JANETTE POTTER
1° CAPITOLO: L’INIZIO
“Ma
come facciamo Lily?Non possiamo tenerlo!”
“E
perché no, James?!”
“Come perché no?!Siamo
in guerra, Lily! Non possiamo prenderci questa responsabilità! Sarebbe una cosa
impossibile da portare avanti!LO VUOI CAPIRE?!!!!!!!!Sono
giorni e giorni che cerco di fartelo entrare in quella testolina vuota, ma tu
proprio non ne vuoi sapere!”
“Ah, e secondo te non possiamo prenderci questa responsabilità, eh? Sarebbe
troppo faticoso ora avere un figlio, vero?! Eh si,
certo! Comunque io il figlio lo voglio e non c’è
alcuna possibilità per te di farmi cambiare idea! Con o senza di te, questo
bambino nascerà!”
Così dicendo Lily si
allontanò di corsa, furente.
“Dai Lily!Non fare
così! Lo sai benissimo che non intendevo questo! E’ solo che, pensaci bene, ma
con questa guerra, con questi continui attacchi, come pensi che potrai allevare
un figlio?!”
Lily si fermò di scattò e si girò talmente velocemente che James rischiò
quasi di cadere a terra per lo spavento.
“Stammi
bene a sentire, James Potter…non ho chiesto i tuoi consigli, né
tantomeno il tuo permesso! Io avrò questo bambino, che tu sia
d’accordo o no! Posso anche vivere senza il tuo aiuto, sai?! Non sei al centro
dell’universo di tutti, anche se non vuoi ammetterlo! C’è gente che vive anche
senza di te, mio caro! Quindi per favore
lasciami in pace! Non ti voglio più vedere!”
James la guardò
sconsolato correre via. Non aveva intenzione di ferirla. Lei non sapeva quanto
anche lui desiderasse un figlio da lei, la donna che
più amava al mondo, ma sapeva anche che c’erano tantissimi pericoli. Potevano
morire da un momento all’altro, Voldemort non aspettava altro che il momento
propizio per sbarazzarsi di qualche altro componente
dell’Ordine della Fenice. Non voleva lasciare un figlio orfano, che se per pura
fortuna fosse sopravvissuto, avrebbe dovuto vivere con
una famiglia adottiva, covando per sempre rancore verso i suoi genitori che lo
avevano abbandonato, costringendolo a vivere in una famiglia in cui
probabilmente non sarebbe mai stato amato quanto potevano amarlo loro due, i
suoi veri genitori.
E se invece la cosa fosse stata opposta? Se magari il bambino fosse stato ucciso un giorno da qualche
Mangiamorte impazzito? Avrebbero sofferto le pene dell’inferno. E lui non voleva nessuna delle due cose! L’aveva spiegato a
Lily in tutti i modi possibili, ma non era riuscita a convincerla in nessun
modo. Lei aveva deciso che voleva questo figlio, e niente di quello che lui
aveva fatto o che avrebbe potuto fare l’avrebbe smossa
dalla sua decisione. Ormai si era rassegnato. Doveva andare a scusarsi con lei.
Non poteva certo lasciarla sola in un momento come questo!
Tirò un lungo sospiro
e cominciò a correrete verso al moglie.
**************
“AHHHH! JAMES!!!!!!!!!!!! AIUTAMI! PRESTOOOOOOOO! HO LE DOLIE!!!! JAMES!! PORCA MISERIA! VIENI QUI!!!!!
AHHHHHHH!”
“LILY! ORA?! MA MANCA ANCORA UN MESE! E POI
DOBBIAMO COMBATTERE! LILY! CI STANNO ATTACCANDO! ARGH!”
James era appena stato colpito da un incantesimo ostacolo che lo aveva sbattuto
contro una parete e svenne.
“JAMES!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Erano nel pieno di una
feroce lotta contro una quindicina di Mangiamorte. Li avevano attaccati mentre
cercavano di raggiungere il quartier generale. Per Lily non era molto facile
combattere con il pancione e cercava di fare del suo meglio, ma ora, con anche
le dolie, per giunta in anticipo di qualche settimana, non riusciva nemmeno a
reggersi in piedi. Per fortuna i rinforzi arrivarono in pochi secondi. Una
Guaritrice del St. Mungo che lavorava per l’Ordine
della Fenice e che era venuta per curare eventuali feriti, si accorse delle
condizioni di Lily e si accosto a lei, facendola
sedere in un angolino piuttosto nascosto.
“Calati Lily, va tutto
bene.”
La donna le stava
asciugando la fronte con un fazzoletto mentre veniva
raggiunta da altri due o tre guaritori che portavano sulle spalle qualche
ferito.
“TUTTO BENE?!!!!!!!! C’E’ UNO SCONTO IN ATTO E IO DOVREI
ESSERE LA COMBATTERE, E INVECE SONO QUA CHE STO PER PARTORIRE UN BAMBINO CON
DUE SETTIMANE D’ANTICIPO E, CIGLIEGINA SULLA TORTA, MIO MARITO E’ SVENUTO
SBATTENDO CONTRO IL MURO! EH SI, DIREI PROPRIO CHE VA’ TUTTO A
MER…ARGHHHHHHHHH!!”
“Calmati Lily! Forza!
Non devi pensare a niente ora. Devi solo pensare a far nascere questo figlio.
Hai rischiato molto decidendo di portare avanti la gravidanza mettendoti ancora
più a rischio ma ormai sei qua tutta intera, non puoi
buttare all’aria tutti li sforzi di questi nove mesi!”
“Si…hai
ragione…ARGHHHHHH! Silla! Aiutami ti prego!”
“Lily, ci sono qua io! Forza! Ora spingi bene e vedrai che tra poco
sentiremo solamente li strilli del tuo bel bambino! O
bambina! Forza Lily!”
“ARGHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
********************
“Si. Mi dispiace molto
ma il primo bambino era bello sano ma purtroppo la
seconda è morta subito. Forse i polmoni. Non lo so dire con precisione ma il
suo cuore non batteva.”Disse Silla McGilly con
profondo dispiacere.
“L’hai detto a Lily?”
“No Albus, non ho le ho detto niente. Non sapeva di avere due gemelli in
pancia e visto che è svenuta non mi è sembrato opportuno informarla questa
mattina, quando si è svegliata. Non mi sembra giusto darle altri dispiaceri.”
“Sono d’accordo. La
bambina dove è?” Chiese Silente con una punta di
tristezza.
“L’ho lasciata tra le
macerie della casa. Portandola via avrei destato sospetti.”Nella sua voce si
leggeva chiaramente un tratto di angoscia.
“E
James?” Chiese Silente cercando di cambiare argomento.
“Si è fratturato
qualche osso ma entro stasera te lo consegnerò quasi nuovo!”
“Solo quasi?!” Chiese
accigliato Silente.
“Beh, ormai è un padre
di famiglia! Non ti posso più consegnare il supermacho che
era prima! Ora si è responsabilizzato!”
Ridacchiò la Guaritrice.
“Chi?! James Potter
responsabile?! Uhm, penso che neanche 10 figli lo possano rendere una persona
che si possa definire lontanamente responsabile” Si guardarono un po’ e poi tutti e due cominciarono a ridere a crepapelle fino a farsi
venire le lacrime agli occhi.
********************
“Uheeeeeeee!Uh
uh uh uheeeee!”
Un pianto di un
bambino attirò la sua attenzione. Era pericoloso di quei tempi avventurarsi
fuori casa ma lei doveva andare a comprare il cibo per la sua famiglia e, visto
che quel luogo la sera prima era stato un campo di battaglia molto focoso,
dubitava che lo stesso sarebbe successo quel giorno e quindi si sentiva abbastanza tranquilla. C’erano moltissimi cadaveri
di mangiamorte e sangue ovunque. La vista di tutti quei cadaveri solo che
qualche anno prima l’avrebbe fatta come minimo vomitare o svenire, ma ormai ci era abituata. Orami tutti si erano
abituati. Era una guerra, era ovvio che la morte ne fosse la padrona. Per
questo motivo sentire un pianto di bambino in mezzo a tutta quella morte e
distruzione le parve quasi un segno dal cielo. Quella tenera vocina
piagnucolante le aprì il cuore.
Si avviò cautamente
verso il luogo da qui proveniva il pianto e vide, accoccolata fra le macerie,
una piccola bambina tutta sporca di sangue, ormai incrostato, che se ne stava
avvolta in un asciugamano, anch’esso sporco.
Si avvicinò e prese in
braccio quella meravigliosa creatura.
Come poteva una madre
abbandonare una così bella bambina, subito dopo averla partorita?!
Lei aveva due figli
maschi. Aveva sempre desiderato avere una bambina ma purtroppo non era mai
successo. La bambina fra le sua braccia continuava a
piangere, cercando di aggrapparsi il più possibile al braccio della donna. Era
strano che quella bambina non fosse morta dal freddo durante la notte. Una
bambina così piccola!
La donna ebbe un tuffo
al cuore. Non poteva lasciarla li. Doveva portarla con se. Quello era un segno
del destino….
“Vieni piccola, non
aver paura! È tutto a posto ora. Tu, mia cara Janette, ora farai parte della
nostra famiglia”
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Allora, ragazzi! Ringrazio chiunque abbia usato un po’ del so preziosissimo tempo per leggere il primo capitolo della mia storia. Se siete arrivati fin qua penso che sia perché la mia idea vi è piaciuta e quindi voglio fare alcune precisazioni in modo da chiarire meglio la cosa…e ringrazio comunque fin d’ora chi leggerà anche i prossimi capitoli ma soprattutto chi recensirà!!! Perché sono sicura che lo farete, vero?!
Bene, ora cominciamo…
Mi chiamo Giulia e sono una grandissima fan di Harry Potter e ovviamente della Rowling!
Per non parlare del fatto che Sunny (non dovrei fare pubblicità, ma non resisto!) è il mio idolo! (Va bé, forse ho un po’ esagerato!)
Comunque io ho già scritto delle ff, due per la precisione e tutte e due su Ranma ½ , e ne ho lette tantissime…poi un giorno mi viene l’idea di andare a leggere qualche ff su HP (non ne avevo mai lette prima!) E mentre ne leggo qualcuna (poche, fin ora) mi frulla in testa l’idea di scriverne una anche io. Così un bel giorno la mia mente malata si mette all’opera e da qui nasce questo capitolo.
Spero vivamente che vi piaccia! E mi raccomando di recensire!!!! VI PREGO! Se non poi mi viene la depressione! Anche se dovete dirmi che non vi piace la mia storia! Almeno lo so e cerco di migliorarla come posso!! VI PREGOOOOOOOOO! Grazie!!!!
Baci a tutti!
Giuggia!
Ps: questa storia è decisamente un AU! E forse potreste trovare anche qualche cambiamento in alcune caratteristiche dei personaggi…Ah!Dimenticavo! Questo racconto è ambientato dalla fine del 5° libro in poi e parlerà anche dell’estate di Harry dopo il quinto anno….Anzi! Inizia proprio da li! Ora vi lascio proprio! Ancora Ciao a tutti!
Pps: Ho già inserito il secondo capitolo perché tanto l’avevo già scritto…Su! Cosa aspettate?!! Andate a leggerlo, No?!!! Ciao alla prossima!!