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Autore: elo_minority    26/06/2010    3 recensioni
beh..prima ff..che poi tanto ff non è.. :D momenti di follia guardando la luna piena di stasera.. *-*
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Moon


La luna mi attrae..

È strano no?
Una cosa che vedi tutte le notti, che di così speciale in fondo ha poco e niente..
Chissà perchè mi fa uno strano effetto..
A volte vorrei stare in terrazzo a guardarla tutta la notte..
Mi piace il buio.
Forse perchè al buio mi sento bene.
Riesco ad essere me stessa, a togliere quella maschera che mi porto appresso tutti i giorni.
Oddio, io non sono falsa, solo non voglio deludere le poche persone che mi vogliono bene.
E per non deludere alla fine faccio le scelte che gli altri hanno già prefissato per me.
Sì io vado al liceo.
I miei erano contentissimi quando l'ho deciso.
E io ho capito troppo tardi che magari non era la scelta giusta.
Che con un liceo hai poche prospettive certe, anzi, non ne hai proprio.
E con i tempi che corrono è rischioso, secondo me, imbarcarsi in un progetto che prevede una vita di studi.
Perché non credo che riuscirò ad andare avanti con i miei sogni.
Io sogno l’astronomia. Ma non gli extra-terrestri. No. A me interessano i pianeti, le stelle, le costellazioni e tutto quello che riguarda la parte fisica. I buchi neri. Io li adoro per quanto mi facciano paura. Ho paura dell’ignoto, ma voglio capire. Voglio trovare una spiegazione a questi fenomeni..magari riuscirò ad applicare la teoria anche a questa vita..
Ma ho paura di deluderli.
Tutte le sante volte che mia nonna viene a casa nostra mi fa la stessa domanda “Ma dove andrai dopo il liceo?”. Bella domanda. Io le ho risposto migliaia di volte.
“Nonna voglio fare Astronomia.” “Ma Eli devi capire che l’Astronomia non ti porterà da nessuna parte! I soldi con quella non li fai! Vai a fare fisioterapia! Li sì che guadagnano!”.
E io ci penso. Come non pensarci? Te lo ripetono all’infinito.
Io amo il cielo. Io amo stare stesa in un prato a guardare le costellazioni, a pensare a quanto grande possa essere questo universo, se ce ne sono altri, se la Terra sarà destinata a scomparire, se avremo mai una via di fuga..
Come la luna anche io ho una faccia che non faccio vedere a nessuno.
La parte di me che sogna, che si aggrappa ai brandelli di questa vita che mi sta lasciando distrutta.
A volte ho davvero pensato a come potrebbe essere il suicidio.
Troppa voglia di sperare di riuscire a vivere una vita decente. Troppa paura. Paura della morte. Paura di dimenticare quelle poche cose buone che possono accadere durante l’arco di una vita. Paura dell’oblio. Pensare all’eternità..cavolo mi fa paura! Mi sento sola. Passare l’eternità in una bara. Come dormire certo. Ma cavolo..l’eternità è lunga..
E tutto questo circolo vizioso non si concluderà mai.
Indecisioni, che portano a paure, che portano alla ricerca di certezze, che puoi trovare solo nelle cose scontate.
Più vado avanti più mi accorgo che nella vita reale non c’è spazio per i sogni.
I sogni li devi chiudere nel famosissimo cassetto.
A doppia mandata.
Sicuro, fuori mi faccio vedere forte..non mi faccio scalfire da niente.
Poi però a casa ci penso.
E sto male.
Ovvio. Non sono una macchina. Anche io provo dei sentimenti.
A volte la vorrei far vedere questa fottuta faccia.
Ma ormai tutti mi hanno etichettata.
Ah Lei, la maschiaccia, la prepotente, la manesca.
Io non credo di riuscire a farmi vedere, e soprattutto accettare, per come sono davvero.
Non con tutti questi pregiudizi.
Certo.. fondatissimi.
In tutti questi anni non ho fatto altro che nascondermi dietro questa maschera.
La fredda e imperturbabile io.
Fuori, un muro che nasconde la vera me.
Quella che come tutte le ragazze vorrebbe qualcuno che la faccia sentire al sicuro, protetta, qualcuno con cui sfogarsi, qualcuno che ci sia sempre per te.

«Sometimes I Wish Someone Out There Will Find Me»

Dicono i Green Day.

Mia fonte di ispirazione per ogni cosa che faccio.
Persone fantastiche che mi hanno fatto capire, prima che mi illudessi troppo, che la vita non è rose e fiori. Ma dentro ad essa ci sono anche i sacrifici e il dolore.
American Idiot. Avevo nove anni. Nove fottutissimi anni. E mentre le mie “amiche” giocavano e si divertivano. Io già pensavo al futuro. A come sarà. E al passato. A come poteva essere stato.
Avevo già i miei problemi. Sì perché io sono sempre stata bruttina. Sì dai. Ero tra le ultime ad essere guardate. Se cercavano delle ragazze belle, mi saltavano a piedi pari, e queste sono state ulteriori batoste alla mia autostima già praticamente inesistente.
Ho sempre giocato con i maschi.
Loro con il fatto che maturano più tardi di noi donne, non mi additavano come "strana" perchè non stavo mai con le mie compagne di classe, perché preferivo dare dei calci a un pallone invece di spettegolare o fare quei giochi che io reputavo stupidi.
Certo ognuno si diverte come vuole. Io mi divertivo a giocare a calcio, a giocare con le carte dei Pokemon, le Yu-Gi-Oh..tutte quelle cose lì.
Sono sempre tornata a casa con i grembiuli rotti. Mentre le altre li avevano lindi neanche fossero appena usciti dalla lavatrice.
Le mie fantastiche compagne di classe. Credo di dover ringraziare anche loro a sto punto. Grazie care compagne di classe perché mi avete tenuto fuori da quello stupido cerchio.
Perché se sarei dovuta essere come siete voi ora. Beh. Preferisco la mia solitudine.
Compagne di classe perché non credo di poterle reputare amiche.
Persone che ti cercano quando hanno bisogno.

Io, quella che rimaneva a casa perchè non si sentiva all'altezza.
Io, quella che aveva paura di vivere tutta la vita in solitudine.

Ed è così anche adesso..
E ormai ho perso le speranze perchè possa essere diverso il futuro.
  
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