Capitolo 1
Sarò troppo buona...?
(POV Lizzie)
Ero preoccupata. Anzi no. Una persona “normalmente preoccupata”
sarebbe rimasta a casa propria ad aspettare che i lupi tornassero. Io invece
ero seduta in un incavo perfetto per sedervici della parete rocciosa che si
allungava sull’oceano, e continuavo a fissare la foresta. La mia preoccupazione
era diversa, visto che di solito le persone “normali” non si preoccupano per un
branco di lupi che stanno dando la caccia ad una vampira che voleva uccidere
una loro amichetta; oppure per gli uomini di La Push che danno la caccia ai
lupi che secondo loro uccidono la gente. Oh si. Ero molto, molto preoccupata.
Da poco avevo ripreso i rapporti con Jacob, ma ancora non
era tornato il rapporto di prima, anche perché la presenza di Bella non
aiutava.
Niente. Nemmeno un movimento causato dal vento. Ora che ci
facevo caso il vento si era fatto più forte. Forse non era stata una grande
idea salire fin qui. Cominciai a scendere, in fondo non ero cosi pazza o cosi
disperata da tentare il suicidio. Qualcun altro invece si. Non lontano dal
punto in cui ero seduta io ma più in alto, la sagoma di un essere umano era
pericolosamente sporta sul dirupo che finiva a picco sul mare. Aguzzai la vista
e… Bella?! Che diavolo stava combinando? Era completamente rincitrullita o cosa?
Non capivo cosa stesse facendo, quando ad un tratto saltò. Per un momento
temetti che si andasse a schiantare contro le rocce, ma finì nell’acqua
fortunatamente. Quella ragazza era pazza sul serio. Nessuno si gettava da quell’altezza
e con quel tempo poi. Vidi la sua testa uscire dall’acqua e tirai un sospiro di
sollievo. Poi però un’onda la sovrastò. Poi un’altra ancora. Vedevo il suo
corpo che veniva sbattuto di qua e di là, pericolosamente vicino alle rocce.
Sbatté contro una di esse e poi finì in profondità. Mi tuffai senza pensarci
due volte. Il contatto con l’acqua gelida fu atroce, ma continuai a nuotare.
Andai sott’acqua e vidi il suo corpo. Riuscii, per chissà quale miracolo, a
prenderla per un braccio e a tirare il suo viso fuori dall’acqua. Cercai di
rianimarla, la chiamai, ma fu tutto inutile. Dovevo portarla fuori dall’acqua.
Dopo poco cominciai a non sentirmi più le gambe e il freddo e le onde alte non
aiutavano affatto. Alzai per caso lo sguardo verso la rupe e vi vidi un lupo
grigio che stava guardando nella nostra direzione. Paul.
“Paul!” gridai. Ululò e tornò nella foresta. Continuai a
nuotare per qualche altro metro, ma ero allo stremo delle forze. Mi voltai di
nuovo verso il dirupo dove c’era Paul. All’improvviso qualcosa di caldo mi prese
un braccio.
“Lizzie. Dammela” Jacob. Gli diedi retta e gli passai
Bella. La portò fuori dall’acqua e io stanca lo seguii a ruota. Mi fermai sul
bagnasciuga, ancora con il respiro affannoso. Mi trascinai nel punto in cui
Jacob si era fermato. Stava cercando di rianimarla.
“Respira, Bella! Avanti!” Poco dopo Bella sputò fuori
l’acqua.
“Bella?” chiese. “Bells, tesoro, mi senti?”
“Tu stai bene?” mi chiese Sam. Non riuscivo a parlare,
annuii semplicemente.
“Da quanto ha perso conoscenza?”
“Da qualche minuto” risposi.
“Respira. Si riprenderà. Dovremmo ripararla dal freddo,
però. Il colorito non mi piace…” disse Sam.
“Pensi che possiamo spostarla senza rischi?” disse Jacob.
“Si è rotta qualcosa durante la caduta?”
“Non lo so” Guardarono anche me, ma non seppi rispondere.
Tacemmo. Bella aprì improvvisamente gli occhi e cercò di chiamare Jake. Il suo
viso si stagliò sotto il cielo.
“Oh, Bella, tutto bene? Mi senti? Ti fa male qualcosa?”
“S-soltanto l-la gola” balbettò con le labbra tremanti dal
freddo come le mie.
“Allora andiamo via da qui” La prese in braccio senza il
minimo sforzo. Mi fece cenno di seguirlo. Bella fissava ancora l’acqua.
“L’hai trovata?” chiese Sam.
“Si, ricomincerò da qui. Torna all’ospedale. Ti raggiungo
più tardi. Grazie, Sam” Seguii a fatica Jacob che correva per la spiaggia verso
la strada e non capii tutto quello che si disse con Bella. L’ultima parte però
non mi sfuggì.
“L’avete… trovata?” disse Bella.
“No. Si è rifugiata in acqua. Per i succhiasangue è un
vantaggio. Sono tornato a casa di corsa perché temevo che mi precedesse a
nuoto. Passi talmente tanto tempo sulla spiaggia…” La sua voce si spense,
rotta. Si voltò verso di me e mi lanciò un profondo sguardo.
“Anche tu”
“Anche gli altri sono a casa?” Chiesi.
“Si. Più o meno” Cercai di decifrare la sua espressione.
Il suo sguardo era torvo, pieno di dolore o preoccupazione.
“Aspetta” aggiunsi “Chi è all’ospedale? Qualcuno di voi si
è fatto male?”
“No, no. Quando siamo tornati, Emily mi ha dato la
notizia. Riguarda Harry. Ha avuto un infarto, stamattina”
“Oh, no! Charlie lo sa?” Chiese Bella.
“Si, è anche lui all’ospedale insieme a mio e tuo padre”
disse rivolgendosi a me.
“Se la caverà?” Chiedemmo io e Bella quasi all’unisono. Jacob
abbassò lo sguardo.
“Per ora le cose non vanno molto bene” Bella chiuse gli
occhi. Forse piangeva.
“Posso fare qualcosa?” Chiesi. Ci fermammo davanti il
furgone di Bella.
“Ce la fai a guidare?” Annuii. “Portarla a casa tua.
Occupati di lei finchè non torno” Occuparmi di Bella. Mi sembrava abbastanza
lucida da tornarsene a casa da sola.
“Solo finchè non torno” ripeté a bassa voce. Annuii. Jake
fece sedere Bella dal lato passeggero. Prima che potessi salire in macchina mi
prese per le spalle. “Sei stata molto coraggiosa. Non tutti l’avrebbero fatto”
“Non potevo lasciarla morire” dissi a bassa voce.
“Lo so” Appena mi lasciò tornai a tremare. Entrai nella
vettura e misi in moto. Durante il tragitto nessuna delle due proferì parola.
Gli unici rumori dell’abitacolo erano quelli che faceva il motore del pick-up e
il nostro battere dei denti. Non avevo mai sentito cosi freddo in vita mia.
Sentivo freddo persino nelle ossa e nelle punte dei capelli. Jacob si era
preoccupato per me. Aveva rischiato la vita per me e per Bella. Forse non gli
ero poi cosi indifferente. Non mi andava di pensare certe cose in quel momento.
Eravamo arrivate di fronte casa. Feci scendere Bella e aprii la porta
d’ingresso. Le consigliai di fare un bagno caldo e le diedi dei vestiti che
potessero starle bene. Presi un asciugamano e mi asciugai. Non aveva lo stesso
effetto di una doccia calda, ma era sempre meglio di niente. Rimasi con i
capelli umidi, aspettando che Bella finisse. Insieme a lei dal bagno uscii una
quantità enorme di vapore. Non aprii la finestra, ma mi godetti quel vapore
mischiato al calore del phon. Ad un tratto se ne andò la luce. Fantastico. Ero
rimasta anche con i capelli mezzi bagnati. Porsi a Bella, seduta sul divano,
una tazza di tè caldo e mi sedetti accanto a lei.
“Come ti senti?” le chiesi.
“Meglio, grazie” Prese un sorso di tè. “Grazie, Lizzie.
Senza il tuo salvataggio forse sarei morta”
“Prego. Non ti avrei potuta lasciare morire” ripete ancora
una volta.
“Si. Non c’era bisogno di tutto questo. Anche se mi avessi
lasciata bagnata, morta di freddo e senza qualcosa con cui riscaldarmi, ti
sarei comunque stata grata”
“Non c’è di che. Ho promesso a Jake che mi sarei presa
cura di te” Andai a posare le tazze nel lavandino. Presi un pleid dall’armadio
e andai da Bella.
“Tieni, Bella. Riposati un po’” le dissi passandole il
pleid. Mi ringraziò e si distese sul divano. Avrebbe dovuto tirare le sue
conclusioni ormai, no? Era abbastanza perspicace, tanto da scoprire il segreto
di Jake da sola. Per quanto la odiassi credevo che almeno un po’ di sale in
zucca ce l’avesse. Si, era sveglia. Però era stata anche molto stupida.
Insomma, innamorarsi di un vampiro non è esattamente il modo migliore per
vivere una vita felice. Forse ero anche io stupida ad innamorarmi di un
licantropo.
L’amore è irrazionale, pensai, più ami qualcuno più perdi
il senso delle cose.
La casa era un vero disastro. Il pavimento era dovunque
bagnato e il bagno era una grande confusione. Mia madre mi avrebbe ucciso
appena sarebbe tornata. Forse era a consolare Sue. Cominciai a sistemare,
rassegnata. Jacob apparve all’improvviso mentre sistemavo il bagno.
“Hey” disse.
“Come sta Harry?” chiesi senza mezzi termini. Sospirò.
“Non ce l’ha fatta” disse. Gli occhi si riempirono di
lacrime che non scesero, il phon per poco non mi cadde dalle mani.
“Seth e Leah?”
“Erano lì quando è successo”
“Dio!” dissi in un sospiro, accigliandomi.
“Lo so. È terribile” disse semplicemente. E quelle parole
bastarono per farmi correre tra le sue braccia in lacrime. Non mi accorsi
neanche del gesto che avevo fatto o del calore del suo corpo. In quel momento
dovevo abbracciare qualcuno e se quel qualcuno era la persona che amavo era lo
stesso. Mi staccai quasi subito.
“Scusa. È che non me lo aspettavo e…” cominciai a dire.
“Non c’è problema. Vieni qui” E mi riprese di nuovo tra le
sue braccia, stavolta con più vigore. Forse anche lui aveva bisogno di qualcuno
da abbracciare. Il suo calore era davvero inebriante. Sarei rimasta stretta a lui
per sempre, se fosse stato possibile.
“Deve essere bello non avere mai freddo” gli dissi.
“E’ una cosa da lupi” Alzò le spalle e mi strinse più
forte.
“Senti ancora freddo?” chiese.
“Si, ma va meglio” sorrisi dentro di me. Strofinò le sue
grandi mani sulle mie braccia e poi mi lasciò andare.
“Porto Bella a casa. Ti dispiace se resti sola, selvaggia?”
“No, vai pure. Poi torni?” chiesi.
“Si”
Jacob non tornò e le cose andarono sempre peggio. Io mi
sentivo uno schifo, io e la mia famiglia credo. Il giorno dopo ci sarebbe stato
il funerale. Non arrivò in tempo nemmeno per Harry. Qualche giorno dopo venni a
sapere che Bella era partita per l’Italia per andare dal vampiro che aveva
tentato di farsi ammazzare. Aveva rischiato la vita per qualcuno che amava e
per questo non l’avrei mai giudicata come una pazza o una stupida. Non rividi
Jacob per una settimana. Provai a chiamarlo, ma era tutto inutile. A volte non
rispondeva nessuno ed ero costretta a lasciare messaggi nella segreteria
telefonica. Altre volte rispondeva Billy, ma mi diceva che il figlio non era in
casa e io non sapevo se crederci o meno. Non mi azzardai mai ad andare a casa
sua. Doveva essere su tutte le furie o triste per la partenza di Bella. Era
tornata e stava bene, ma questo cosa avrebbe cambiato? Insieme a lei erano
tornati i Cullen e non si può essere amici di vampiri e licantropi. Questo era
chiaro anche a me. Devi sempre decidere di stare da una parte. E io per forza
di cose avevo scelto i licantropi. Ma non era questa la mia preoccupazione più
grande. Ora che i Cullen erano tornati, che Bella era di nuovo felice, che
Jacob era come scomparso e una vampira si aggirava per i boschi… Cosa sarebbe
successo?