Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Ely_11    25/06/2010    3 recensioni
Come si comporterà un Justin Bieber di 16 anni con il suo primo amore che gli chiede aiuto per diventare una famosa cantante? La ragazza (Italiana, ovviamente, con origini Americane) ricambierà il suo amore segreto? Realizzerà il suo sogno? Riuscirà l'amore a trovare la strada per sbocciare anche per loro due? E si sa, quando Amore e Fama si incontrano... P.S: questa è la mia seconda fan fiction, e non ci ho ancora preso bene la mano. Non ammazzatemi subito...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 13: Piano di fuga

 


Ehy, svegliati!

Insomma, vuoi svegliarti?

JUSTIN!!

Un urlo talmente forte mi fece tornare cosciente.

Di botto. Malamente. Dov'era finita la cara, vecchia semi-coscienza che precede il risveglio?

Aprii di scatto gli occhi, spaventato da quell'urlo isterico. Non appena i miei sensi cominciarono ad attivarsi, rimasi confuso.

1: Mi trovavo in una stanza che non avevo mai visto. Piccola, stretta, con una sola finestrina che non faceva trasparire molta luce. Tutto era ridipinto in nero, cupo e deprimente. Non c'erano mobili.  

2: Non ricordavo cosa ci facevo in un posto come quello.

3: Ero seduto in mezzo al pavimento della grande stanza spoglia.

4: Avevo le mani davanti al petto. Legate.

Ma che cavolo stava succedendo?

<< Finalmente!! >> disse una voce scocciata alle mie spalle. Deep.

Io girai la testa, sbalordito, nella sua direzione – per quanto potevo permettermi – e notai che eravamo appoggiati alle nostre schiene, anch'esse legate l'una all'altra, insieme alle mani.

La situazione mi appariva sempre più confusa. << Ma che sta succedendo? Che è successo? >> chiesi disorientato. Non ricordavo nulla degli ultimi minuti prima che il nero mi accerchiasse.

La sentii sbuffare. << Oh, insomma! Sapevo che eri scemo, ma non fino a questo punto! >> mi sputò.

<< Ehy! >> esclamai offeso. Va bene che era arrabbiata, però...

La sentii sbuffare. << Dimmi... cosa ti ricordi? >> mi chiese scocciata.

Alzai gli occhi sul soffitto, ripensando ai miei ultimi frammenti di memoria. << Ecco... ho ricevuto un messaggio con scritto il tuo nuovo indirizzo. Pensavo che volessi chiarire, così mi sono precipitato a New York. Ricordo la tua casa, poi... niente >> sussurrai. Stranamente la mia mente arrivava solo fino a quel momento, poi il nero.

Deglutii rumorosamente. << Però posso immaginare, più o meno, cosa sia successo >> dissi. Insomma, se mi trovavo in una stanza che non avevo mai visto, legato, insieme a Deep, senza ricordare cosa era avvenuto prima... be', le possibilità erano poche.

<< Ci hanno rapiti >> rispose dura, trasformando i miei stessi pensieri in parola.

Sbuffai. << Dovevi proprio dirlo? >> chiesi ironico.

La sentii agitarsi, cercando di muoversi. I risultati erano veramente pessimi. << Insomma, perché non provi a liberarti? >> mi chiese confusa.

Io risposi al suo sguardo con un'espressione sbalordita. << Pensi davvero che noi, due semplici ragazzini di sedici anni, possano scappare da dei rapitori senza scrupoli? >> chiesi, quasi isterico. Quella ragazza aveva visto troppi telefilm...

<< Certo! Insomma, alla televisione ne fanno vedere di fughe! So come liberarmi da queste situazioni >> affermò sicura. Ecco, io lo avevo detto...

<< Ma alla tele queste cose sono programmate! Tutti sanno come andrà a finire, qui la cosa è un tantino diversa >> le feci notare. Insomma, non potevamo liberarci da soli...

<< Allora tu cosa proponi? Di rimanere qui e fare le belle statuine? >> mi urlò, arrabbiata.

Io sbuffai. Insomma, era la cosa più logica da fare! << Dobbiamo aspettare i soccorsi >> dissi cercando di farla ragionare.

Ovviamente non poteva essere così semplice farlo! << Cosa?? No, no e ancora no! Scherzi? >> mi chiese sbalordita.

Io rimasi confuso. Perché tanto ribrezzo all'idea di aspettare che la polizia ci tiri fuori da questo casino? Trasformai i miei pensieri in parola. In un primo momento mi guardò come se fosse una cosa ovvia ma, quando constatò che non riuscivo proprio ad arrivarci, spiegò: << Insomma, io non sono come tutte le ragazzine che in queste situazioni si mettono a piagnucolare chiamando la mamma! Voglio tirarmi fuori da questo pasticcio da sola! >> affermò determinata.

Ok... questa ragazza pensava che si stesse scherzando? Che i nostri rapitori non facessero sul serio? E ora, la domanda cruciale... aveva tutte le rotelle a posto?

Io mi chiedo come si possano fare dei discorsi simili in una situazione del genere! Come giustamente aveva detto lei, tutti si sarebbero spaventati a morte e non avrebbero desiderato altro che qualcuno li tirasse fuori!  Però di certo nessuno (e di questo ne sono sicurissimo) avrebbe voluto liberarsi da solo, con tutti i rischi a cui andava incontro! Va be', sapevo che Deep era strana, ma non immaginavo così strana! E il bello è che non sembrava affatto impaurita; era più arrabbiata, quasi scocciata di essere entrata in una situazione del genere! E poi non era la sola ad essere stata rapita! A quel pensiero mi si gelò il sangue.

<< Emh, scusa, ma vorrei farti notare che non puoi fare di testa tua! Ci sono anch'io con te! >> la implorai.

<< Infatti tu non devi fare niente. Solo stare zitto e ascoltare ciò che ti dico >> disse risoluta.

Per favore, non farle fare cavolate, per favore... mi ripetevo, implorando chissà chi di farla ragionare.

<< Hai mai visto Star Trek? >>. Ecco, come non detto...

Come poteva basarsi su film?? Voleva giocare alla fuga – mettendo in mezzo le nostre vite – seguendo solo stupide scene programmate? << Ehy, ragazzina, qui non siamo in TV! Questa è la vita vera! Se quei tizi lo scoprono ci ammazzano! >> urlai arrabbiato. Purtroppo, però, non fu lei a impallidire, ma io. Rischiare la vita. Ecco cosa stava succedendo. Stavo rischiando la mia vita, ad ogni secondo che passavo lì dentro.

Deep, intanto, era rimasta dura come una roccia. La sentii appena bisbigliare << Meglio morire in questo modo, piuttosto che essere dei codardi così >>

Io rimasi sbalordito. Era così, allora? Era tutta una questione d'orgoglio? No, non potevo credere che avrebbe messo a repentaglio la sua vita – e la mia – solo per quell'insulso sentimento. Non era razionale.

Stavo per risponderle, quando sentii un cigolio provenire dalla porta, segno che si stava aprendo.

Chissà perché, ma quel gesto velocissimo mi sembrò quasi eterno. Sperai tanto – anche se sapevo che c'erano poche possibilità – che fossero le persone che ci avrebbero salvato. Sentii anche Deep irrigidirsi, tesa. Con il cuore in gola vidi una figura alta e magra avvicinarsi, senza però riuscire a distinguerne i lineamenti. Era troppo buio. C'era ancora quella speranza che martellava il cuore.

Vidi la figura avvicinarsi, tranquilla e silenziosa. Ora, gli unici rumori percepibili erano i cuori martellanti di me e Deep, che correvano all'impazzata, più i nostri respiri agitati. Quella figura, da sola, incuteva molto timore.

Lo strano uomo – o donna, non riuscivo a riconoscere nemmeno quello – continuò a camminare, fino ad accostarsi davanti a me, per poi chinarsi sulle ginocchia, arrivando alla mia altezza. Probabilmente mi stava guardando negli occhi, anche se non riuscivo a vederlo.

<< Bene, bene... pesca fruttuosa, questa! >> mormorò tranquillamente, con voce roca e minacciosa. Non appena pronunciò la prima parola, mi misi a tremare, terrorizzato. Non avevo mai visto una voce così... così... inquietante!

Vidi la suo nera mano infilarsi in una tasca invisibile dei pantaloni, ed estrarne un oggetto che non riuscii ad identificare. Lo vidi portarselo alla bocca e, dopo un secondo, quello prese fuoco. Ora lo riconobbi: era un sigaro. Quel minuscolo oggetto riusciva a fare una misera luce, ma abbastanza per riuscire a vedere il volto del nostro rapitore.

Non lo avevo mai visto, di questo ne ero sicuro. Era un uomo sulla quarantina, con profonde rughe che solcavano il volto sfiorito. Un tempo doveva essere una persona veramente bella e affascinante, ma ora rimaneva solo un volto stanco e corrotto. Aveva gli occhi grigi e i capelli neri, corti e disordinati e con la barba appena accennata. Dall'aspetto si poteva notare che non si curava granché...

Intanto non la smetteva di fissarmi, come se fossi un preziosissimo pezzo della sua collezione.

<< Cosa vuole? >> chiese Deep, alle mie spalle. Mi sorprese la sua voce ferma e minacciosa. Sì, era molto meglio che parlasse lei al posto mio...

L'uomo misterioso tolse il sigaro dalla bocca, dalla quale iniziò ad innalzarsi una piccola coltre di fumo. Il suo volto era composto e serio, mentre passava lo sguardo da me a Deep. << Mi sembra abbastanza... ovvio, ragazzi. Non appena io e la mia banda abbiamo saputo che due piccole celebrità erano molto amiche e, entrambe, senza un'adeguata protezione... insomma, potete capirmi! È un'occasione più unica che rara! >> rispose semplicemente, come se si stesse commentando una partita di calcio. Io, intanto, non riuscivo a muovere neanche un muscolo, e la colpa era tutta dello sguardo di quell'uomo. Non voleva levarmi gli occhi di dosso.

<< Non ha risposto alla mia domanda >> constatò Deep, ferma.

Il nostro rapitore spostò lo sguardo da me a lei, infastidito, come se gli scocciasse levare la sua vista da me. << Ancora non l'hai capito? È ovvio che con voi riusciremo a racimolare un bel po' di quattrini! Dio, pensavo foste più intelligenti! >> sputò, sorridendo al pensiero. Ecco, dunque, le sue intenzioni: voleva chiedere un riscatto. In effetti... era logico!

<< Bastardo... >> sussurrò Deep, piano. A quelle parole mi si drizzarono i capelli sulla nuca, e il battito cardiaco aumentò di velocità. Era forse impazzita?? E se l'avesse sentita? Trattenni il respiro.

Fortunatamente, però, aveva usato un tono di voce troppo basso, per aver raggiunto anche le orecchie del rapinatore.

Infatti, egli si allontanò, dirigendosi verso la porta. Non appena scomparve mi rilassai, tornando anche a respirare. << Ma sei fuori di testa? >> chiesi, ancora scosso per lo spavento di prima. E se l'avesse sentita? Dall'apparenza sembrava un tipo “cortese” - nei limiti - ma, si sa, in un rapimento tutto è permesso!

La sentii fare spallucce. A sentirla mi venne un brivido. Possibile che cercasse un modo per peggiorare la situazione? Insomma, sembrava che volesse farlo apposta, stuzzicando quell'uomo!

Presi un respiro profondo, cercando di pensare alle cose più importanti. << Secondo te quanto tempo sarà passato da che siamo qui? >> chiesi, cercando di farmi un quadro preciso.

<< Non so esattamente da quanto tempo sono qua io, ma tu sei arrivato circa tre ore fa... >> disse sicura. << … nelle quali non ho fatto altro che chiamarti, mentre eri ancora addormentato. >> precisò, stizzita.

Io sbuffai. << Ci hanno rapiti, e ora tu ti arrabbi per questo? >>

Stava per rispondermi, ma preferii chiudere il discorso. << Lasciamo stare. Pensi che si siano già accorti di quel che è successo? >> le chiesi di nuovo, per riempire il mio quadro.

La sentii fare un respiro secco tra i denti. << Non lo so e, sinceramente, non mi interessa! Mi tirerò fuori di qui da sola... e tu mi darai una mano! >> esclamò, testarda.

Io feci un sospiro, esasperato. << Scordatelo, è troppo pericoloso, e poi spiegami come riusciremo ad uscire di qui! >> la incoraggiai, sicuro che la risposta non ci fosse.

<< È semplice! Dobbiamo solo spingere contro le nostre schiene. Questo ci dovrebbe far alzare. Per slegare le corde ci penserò io! >> mi assicurò lei, tranquilla.

Io la guardai, scettico. << Dimmi la verità... da dove l'hai visto fare? >> le chiesi, curioso.

<< Questo è un sì!! >> esultò, entusiasta. Non mi serviva vederla per capire che il suo volto si era illuminato.

<< No, scordatelo... allora? >> la invitai.

<< Star Trek!! >> esultò, sempre raggiante. Io mi chiesi cosa ci fosse di tanto bello.

<< Bene, allora... al mio via! >> sussurrò ancora, sorridente. Il mio sguardo saettò verso di lei, impaurito. << no, cos... >> iniziai, prima di essere interrotto da un << Via! >>.

Sentii la schiena di Deep premere contro la mia, e non potei fare altro che rispondere a quella spinta. La mia schiena spingeva contro Deep, mentre la sua faceva altrettanto con me. Pian piano mi accorsi che stavamo salendo, mentre i nostri piedi si avvicinavano sempre più. Ci stavamo mettendo in piedi.

Un sorriso sorpreso si impossessò del mio volto, mentre vedevo che il pavimento diventava sempre più lontano...

Troppo tardi. Sentii perdere l'equilibrio e, dopo un secondo, mi ritrovai con la faccia a terra, schiacciato da un peso che riconobbi immediatamente: Deep.

<< Opss, scusa! Mi sa che ho spinto troppo... >> si scusò lei, mentre cercava di rimetterci a posto. << Non fa niente... sono lieto di averti fatto da paraurti >> le risposi ironico, non appena tornammo alla posizione iniziale.

<< Riproviamoci! >> esortò Deep, instancabile. Presi un respiro profondo, cercando di concentrarmi. Non avevo proprio voglia di tornare con la faccia sul pavimento duro!

Non appena Deep segnò il via iniziammo entrambi a spingerci l'uno contro l'altra. C'eravamo quasi riusciti, ma stavolta fu Deep ad avere l'onore della faccia spiaccicata contro il pavimento.

Ci provammo per altre volte, finché, alla quinta, non riuscimmo ad alzarci. Purtroppo eravamo entrambi un po' ammaccati...

<< E ora? >> chiesi. Questa parte del piano non me l'aveva ancora spiegata.

<< Dobbiamo liberarci dalle corde, però dobbiamo essere uno difronte all'altro... >> ragionò.

Io feci un sorrisetto maligno. Ecco, era il momento di schernirla.<< E come hai in mente di fare? >> le chiesi, sicuro che non sapesse cosa rispondermi.

<< Ecco, ci sarebbe un modo... però non mi piace molto... >> disse, immersa nei pensieri. La esortai a continuare.

<< Ecco... è un po' difficile da spiegare... te lo farò vedere >> concluse infine.

Non feci in tempo a ragionare che la sentii strisciare contro la corda, cercando di aggirarla. Il piccolo problema era che così facendo strisciava anche... contro di me! Sentii immediatamente le mie guance farsi rosse. Riuscivo a sentire ogni suo movimento stretto e strattonato, mentre cercava i mettersi davanti. Per fortuna quello stato durò poco, portando immediatamente a un ottimo risultato! Be', ottimo secondo certi punti di vista. Infatti sentivo tutto il suo corpo schiacciato contro il mio! Se non fosse stato in una situazione d'emergenza, molto probabilmente sarebbe stato un po' troppo... equivoco. Cercai di mantenere un certo contegno. Insomma, eravamo costretti in quella posizione, per salvarci la vita! Eppure perché le mie gote erano infiammate e la mia testa aveva preso a pulsare?

<< Dovrei essere in grado di slegare queste corde... >> farfugliò Deep , maneggiando con molta difficoltà il cordone che imprigionava le mie mani. Io intanto rimanevo fermo, senza fiatare.

Passarono svariati minuti e, alla fine, le mie mani furono finalmente libere. << Su, slega me, adesso! >> mi esordì Deep. In un attimo le mie mani furono sulle sue, ancora immobilizzate. Devo ammetterlo, erano più complicate del previsto, ma riuscii comunque a slacciarle. Finito quelle, passammo alla corda che ci legava alla vita. Quella, fortunatamente, era più semplice.

Dopo due secondi fummo liberi da qualsiasi fune opprimente!

Esultante, chiesi << E ora? Come facciamo ad uscire da qui? >>. La vidi mordicchiarsi il labbro, pensosa, mentre si guardava intorno. Io feci lo stesso.

Non vedevo niente. Niente che ci aiutasse a uscire di lì. E ora? Cosa sarebbe successo? I nostri rapitori potevano entrare un momento all'altro e ci avrebbero visti così “liberi”...

Avevo il cuore in gola, e l'adrenalina che mi pulsava nelle vene.

Saremmo riusciti a scappare??



Eccomi di nuovo, dopo un tempo incredibilmente lungo, ad annoiarvi con la mia storiella!XD Allora... lo so, sono stata proprio cattiva, ma mi voglio divertire con loro.... *muhaaaaa*

E ora? Cosa succederà? Riusciranno a scappare da soli oppure dovranno attendere che qualcuno li salvi??

non mi guardate così! Io non so niente!!

Bene, per tornare a cose più serie... ecco la risposta alle recensioni:

Chiaraa: Heey, ciao!! Scusa tanto per il ritardo, ma anch'io sono nel panico!!!O.O Pensa che dovevo aggiornare l'altro ieri ma... non ne ho avuto l tempo!! Bene, per tornare alla storia... sì, lo so, sono molto bastarda!!è.é Mi piace far morire le mie lettrici!! comunque, ho fatto un po' apposta a rendere antipatica Mery, se no non si capiva il perché di quello che avverrà dopo (che ovviamente è top-secret). Ma tranquilla, Mery è un personaggio antagonista... in un certo senso...

ale_sele: … emhh... calma amica... *.*... lo so, sono stata davvero cattiva, ma, dì la verità, è un'idea geniale!! Insomma, mette più voglia di leggerlo, attacca di più! Puoi capirmi, insomma!Comunque, sai com'è... Justin è fatto così! Per lui Deep è la perfezione scesa in terra!E so anche che Mery è permalosa, lo creata io!! E poi... guarda, sono ancora viva!!!XD

chiia_: Ecco, finalmente una persona intelligente che mi dice di aver avuto un'idea brillante! Per fortuna che ci sei tu... comunque, stai tranquilla, non mi offendo. Come hai detto tu, ci sono gusti diversi. Per quanto riguarda quel campo...fammici arrivare, almeno!! Insomma, nessuno si è ancora innamorato di nessuno (o almeno, non lo sanno)! Dai tempo al tempo!

Bene, finito qui, si passa alla domanda, anzi, alle due domande (eh, sì, oggi mi girava di metterne due, e allora??)

Domanda 1:Qualcuno di voi potrebbe darmi consigli su come migliorarmi nella scrittura? Ho assoluta sete di migliorarmi!!

Domanda 2: Ecco... io avevo fatto un disegno (di un personaggio della ff) e volevo mostrarvelo. Qualcuno sa come si fa?? (il disegno non è su internet!)

Grazie infinite a tutti!! Un bacio enorme e alla prossima!!

 

   
 
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