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Autore: telesette    26/06/2010    4 recensioni
La quiete di Konoha City viene interrotta dall'arrivo in città di un famigerato pistolero, conosciuto come Neji "Pallottola di Ghiaccio". Le vite di tutti coloro in grado di maneggiare una pistola si intrecceranno inevitabilmente - Nel Cast: Rock Lee, Naruto Kid e... ovviamente la "grintosa" Kalamity Tenten! ^__^
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neji Hyuuga, Rock Lee, Tenten | Coppie: Neji/TenTen
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Neji X Tenten'
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Sotto il sole del tramonto, immerso nel silenzio che precede la tempesta, ecco che appare all’orizzonte il turbolento villaggio di Konoha-City. Il nome del paese, assieme a quello del suo invincibile sceriffo Kakashi “Fulmine Rosso” Hatake, attirava pistoleri da ogni parte del west pronti a misurarsi con lui. Altrettanto noto però era il fatto che il marshall era ancora al suo posto, il cimitero del paese continuava ad allargarsi e gli affari del becchino si mantenevano alti.
Lo straniero che giunse in paese quel giorno, un uomo alto con i capelli lunghi scuri e gli occhi di ghiaccio, camminava lentamente lungo la strada principale prima di fermarsi davanti all’unico saloon, “l’Eremita Ubriaco”.
Come entrò nel locale, tutti gli occhi si puntarono diffidenti contro di lui. In silenzio si avvicinò al bancone, dove una ragazza bionda con i capelli raccolti in una coda di cavallo stava servendo gli avventori, e ordinò da bere. Subito la ragazza si affrettò a servirlo, rimanendo però sconcertata dal suo sguardo freddo e inespressivo.

- Whisky “on the rocks” - chiese lo straniero con voce bassa.
- S…Subito - rispose la ragazza, tremando visibilmente mentre versava il contenuto nel bicchiere.

Lo straniero osservò il bicchiere davanti a sé per alcuni secondi, senza muovere un dito. Intorno a lui era calato improvvisamente il silenzio tanto che il ronzìo degli insetti si distingueva chiaramente, il suo orecchio allenato avvertiva anche il rumore familiare di qualche grilletto che veniva armato alle sue spalle, tuttavìa non una pistola era ancora stata estratta dalla fondina. Le dita del forestiero si chiusero attorno al bicchiere con movimento più che naturale, come se intorno a lui ci fossero solo persone assolutamente innocue. Non aveva ancora accostato le labbra al liquido che una mano pesante si abbatté sul bancone.

- Tu sei Neji Hyuga, giusto ?

L’uomo che aveva appena parlato, un individuo alto dalle folte sopracciglia scure, parve innescare una improvvisa reazione di stupore e di chiacchiere tra gli avventori.

- Neji Hyuga ?!?
- La “Pallottola di Ghiaccio” del nord!
- Non è possibile…

Il forestiero appoggiò nuovamente il bicchiere sul bancone, senza minimamente scomporsi e tantomeno alzare lo sguardo verso l’individuo che aveva di fronte.

- Se anche fosse…
- Non c’è alcun dubbio, riconoscerei la tua sporca faccia da qui a Suna Town !!!

I presenti capirono subito che, se volevano avere una possibilità di portare a casa la propria pelle, era meglio dileguarsi dal locale il prima possibile.

- E’ strano - fece Neji pensieroso. - Sono sicuro di non averti mai visto prima, eppure il tuo aspetto non mi è nuovo…
- Forse questo ti rinfrescherà la memoria!

La mano sotto il mantello scattò velocissima e il bancone andò in frantumi sotto l’impeto devastante di una raffica di proiettili. La biondina si nascose terrorizzata sotto le tavole di legno rimaste intatte mentre Neji Hyuga fissava impassibile il bicchiere in frantumi ed il whisky che colava sul pavimento.

- Notevole - esclamò. - conoscevo solo una persona con una simile velocità!
- Allora ricorderai anche il mio Maestro Maito Gai, “l’Uragano di Piombo”… l’uomo che hai ucciso senza alcuna pietà due anni fa a Raiken City!
- Mi stai dicendo che sei allievo di quel mattòide dal grilletto facile ?
- Io sono Rock Lee, “il Vento della Prateria”, e sono qui per prendermi la tua testa!
- Capisco - replicò Neji senza battere ciglio. - E’ buffo come certi scherzi della natura tendano a ripetersi… Dì un po’, ragazzina - disse rivolto alla biondina ancora acquattata.
- S…Sì, m… mi dica ?
- C’è per caso un becchino qui in paese ?
- Shi… Shino Aburame, è lui che si occupa di questo genere di cose…
- Molto bene, allora vai pure ad avvertirlo che stasera dovrà occuparsi di un nuovo cliente!
- Non servirà - sbottò Rock Lee. - Quando avrò finito con te, non sarà molto quello che rimarrà da seppellire!

Improvvisamente la porta del saloon si spalancò sotto la spinta di una mezza dozzina di winchester.

- Fuoco ragazzi, inchiodateli entrambi!

Dai fucili spianati si levò la scarica mortale che distrusse ogni cosa presente nel locale: tavoli, sedie, bottiglie… nemmeno il lampadario fu risparmiato. Tuttavia, quando le pistole di Rock Lee si unirono al concerto improvvisato, i sei uomini si ritrovarono crivellàti di colpi prima ancora di capire cosa fosse realmente successo.

- Detesto chi si intromette nei miei affari - fu il commento di Rock Lee sull’accaduto.

Uno degli uomini, ferito gravemente ma ancora vivo, ebbe ancora la forza di sollevare la colt e puntarla contro l’uomo dalle folte sopracciglia che aveva appena sterminato tutti i suoi compagni. Prima ancora che riuscisse ad armare il grilletto, una pallottola gli attraversò il cranio proprio in mezzo agli occhi lasciandolo stecchito sul pavimento.

- Proprio come immaginavo - osservò Neji, soffiando sulla canna ancora calda della propria pistola. - Sei tale e quale a quello sbruffone del tuo maestro!
- Che hai detto ?!?
- Ho sempre disprezzato il vecchio Gai e il suo ridicolo modo di sparare: grande spreco di pallottole, sperando di fare centro… Un pistolero degno di questo nome uccide sul colpo, puro e semplice, è la prima regola in questo mestiere!
- Allora a questa distanza dovrei riuscire a spedirti all’inferno senza problemi!

Nello stesso momento in cui Rock Lee alzò le pistole, il colpo di Neji era già partito. Uno sparo solo e il “Vento della Prateria” si accasciò sul bancone, stringendosi il braccio che buttava sangue come una fontana.

- Non correre, “ragazzo” - riprese Neji con fare ironico. - Se si ha troppa sete di morte, prima o poi si rischia di berne TROPPA… Come è successo al tuo maestro!
- T…Taci !!!
- Ti ho solo dato una dimostrazione di “tecnica”, una cosa che sicuramente il povero Gai non possedeva, altrimenti oggi sarebbe ancora vivo…
- Sei stato tu ad ucciderlo, maledetto bastardo!
- Adesso non ho voglia di parlarne, ero entrato in questa bettola con l’unico scopo di farmi una bevuta… Ragazzina, sei ancora viva ?
- L… La prego, n… non mi faccia del male!
- Tranquilla, non sparo mai se non sono “costretto”… Quanto vuoi per la bottiglia ? - chiese afferrando una delle poche sopravvissute.
- T…Tr… Tre dollari e qua…quarantacinque!
- Tieni pure il resto - rispose lasciando sul bancone una banconota da cento. - Per i danni!
- Gra…Grazie!
- Ci rivedremo, bastardo, ti giuro che ci rivedremo - gli inveì contro Rock Lee.

Neji “Pallottola di Ghiaccio” uscì in silenzio da quello scenario di morte, scostando appena col piede la mano contratta del cadavere steso contro la porta. Come si sparse la voce che l’uomo con alle spalle una scia di cadaveri lunga quanto il deserto era in città, tutti corsero a nascondersi come conigli. Aveva appena fatto una dozzina di passi quando un colpo alle sue spalle esplose in aria.

- Neji Hyuga ?
- E’ la seconda volta che me lo chiedono oggi… Per caso sono diventato famoso ?
- A nome dell’autorità conferitami dallo sceriffo Kakashi Hatake e in qualità di vice sceriffo di Konoha-City, ti dichiaro in arresto!

Neji si voltò, impassibile come al solito. Davanti a lui vi era un giovane biondo con grandi occhi celesti e lo sguardo innocente, il tipico “bravo ragazzo” dei paesini di frontiera, solo che era armato e aveva al petto la stella del marshall.

- Posso avere l’onore di conoscere il nome di questo giovane “tutore della legge” ?
- Mi chiamo Naruto Kid e, se non mi segui subito senza fare storie, sarò costretto a riempirti di piombo fino a raddoppiare il peso delle tue budella!
- Mh, davvero divertente - osservò Neji, accennando quasi un sorriso. - E dimmi, vale anche per quei “bravi cittadini” alle tue spalle ?
- Non ci provare, amico, con me caschi male…

Prima che Naruto Kid potesse spianare nuovamente il fucile, il proiettile di Neji sibilò a un centimetro dalla sua guancia, fino a conficcarsi nel braccio di un individuo che si trovava dietro di lui armato di doppietta a canne mozze.

- Ma… Che cosa significa ?!?

Almeno una quindicina di uomini, armati fino ai denti, aveva circondato sia lui che il famigerato Neji e non sembravano animati da intenzioni amichevoli.

- Si tolga di mezzo, sceriffo - gridò in tono minaccioso un tipo con la pistola già in pugno. - Sulla testa di questo galantuomo pende una taglia di diecimila dollari!
- Costui è sotto l’autorità del marshall di questo paese, ovvero del mio diretto superiore Kakashi, e verrà affidato alla sua tutela come prevede la Legge!
- Povero ingenuo - sussurrò Neji. - Pensi davvero di riuscire a calmare la cupidigia altrui con qualche bella parola ?
- Addosso ragazzi - gridò ancora il capo di quel gruppo. - Se il vice sceriffo oppone resistenza, uccidete anche lui!

Prima ancora che l’uomo finisse di parlare era già morto con un foro all’altezza del petto, la “Pallottola di Ghiaccio” aveva fatto un’altra vittima.

- Allora, vice sceriffo - sorrise Neji. - Ha intenzione di fare un altro bel discorso, o pensa di fare l’unica cosa sensata facendo “parlare” quel ferrovecchio che tiene in mano ?
- Ne riparliamo dopo, fuoco!

Così come nel saloon i “clarinetti da concerto” ripresero a suonare per la strada con la differenza che, mentre uno dei due solisti apriva nel petto degli avversari squarci sufficientemente grandi da farci passare un ombrello aperto, l’altro invece si limitava a inchiodare le vittime con un unico colpo alla testa, al petto o allo stomaco… ogni singolo colpo andava a segno con una velocità impressionante. In men che non si dica, tutti e quindici gli avversari erano pronti per la sepoltura.

- Adesso torniamo alla nostra questione - esclamò Naruto Kid, spianando il fucile contro Neji.
- Sarà difficile “conversare” con quell’aggeggio, sceriffo, è scarico…
- Come ?

Naruto Kid abbassò la guardia per un attimo fatale, Neji Hyuga ruotò velocemente il polso e gli piantò nello stomaco il calcio della pistola tramortendolo.

- Sogni d’oro, “ragazzo” - esclamò Neji a voce bassa, mentre Naruto cadeva a terra riverso in avanti. - Stai tranquillo, rimarrò in città per qualche giorno, avremo tempo per riprendere il discorso da dove lo abbiamo interrotto… Ora però gradirei scolàrmi il contenuto di questa bottiglia in santa pace!

Ma era destino che Neji Hyuga quel giorno dovesse fare la conoscenza di buona parte dei cacciatori di taglie del paese, pochi metri più avanti lo attendeva un nuovo agguato. Tre individui si erano appostati col grilletto alzato, uno sul tetto di una casa vicina e due ai lati dell’edificio. Un attimo prima che Neji mettesse piede in quella trappola, una voce lo mise in guardia.

- Attento, sopra di te!

Buttandosi a terra, Neji evitò la prima raffica di colpi rotolando di lato. Non ebbe neanche bisogno di estrarre la pistola perché lo sventurato che aveva cercato di impiombarlo precipitò al suolo con almeno quattro buchi nella schiena.

- A quanto pare, anche il famigerato Neji Hyuga non ha occhi dietro la schiena - esclamò una voce squillante.

Davanti agli occhi di Neji, apparve un giovane pistolero dal corpo esile con una cartucciera che gli scendeva diagonalmente sul petto e un grosso cappello calato sugli occhi.

- Chiunque tu sia ragazzino, mi devi una bottiglia di whisky - disse Neji seccato, alludendo ai cocci di vetro gocciolanti della bottiglia che si era infranta cadendo a terra.
- Bel modo di ringraziare - fece il pistolero, tirando indietro il cappello. - e comunque NON sono un ragazzo!

Infatti guardando meglio, Neji notò che il suo interlocutore era una ragazza e anche piuttosto attraente, con i capelli corti e gli occhi color nocciola.

- Una donna con la pistola ? Dove andremo a finire…
- Attento a come parli - sbottò la ragazza. - Parola di Kalamity Tenten, se ti azzardi a sputare un’altra scemenza, ti stendo secco come quel povero bastardo!
- Ho i miei dubbi!
- Che str…

Nello stesso momento che Tenten mise mano alla fondina, la pistola di Neji aveva già sparato un paio di colpi che le fischiarono alle orecchie. La ragazza rimase incredula di una simile velocità ma, dando un’occhiata alle sue spalle, vide gli altri due sciacalli. Usciti dall’ombra per cercare di finire il lavoro iniziato dal loro compare, erano entrambi morti sul colpo.

- Sai, c’è un motivo per cui mi chiamano “Pallottola di Ghiaccio” - esclamò Neji, alzando lo sguardo. - Quando io sparo è sufficiente un colpo, uno solo, e l’avversario è già freddo!

La ragazza lo guardò stupita, i suoi occhi erano quasi completamente bianchi, come se stesse veramente guardando attraverso due pezzi di ghiaccio.

- Cosa dicevi a proposito del “ringraziare” ? - domandò lui, rinfoderando la pistola.
- Hmph - sbuffò la ragazza stizzita. - Non ti montare la testa! Se non mi avessi distratta con le tue osservazioni schifosamente “maschili”, me ne sarei accorta subito di averli alle spalle…
- Oh certo, sicuramente - sorrise lui, spolverandosi i vestiti. - Così avresti avuto tutto il tempo di guardarli in faccia prima di morire, chissà che soddisfazione…
- Ma smettila! E’ chiaro che si tratta di un trucco, altrimenti come faresti a vedere visto che sei cieco ?
- Ti sbagli - rispose lui nuovamente, sparando sei colpi in rapida successione.

Il primo proiettile sollevò in aria il cappello di Tenten, mentre gli altri lo colpirono altrettanto precisi mentre era ancora in aria, dopodichè ricadde a terra con sei fori precisi allineati uno dietro l’altro.

- I miei occhi sono un po’ speciali. - spiegò Neji. - E’ difficile mirare esattamente al centro degli organi vitali ma… se riesci a vederli chiaramente attraverso il bersaglio, il discorso cambia!
- E’… impossibile!
- Non per chi ha la fortuna di possedere il Byakugan!
- Che cosa ?
- I miei occhi, te l’ho detto che sono speciali! Certo, anche i tuoi non sono male ma…
- Sfacciato!
- Accidenti, che caratterino... Comunque adesso è meglio che mi allontani, da quando ho messo piede in questo sputo di paese non sono ancora riuscito a bagnarmi le labbra come si deve!

Così dicendo, Neji si avviò lungo la strada gettando un ultimo sguardo ai cadaveri dietro di lui.

- Lo avevo detto che il becchino stasera avrebbe dovuto fare gli straordinari!

Mentre si allontanava, Kalamity Tenten raccolse il cappello da terra e ne esaminò attentamente i fori prima di rimetterselo in capo.

- Ehi tu - gridò. - Mi devi un cappello nuovo, non te lo scordare!

Neji non rispose o fece finta di non sentire, comunque tirò dritto senza voltarsi.

- Neji Hyuga - esclamò Tenten sottovoce. - Qualcosa mi dice che ci sarà parecchio movimento in città nei prossimi giorni!

( continua )

Nota dell’Autore:

Saluto tutti coloro che leggeranno e ( spero ) recensiranno questo primo capitolo per dirmi cosa ne pensano. XD l’idea di spostare Naruto & Co. nel Vecchio West è follìa pura, ne sono consapevole ma volevo fare ugualmente una prova e, prima di andare avanti con i vari MEZZOGIORNO DI FUOCO dei capitoli successivi, preferisco ascoltare un po’ di opinioni…
GRAZIE ^___^

   
 
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