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Autore: Sophie_    26/06/2010    3 recensioni
Aveva sempre saputo che prima o poi quell’asino di un Principe si sarebbe accorto che lui era un mago.
Solo non sapeva che sarebbe accaduto così presto.
Per questa storia mi sono ispirata alla Challenge creata da Puchyko
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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A l p h a b e t .

 

 

 

 

 

 

«I – io, io credevo che fosse agli allenamenti con i nuovi cavalieri Mio Signore. Non credevo di trovarvi qui, me ne vado subito. » stava balbettando Merlin quando era entrato nelle stanza del suo signore, trovandovi dentro Arthur.

Tranne che nei momenti dei pasti, e delle sveglie mattutine erano giorni che cercavano di stare il meno tempo possibile insieme.

Da quando avevano avuto la discussione.

Era successo alcune settimane fa, durante une delle loro solite battute di caccia, Merlin aveva fatto scappare l’ennesima preda, e Arthur non ci aveva visto più. Era come esploso, e gli aveva rinfacciato tutto. Qualunque cosa gli passava per la mente in quel momento era buona per prendersela con il giovane. Merlino non era stato zitto. Come al solito aveva  risposto per le rime. E Arthur si era infuriato sempre di più, creando un circolo vizioso.

Sembrava una delle loro solite discussioni, che si sarebbero risolte dopo poche ore. Ma questa volta non era successo, e tutti, a corte si erano accorti del gelo che c’era tra i due.  Compreso il Re, che non sapeva spiegarsi la cosa, ma segretamente ne era felice. Non aveva mai visto di buon occhio il profondo rapporto tra i due.

Nessuna sapeva spiegarsi il perché della situazione. Nemmeno i due.

Era come se qualcosa si fosse rotto.

Quel qualcosa che gli permetteva di essere loro Arthur e Merlino, non Signore e servo.

Ma da quel giorno tutto quello che avevano costruito, permettendogli di diventare quello che erano, era come se non fosse mai esistito.

«Fermati. Voglio parlare con te.» freddo e impassibile Arthur aveva pronunciato quella frase, che per Merlino era come una condanna.

«Mi dispiace mio Signore, ho molti lavori da fare. Devo portare a spasso i Vostri cani, devo strigliare i cavalli e aiutare Gaius con alcune erbe.» sussurrava incoerentemente a testa bassa Merlino.

Non mi guarda nemmeno negli occhi. Questa cosa deve finire ora.

«Merlino.  Adesso basta. Voglio parlare con te. Adesso  il giovane a quelle parole aveva alzato subito gli occhi verso il suo signore.

Era da quel giorno che non lo chiamava per nome.

«Di che cosa ha bisogno Mio Signore?»

«Questa cosa deve finire. La situazione è degenerata, e non so perché. Ma non mi piace. Mi mancano i nostri momenti Merlino. Le nostre chiacchierate, le scherzose litigate, mi mancano persino le tue insolenze, e quando mi chiami Asino Borioso.» mano a mano che parlava Arthur si era avvicinato al giovane, e adesso era ad un solo passo da lui. Si era scoperto, gli aveva detto cose che mai aveva pensato di dire a qualcuno. Tanto meno all’Idiota. Ma l’aveva fatto, perché gli mancava, ne aveva bisogno.

Adesso toccava a lui, sapeva che anche Merlino non sopportava più quella situazione. Erano entrambi esasperati. Arthur aveva fatto il primo passo. Toccava a Merlino fare il quello successivo.

Passo che fece pochissimi istanti dopo.

Si fiondò letteralmente tra le braccia di Arthur, alla ricerca di quell’abbraccio che di tanto intanto si concedevano, quando la situazione diventava troppo pesante, o gli impegni di Principe Ereditario diventavano impossibili da sopportare.

Un momento anelato da entrambi da troppo tempo.

E quando si ritrovarono uno tra le braccia dell’altro tutte quelle settimane di silenzi passarono come se non fossero mai esistiti.

Sapevano che tutto era finito. Che quella brutta discussione era come se non fosse mai esistito, e che tutto era tornato come prima.

«Mi siete mancato. Asino borioso

 

 

 

 

 

 

Note:

Oh! Wow. Sono secoli che non aggiorno Alphabet.

Era molto tempo che volevo scrivere di un’ipotetica litigata tra l’Asino e Merlino. Anche se non era questo il risultato che speravo. Ma (!) ne sono quasi fiera :D
Nel prossimo capitolo ringrazierà personalmente tutti quelli che hanno commentato lo scorso capitolo.

Grazie a tutti quelli che hanno commentato il capitolo precedente! Alla prossima :D

 

 

  
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