguesporco coloro che sono migliori di te? Lo sai piccola, malata Bellatrix che il tuo signore è uno di loro?? Figlio di padre babbano!”

“Maledetto! Crucio!”

Un urlo di dolore a squarciare la morte che aleggiava sulla pelle dei presenti. Silenzio assordante, subito dopo. Nessuno interveniva, il giovane Harry era forte del suo disprezzo.

“Fa male la verità, Lestrange? Crucio!”. Con la bacchetta puntata al seno della donna Harry Potter rideva, le lacrime che ancora scorrevano lungo le guance arrossate: ossimoro, gioia e pianto.

Gli spasmi di dolore che scuotevano le membra sensuali della mangiamorte erano pane per i suoi denti, musica per le orecchie del moro.

“Che c’è, non parli più, pazza??”

Bellatrix stringeva i denti per non rendere partecipi i presenti dell’agonia che le squarciava le viscere. Orgogliosa.

“Harry…”

Una voce dolce lo fece voltare. Incontro lo sguardo supplicante di Tonks.

“Smettila… non ti abbassare al livello di una sporca assassina”

Gli occhi verdi del ragazzo scivolarono sui presenti: Hermione svenuta… o peggio? Ron dallo sguardo perso, Neville che reggeva con una mano paffuta una Ginny sconvolta, i membri dell’ordine reduci da duelli impegnativi… e infine Remus Lupin con lo sguardo fisso sul velo che aveva ingoiato il corpo di un compagno di vita.

“Avada Kedavra!”

Bellatrix Lestrange esalò l’ultimo, stentato respiro.

 

 

 

  
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