Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Fly12    25/06/2010    3 recensioni
“Kushina sorride e si volta e raggiunge il biondo e prenderlo per mano
- In fondo, quello che voglio, è vederti sorridere…niente di più -”
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kushina Uzumaki, Yondaime | Coppie: Minato/Kushina
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Prima dell'inizio
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Kizuna Destiny

Un giorno qualcuno mi disse che... era destino, un giorno qualcuno mi disse che... il destino non esisteva, un giorno qualcuno mi disse che... dipendeva solo dal destino e quando meno te lo aspetti il destino viene a bussarti alla porta e ti travolge e non ti lascia più andare, ti segue, ti influenza, ti fa sorridere alle volte, ma è sempre li pronta a ricordarti che c’è.

 Minato non avrebbe mai creduto nel destino, credeva che il proprio destino uno se lo costruiva da se, che il destino si poteva sempre cambiare, che c’èra sempre un’alternativa, sempre un’atra strada da percorrere, fino a che non aveva incontrato lei, Kushina.

 

 “Una bambina dai lunghi capelli rossi, la faccia tondeggiante e buffa, la guarda a lungo cercando di capire che tipo fosse, quel giorno a tutti venne domandato quale fosse il loro sogno per il futuro, molti rispondevano, diventare forte, altri rispondevano essere un buon ninja e lui invece si alzò in piedi e rispose con il cuore, una mano stretta a pugno sul petto, sul volto un sorriso.

- Voglio che tutti al villaggio mi accettino e voglio diventare un grande Hokage –

Lui notò subito lo sguardo della bambina su di lui, lo guardava in modo strano, quasi non credesse che lui potesse essere davvero forte o in gamba.

Poi  venne il turno della rossa che si aveva uno strano sguardo determinato e al contempo teso, poi strinse un pugno davanti a lei, probabilmente a farsi carica e poi sorprese un po’ tutti quanti.

 -Io diventerò la prima donna Hokage -

 

Evidentemente non a tutti piacque quella risposta o forse era solo che era appena arrivata, sta di fatto che molti iniziarono a prenderla in giro chiamandola Pomodoro.”

 Sorrise a quel ricordo, quella bambina dai lunghi capelli rossi, quella bambina dal carattere frizzante, quella bambina determinata gli aveva cambiato la vita.

Ancora ricordava di come si faceva valere, ancora si ricordava di come era stata in grado di terrorizzare tutti quelli che la chiamavano Pomodoro, ancora ricordava di come venne poi chiamata L’Habanero rosso sangue, tutto ciò avrebbe dovuto spaventarlo, ma non era così, perché lei aveva qualcosa di speciale, ma a quei tempi ancora non lo capiva.

 Forse in quel momento, in quel giorno non avrebbe dovuto permettersi di ricordare tutte queste cose, decisamente non era il giorno adatto avrebbero detto, ma per lui quel giorno era sicuramente il più perfetto per ricordare,  perché forse non ci sarebbe stato un altro giorno per poterlo fare.

 

“Era successo durante la notte, parecchi ninja vennero convocati, una missione d’emergenza, tra quei ninja anche Minato.

Quella notte alcuni ninja di Komogakure avevano rapito Kushina, il motivo sembrava essere collegato allo speciale chakra che possedeva la ragazza.

Quella notte iniziarono le ricerche, a lungo si cercarono tracce, a lungo si cercarono i ninja, a lungo si cercò Kushina, ma sembravano scomparsi, nemmeno una traccia.

Finche quando ormai era l’alba, Minato notò un riflesso rosso tra l’erba, si avvicinò per guardare meglio e quando prese tra le mani quei fili rossi, sorrise istintivamente, quei fili rossi erano inconfondibili, quei fili rossi appartenevano a Kushina, ai suoi meravigliosi capelli, quei fili rossi erano la via che conducevano a lei e lui iniziò così a seguire il percorso che lei gli stava lasciando.”

 

Lentamente Minato prese in mano una pergamena, sopra un sigillo di chiusura, senza dire una parola compose i sigilli e annullò il sigillo, aprì poi la pergamena e lesse ciò che racchiudeva.

 

“Il sole era sorto da qualche ora, Minato teneva tra le braccia Kushina, era riuscito a trovarla, era riuscito a salvarla e ora le sorrideva mentre lei ancora incredula lo guardava.

Si trovavano in cima ad un albero, il vento a circondarli e a muovere i loro capelli, lui le disse soltanto una cosa.

- Ho riconosciuto subito i tuoi bei capelli -

Per un tempo interminabile Kushina lo fisso, le guance si erano leggermente tinte di rosso, il tempo sembrava essersi fermato e i loro sguardi era legati, lui sorrideva e lei si lasciva investire da un sentimento appena nato nel suo cuore, un sentimento che avrebbe cambiato tutto nella loro vita e da quel giorno i capelli rossi di lei erano divenuti il loro Filo rosso del destino”

 

Dopotutto il destino lo aveva sempre seguito, pronto a invadere la sua vita, pronto a cambiarla, pronto a creare qualcosa di speciale e unico, ma nonostante tutto, il destino con se non porta solo belle cose, il destino sa essere imprevedibile e di questo Minato era certo, ma nonostante tutto non si sarebbe arreso.

 

“Minato se ne sta in piedi alle spalle di Kushina, lei sa che è li e come sempre lo anticipa voltandosi e sorridendo.

 - Allora cos’hanno detto? -

Lui le si avvicina fino ad esserle di fronte, sembra serio e Kushina si rattrista, evidentemente non era andata come avrebbe voluto.

- Mi dispiace Minato -

La rossa allora lo abbracciò cercando di risollevargli il morale, lui ricambio l’abbraccio e mentre gli era così vicino le parlo piano all’orecchio.

- Vuoi sposarmi? -

A occhi sgranati e sorpresa come non mai, Kushina si allontana da lui, le guance rosse.

- Che?! -

Il biondo allora sorride e la guarda negli occhi, quello di cui è sicuro è che vuole stare con lei, vuole lei al suo fianco, vuole lei sempre.

- Mi hanno offerto la carica di Hokage e… -

La rossa improvvisamente scatta e tira un pugno in testa al biondo, è l’agitazione che l’ha fatta reagire così, ormai il biondo c’è abituato.

 -Tu diventi Hokage e mi chiedi di sposarti?! Ma che hai in quella testa? Dattebane! -

Il biondo sorride nonostante il pugno della rossa e guardandola continua a sorriderle.

 - Mi hanno offerto il titolo di Hokage, ma io accetterò soltanto se tu vorrai sposarmi. -

Ora la rossa arrossisce ancora di più e rimane in silenzio, l’ha presa in contropiede e non sa esattamente come rispondere, o forse lo sa ma è troppo sorpresa per dire qualcosa.

Poi lui notando il silenzio di lei, inizia preoccuparsi, ma il sorriso non lo abbandona e allora le porge una mano, lei ancora ferma davanti a lui sembra caduta in trans, poi d’un tratto lei si fionda tra le sue braccia e lo bacia, perché è quella la sua risposta e Minato lo sa, lei gli ha detto si con un bacio”

 

I ricordi si susseguono uno all’altro e lui sorride, perché quelli sono ricordi preziosi, ricordi del loro legame d’amore, quelli sono ricordi di un destino scritto da loro, perché lui ha deciso di non credere ad un destino già scritto, lui ha deciso di credere che il destino lo si crea con le proprie mani, facendo le proprie scelte, lottando per i propri sogni senza arrendersi mai.

 

“Minato titubante apre una porta, quella porta che lo separa da lei, quella porta dove oltre c’è il futuro, quella porta che li in quel momento sembra così grande e pesante.

 Ma poi una voce dal’interno lo riscuote dai suoi pensieri.

Ti decidi ad entrare o no!

La solita Kushina, lui sorride e poi apre la porta, a passi lenti si avvicina al letto su cui la rossa è semi sdraiata, la guarda è splendida come sempre, sorride, sembra anche più dolce in quel momento, ma forse è normale.

Lui la raggiunge finalmente può guardare quel piccolo pargoletto che lei tieni teneramente tra le braccia, avvolto in una calda coperta se sta beato il loro figlio, il frutto della loro unione.

Sorride, ma teme di prenderlo tra le braccia, sembra così fragile e la rossa notandolo sorride.

Prendilo

Lui la guarda quasi sconvolto, non gli sembra davvero il caso.

Non credo sia una buona idea

La rossa non molla e gliel’ho porge determinata.

Avanti, non morde mica e poi è tuo figlio.

Il biondo cede e allunga le braccia per prenderlo, Kushina lo sistema delicatamente tra le braccia del biondo, poi gli tocca una manina. Minato sente un improvviso calore avvolgerlo, tenere suo figlio tra le braccia scalda il cuore, poi si volta verso Kushina che dolcemente accarezza la manina del bimbo.

Allora sei sicura di volerlo chiamare…

La rossa lo interrompe, sa benissimo quello che vuole, sa quanto è importante quel nome, sa quel’è il significato di quel nome, se è sicura? Lo è eccome, per il suo bambino lei vuole il meglio è quel nome è perfetto.

Naruto, si lui è Naruto

Sorride e lui sorride di rimando, poi Kushina si sposta un po’, per dar modo a Minato si sedersi sul letto accanto a lei.

Lei si avvicina e si stringe a lui mentre entrambi guardano il piccolo Naruto.”

 

Lui il quarto Hokage sa che tutto sta per cambiare, lui sa che il futuro sarà difficile, sa quanto costa quello che vuole far e gli dispiace, ma è questa la sua scelta.

Ora li in quella culla di quella stanza, dorme Naruto, lo guarda e sorride amaramente.

 - Sorridi, anche quando non ce la fai. Sorridi qualunque cosa  succeda.. sai perchè? Perchè le 

persone ti possono guardare e sorridere anche loro. Ed altri sorrideranno a quest'ultimi. Cosi che 

tutti sorrideranno e nonostante i nostri problemi, se il mondo è felice, anche una piccola parte di 

noi lo è -

molto probabilmente quelle sono le ultime parole che avrà detto a suo figlio, anche se spera che un giorno possa rivederlo, spera di poterlo vedere crescere, spera di vederlo diventare un grande ninja, un ninja che non si arrende mai, proprio come il protagonista del libro del suo sensei Jiraya.

 

“Minato tiene ancora il piccolo Naruto tra le braccia e Kushina è stretta al braccio di lui.

Come se sentisse la presenza dei suoi genitori chiamarlo, il piccolo Naruto apre gli occhi, azzurri come quelli di Minato e i capelli biondi.

Ora gli occhi di Naruto guardano quelli dei suoi genitori, li guarda rapito, li guarda come se sentisse che deve memorizzarli per non dimenticarli, li guarda e poi inizia muoversi e Minato non sa che fare, così Kushina si allunga e lo riprende tra le sue braccia iniziando a cullarlo, Minato rimane li ad osservare la sua famiglia e sorride.”

 

Minato regala un’ultima carezza al figlio poi si allontana e scompare oltre una porta. 

Fuori c’è l’inferno, casa distrutte, fiamme, macerie, feriti e ninja che corrono e saltano da tutte le parti, Minato osserva a lungo il suo villaggio, ricorda di quanto era bello un tempo, rammenta i giorni passati con Kushina, rammenta i giorni in cui tutto era vede, i gironi in cui aveva fatto delle promesse, i giorni in cui i suoi sogni si erano realizzati, rammenta tante cose ma ora non può più concedersi di ricordare, ora deve agire, ora deve salvare il suo villaggio, la sua casa, la sua famiglia, il futuro delle nuove generazioni, ora è il tempo di andare e combattere contro il proprio destino.

 

“Un prato verde, un cielo stellato e lei che davanti a lui gli sorride

 -io giuro, di non aver mαi provato un emozione così grande – “

 

Minato ora si trova non molto lontano da quella che è la causa di tutto quel disastro, di tutta quella disperazione e dolore, la davanti a lui sta lei, indomabile, inarrestabile e selvaggia, lei la volpe a nove code, Kyuubi.

 

“Kushina sorride e si volta e raggiunge il biondo e  prenderlo per mano

- In fondo, quello che voglio, è vederti sorridere…niente di più -”

 

Il Namikaze si fa improvvisamente serio e dopo aver composto dei simboli con le mani, ne appoggia a terra una e invoca Gamabunta, il re dei rospi.

Ora si trova davanti alla volpe e sa già cosa deve fare, sa che quella è la soluzione migliore anche se drastica e dolorosa, ma è l’unica cosa che può fare per fermare Kyuubi.

 

“Minato si lascia trascinare dalla rossa che lo porta in cima ad una collina da cui si vede parte del villaggio, lei sa che a lui piace guardarlo.

- Ricordati che tu per me, sei speciale -”

 

Minato guarda la volpa davanti a lui e inizia a comporre dei sigilli.

 

“Kushina guarda il villaggio illuminato nella notte, il biondo si volta a guardare lei e con una mano le prende una ciocca di capelli e ne respira il profumo, poi lei si volta a guardarlo con un sorriso.

- Ti amo -”

 

Tutto accade in un attimo, un bagliore di luce avvolge Minato e ciò che lo circonda, tutto diventa bianco, tutto scompare, tutto tranne il volto indelebile di lei, Kushina, poi l’ultimo sorriso di lui e tutto ha fine.

- Anche io ti amo Kushina -

E mentre tutto volgeva al termine, il pianto di un bambino riecheggiava nel vento segno che ora tutto era finito.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Fly12