Giuramento
Ed era iniziato tutto così, con un giuramento.
La partita
Grifondoro-Serpeverde era in atto da circa 3 ore. Cielo limpido, con qualche
nuvola che a tratti copriva il sole, poco vento ma niente caldo eccessivo. Il
clima ideale.
Allora
perché durava da così tanto tempo?
C’è chi
accusava i due cercatori di incompetenza, chi parlava di tattiche per stancare
la squadra avversaria, chi sospettava una truffa. Ma nessuno, nessuno aveva
pensato ad una scommessa.
Ed era iniziato tutto così, con un giuramento.
Una serata
tra amici, una partita a carte. I gomiti si erano alzati un po’ troppo e le
ragazze del gruppo avevano cercato di riportare i compagnia letto prima che i vecchi dissapori da poco
superati riaffiorassero. Una parola buttata lì, con l’effetto di un fiammifero
in un serbatoio di benzina. Insulti, urla e per poco non si era passati alle
mani. Ragazze che supplicavano di smettere, ragazzi che non ascoltavano.
Una sfida,
subito accolta. Il silenzio che ne era seguito, e la consapevolezza che il
giorno dopo qualcuno si sarebbe fatto male.
Ed era iniziato tutto così, con un giuramento.
Le stesse
ragazze che ora erano sugli spalti. A tremare, a mangiarsi le unghie dal
nervoso. A supplicare tutti gli dei possibili che non finisse tutto in
tragedia.
Una ragazza in
particolare, sopraffatta dai sensi di colpa si torturava le piccole bianche
mani osservando le due persone più importanti per lei rischiare anche la vita.
Per cosa?
Proteggere
la sua virtù? Troppo tardi.
Proteggere
il suo onore? Ne era più che capace.
Proteggere
il proprio onore? Più che probabile.
Come sempre,
era tutta questione di orgoglio maschile. La fonte della maggior parte dei
guai.
Un orgoglio
che non accettava che la propria migliore amica stesse con il principe degli
Slytherin, la serpe per eccellenza.
E quando si
tira troppo la corda, questa finisce sempre prima o poi per spezzarsi.
Ed era iniziato tutto così, con un giuramento.
-Amore mi
passi la bottiglia?-
Silenzio. Una
sedia rovesciata, la consapevolezza nei suoi occhi.
-A…amore?
State… insieme??-
Un labbro
torturato dai candidi denti, sentiva che sarebbe scoppiato un putiferio.
-Si.-
Una sillaba
forte, decisa. I complimenti, vari “finalmente”, ma il silenzio da parte sua.
-Harry, io
te lo volevo…-
-Brutto
bastardo come hai potuto?-
-Non l’ho
costretta se è questo che stai pensando, noi..-
-Questo noi
non dovrebbe esistere!!!-
-Harry,
calmati e siediti…-
-Zitta
Ginny! Come hai potuto viscida serpe..-
-Lascia
stare Draco, Harry!!-
-Lo difendi
anche adesso! Come, come hai potuto farmi questo, Hermione??-
-La stai
sconvolgendo Potter, tappati quella fogna o lo farò io.-
Un braccio
passato intorno alla vita della ragazza, una stretta confortevole.
-Non la
toccare! È così che ripaghi eh?? Tutte le volte che io e Ron ti calmavamo
perché lui ti faceva piangere, ti insultava, ti derideva! Tutto dimenticato
eh?? È bastato così poco per cancellare il passato? Ti farà soffrire, come
allora!-
-Taci taci
taci!!! Tu non sai quella che stai dicendo, sei ubriaco! Io e Draco ci amiamo!-
-Tutte
balle! Ti farà soffrire!-
-Taci Potter,
non ho alcuna intenzione di farla soffrire ancora!-
Le lacrime
sul volto di lei, il rancore negli occhi dei due. Il dolore nel vederla così
sconvolta contrapposto alla rabbia di vederla tra le sue braccia.
-Vedremo
domani, quando i batterò per l’ennesima volta, dopo la partita pareggeremo i
conti! Giuro che ti faccio fuori-
Ed era iniziato tutto così, con un giuramento.
La partita
proseguiva, ma i due cercatori sembravano riluttanti a prendere il boccino.
Quando lo scorgevano esitavano prima di lanciarsi e questo spariva subito.
Negli occhi
grigi dello Slytherin c’era rabbia verso quello stupido grifone che aveva messo
Hermione in quella condizione. Divisa tra affetto e amore. Nell’imminente
duello poteva aspettarsi di tutto da un cuore tradito come quello dello
Sfregiato, e ovviamente non voleva (né poteva, purtroppo) farlo fuori.
Doveva
trovare il modo di evitare lo scontro e vincere la partita.
Negli occhi
smeraldo del Gryffindor c’era confusione, un forte senso di dolore a causa del
tradimento, pentimento per una sfida sconsiderata e avventata… idiota in poche
parole. Sapeva che non lo avrebbe ucciso (Hermione non glielo avrebbe
perdonato) ma non poteva ritirarsi, ci avrebbe fatto la figura del codardo.
Doveva
trovare il modo di evitare lo scontro e vincere la partita.
Per la prima
volta da tre ore i due si guardarono negli occhi. Ad un certo punto un affarino
dorato interruppe il contatto visivo tra i due e senza pensarci si lanciarono
all’inseguimento con un boato entusiasta da parte del pubblico.
Slytherin
400– Gryffindor 250
I due si
affiancarono in una picchiata da 30 metri di altezza. Scontri, calci, spinte
non li fecero desistere a 5 metri dal suolo il pubblico smise di respirare osservando
la ripresa di quota dei due. Calò in un silenzio religioso. E all’improvviso un
urlo di vittoria.
Slytherin
400– Gryffindor 400
Partita
conclusa. Parità.
Ed era iniziato tutto così, con un giuramento.
Per la
seconda volta in 100 anni a Hogwarts una partita di Quidditch terminò in parità.
Le due squadre atterrarono in simultaneo nel silenzio più assoluto. Il pubblico
non capiva chi aveva vinto la finale. Il cronista taceva in attesa che dietro
di lui venissero fatti i calcoli, sommati punti, calcolati i falli per decidere
chi dovesse sollevare la coppa.
Le due
squadre, a terra, tacevano in attesa. I due cercatori si avvicinarono
sfidandosi con lo sguardo. Si dissero qualcosa, che in futuro sarebbe rimasto
un segreto tra i due.
Una ragazza
sugli spalti iniziò la discesa per poi forzare le uscite e scendere in campo.
Rimase seminascosta nell’ombra degli spalti in attesa della rivelazione.
Il cronista
riprese il magi-microfono e il brusio della folla si spense.
-La casa vincitrice
della Coppa di Quidditch è…. GRIFONDORO!!!!!!!!!!!!!!-
Un boato si
levò dagli spalti rosso-oro seguito da fischi e urla dalla zona verde-argento.
Gli
incantesimi che bloccavano le uscite al campo cedettero e tutti si fiondarono
giù. Hermione si confuse con la folla e si diresse verso il suo migliore amico.
Lui la guardò e sorrise facendole cenno che si sarebbero visti dopo, poi le
diede le spalle e si unì ai festeggiamenti della squadra. Si voltò solo un
attimo per farle cenno di andare da Malfoy, poi fu trascinato via dalla folla.
Il cuore di Hermione fece un salto di gioia e si diresse verso il suo
ragazzo-ormai-non-così-tanto-segreto. Vedendola arrivare gli Slytherin
iniziarono a fischiare ma dalla folla emerse il cercatore che con un cenno
stizzito li fece tacere e le si avvicinò.
Si fermarono
tenendo i loro corpi a qualche cm di distanza. Lei alzò il volto verso di lui,
decisamente più alto. I capelli biondi erano disordinati e appiccicati al capo
dall’acqua della bottiglietta che si era versato addosso per lavare il sudore. Gli
occhi argentati si unirono ai suoi dorati.
Si sorrisero.
Lui chinò il capo e lentamente fece sfiorare
le loro labbra in un bacio casto. Lo sfioramento proseguì sotto gli sguardi
allibiti dei Serpeverde e piano diventò qualcosa di più profondo. Le lingue
ottennero accesso nella bocca dell’altro, i due ragazzi si strinsero in un
abbraccio dolce ma passionale, avvolti da un turbine di emozioni. Dopo un po’
si staccarono ansanti in cerca di ossigeno e si sorrisero.
-Un modo un
po’ meno plateale per ufficializzare la cosa non ce l’avevi?-
Un ghigno
divertito si disegnò sulle labbra del ragazzo.
-Sei mia, lo
deve sapere chiunque. Quale momento migliore se non adesso?-
Sorrise pure
lei divertita, ma il sorriso morì quando il pensiero del duello imminente le
affiorò in mente.
-No- rispose
lui.
Lei rialzò
lo sguardo precedentemente abbassato e aggrottò le sopracciglia.
-Non ho
intenzione di duellare con Potter.- spiegò lui.
-Davvero?-
La speranza
negli occhi di lei.
-Davvero.
Siamo sinceri, lo farei a fette.- e sghignazzò.
Lei gli tirò
un pugno debole sul petto e si fece condurre verso gli spogliatoi. Erano
rimasti soli in campo. Probabilmente i Grifondoro erano nella torre a
festeggiare mentre i Serpeverde si erano rifugiati nei loro sotterranei. Entrò
negli spogliatoi vuoti con il ragazzo che dopo una doccia lampo si cambiò di
corsa.
-Perché
tutta questa fretta? Non avevi detto che non…-
-Tranquilla,
vieni con me.-
Prese la
scopa in una mano, e con l’altra prese la sua, dirigendola velocemente verso la
sala grande. Lì trovarono un Harry che sembrava due metri più alto nel suo
sorriso a 124 denti, costretto nella sua divisa, immerso nel sudore. Sembrava
un reduce di battaglia!
-Potevi
anche darti una mossa!-
-IO ero
occupato Potter.-
Lo sfidò con
lo sguardo sorridendo nel vedere la rabbia invadere i lineamenti del Bambino Sopravvissuto.
-Harry io
non voglio che voi duel…-
-Lascia
perdere quella storia, l’abbiamo già sistemata. Ho chiesto a Malfoy di venire
qui solo per sottolineare due cosette:
1 falle del
male e sei morto
2 falla soffrire
e sei morto
3 falla
piangere e sei morto
4…
-Stiamo
andando per le lunghe Potter, ho capito l’antifona e ti assicuro che non la
farò soffrire. Del resto, l’unico che l’ha fatta soffrire sei stato tu di
recente. O sbaglio?-
La voce
dello Slytherin risuonò viscida e insinuante per la sala grande mettendo a dura
prova la pazienza del Bambino Sopravvissuto.
-Taci
Furetto!-
-Come mai la
Donnola non è con noi a sottolineare il tutto con le sue inutili parole che
consumano fin troppo ossigeno della mia
aria?-
La ragazza
scoccò un’occhiata di tralice al suo ragazzo e poi alzò gli occhi al cielo.
-Era
occupato con Lavanda e si fida del fatto che me ne sarei occupato io. Herm ma
lo senti come è odioso? Non avrà mai rispetto per noi! Ti prego rinsavisci!!
Come fai a sopportarlo?-
-Mah, non ne
ho idea Harry… sarà il sesso..-
Ci scherzò
su Hermione per vendicarsi del commento cattivo dello Slytherin su Ron. Lui la
guardò allibita imitato dal Grifone. Lei sotto i loro sguardi scoppiò a ridere.
-Vuoi che ti
dica che sei…. impotente???-
Lo Slytherin
allargò le narici e ringhiò offeso.
-Non ti
azzardare, anzi fallo pure. Ti dimostrerò che non è così.- E accompagnò la frase
con un ghigno malizioso. Che la fece arrossire.
-Troppo
tardi per fare la verginella pudica, amore.-
-Ma lo vedi
come fa?? Gira tutto a suo favore!!-
Il moretto
provò ad insistere ma un gesto scocciato del biondo lo ammutolì.
-Potter, è
arrivato il momento in cui devi sparire.-
-Ma…-
-Giuro che la tratterò come merita!-
-Mh… va bene
ma fai attenzione Herm!- e si voltò per andarsene.
L’ultima frase
non fu nemmeno udita dai due, che nel bel mezzo della sala grande, che si stava
ripopolando per la cena, si stavano baciando con la scopa del cercatore buttata
a terra accanto a loro. Persi in un gioco di labbra e di lingue che si
sfiorano, delicate ma passionali facendogli abbandonare il contatto con la
realtà.
Ed era finito tutto così, con un giuramento.
Un giuramento d’amore per un nuovo inizio.
Bonjour!
Ecco
qui una piccola one-shot su Draco ed Hermione. È la prima volta che scrivo su
questa coppia, speriamo bene! Sarei felicissima se lasciaste un commentino per
farmi sapere cosa ne pensate, o anche per dirmi di sparire, basta saperlo :p
La
storia non si svolge in un anno preciso e non ha riferimenti a particolari
episodi descritti nei libri (niente Voldemort, Horcrux e morti varie per
intenderci xP). Oggi durante la partita della nazionale (agghiacciante, meglio
non commentare -.-‘) ho voluto scrivere di un’altra partita e per spirito di
solidarietà ho fatto perdere i Serpeverde (I <3 SLYTHERIN).
Se
per caso (ma giusto per caso) aveste voglia sarei contentissima se andaste a
dare un’occhiata alle mie altre due ficcy: Coscienza e Fiore, tutte e due
fandom Twilight (Ed/Bella).
Grazie
solo per essere arrivati fin qua, un BACIONE!
Silvia
PS
Bisogna comunque dire che… CANNAVARO è UN
FIGOOO!!!! Ok sclero finito