Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: DracosWife    27/06/2010    3 recensioni
“Papà, cosa ci fai qua?” Irruppe un teso e meravigliato James che guardava di sottecchi il padre che era arrossito come se lo avessero colto con le mani nel vasetto della marmellata. “Io, stavo cercando una radio da portare a tuo nonno!” Rispose, inventando quella scusa su due piedi. Ma dovette essere alquanto stupida poiché il figlio si mise a sorridere. “Papà, nonno è venuto giusto qualche minuto fa per prendere la radio! Cosa ci facevi qui?” “ Ok, ok, ero venuto a cercarti!”
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Harry Potter, James Sirius Potter, Rose Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

E' tuo.

 

 

 

“James,James, vieni qua!”  Harry Potter chiamava da molto tempo suo figlio che durante le vacanze di Natale era sempre nel giardino della Tana per giocare a Quidditch con i suoi fratelli e cugini.

“James!” Urlò suo padre un’altra volta non ricevendo risposta.

“James, vieni immediatamente qui!” Continuò lui, incamminandosi verso il campo improvvisato.

Una volta fuori però, non c’era nessuno se non Albus e Rose intenti a giocare a uno contro uno.

“Ragazzi, avete per caso visto James?” Chiese agitato e incavolato ai due ragazzi.

Quelli si guardarono entrambi con un’occhiata che non prometteva nulla di buono.

Harry dovette accorgersene perché guardò con in modo torvo Al che al sguardo divenne color carota.

 

“No..i…”  Disse il ragazzo iniziando balbettare, cosa che faceva quando diceva le bugie, “No-n…”

 

“Non abbiamo visto niente zio!” Continuò sua cugina al posto suo con una bella faccia tosta.

 

“Sicuri?” Chiese il moro alzando il sopracciglio e inginocchiandosi per terra per essere alla loro altezza. Quelli annuirono anche se Albus in modo un po’ più incerto.

 

“Lo siete proprio?” Ripeté questa volta avvicinandosi ad Albus, il più debole tra i due.

 

“No, si è rintanato nel capanno!” Gettò li, spiazzato il moro, che ricevette un’occhiataccia da parte della Weasley che lo guardò come un verme traditore.

 

“Bene, bravo Albus!” Disse il papà dandogli una pacca sulla testa facendolo di nuovo arrossire, diretto verso il capannone degli attrezzi Babbani del cognato.

 

La porta era aperta, segno che qualcuno era entrato.

Una volta entrato con passo felpato questa cigolò tanto che mandò all’aria il suo piano per non farsi sentire dal figlio.

 

“Papà, cosa ci fai qua?” Irruppe un teso e meravigliato James che guardava di sottecchi il padre che era arrossito come se lo avessero colto con le mani nel vasetto della marmellata.

 

“Io, stavo cercando una radio da portare a tuo nonno!” Rispose, inventando quella scusa su due piedi.

 

Ma dovette essere alquanto stupida poiché il figlio si mise a sorridere.

 

“Papà, nonno è venuto giusto qualche minuto fa per prendere la radio! Cosa ci facevi qui?”

 

“ Ok, ok, ero venuto a cercarti!”

 

“E chi ti ha dett…Si, Albus! Quello non si sta mai zitto!” Proruppe capendo del tradimento del fratello.

 

“Ehi, sai com’è! E’ debole…!” Lo difese il padre.

 

“Bene, allora, ora che mi hai trovato cosa vuoi da me? Mi vuoi punire solo per aver fatto quasi saltare in aria la casa con un fuoco d’artificio dei Tiri Vispi?”

 

“No, volevo darti il tuo regalo di Natale” Rispose lui, ma subito aggiunse vedendo spuntare un ghigno sulla faccia malandrina del figlio “e, per punirti!”

 

Il ghigno si trasformò in una smorfia che rendeva la sua faccia molto buffa.

 

“Seguimi!” Fece Harry indicando con l’indice la porta.

Una volta uscito, attraversò il giardino e dopo essere entrato in casa salì fino alla stanza di Ron, in soffitta dove adesso dormivano lui e Ginny.

 

Dopo che entrò anche il figlio, chiuse la porta con un incantesimo di sigillo; poi si sedette sul letto e avvicinando a lui il baule prese da questo un pacco incartato.

 

“Tieni questo è per te! Buon Natale figliuolo!” Disse porgendo a James il regalo.

 

 

“Gra..zie!” Non aspettandoselo ma pensando che fosse solo un modo per condurlo li per sgridarlo; dopotutto gli aveva già dato il suo regalo di Natale "Ufficiale", quella mattina.

 

“Dai su aprilo!” Proruppe Harry con gli occhi lucidi. “E’ importante per me che tu lo tenga e che lo conserva. Potrai prestarlo solo ai tuoi fratelli e cugini, ma non dire a nessuno che si tratta del vero mantello dell’invisibilità della storia dei Tre Fratelli!”

 

Il maggiore tra i Potter sembrava non aver capito.

Non era appunto una stupida storia quella che gli aveva raccontato suo padre da piccolo?

Come poteva essere davvero uno dei dono della Morte?

Come potevano essere i Potter i discendenti del fratelli Peverell?

 

Tutte queste domande scaturirono da lui, ricevendo le dovute risposte.

 

“Adesso sei tu” continuò suo padre “ a poter usufruire di questo dono! Fanne buon uso a Hogwarts!” E detto così, lo lasciò facendogli l’occhiolino; non sapendo di aver dato al figlio il potere di fare tutte le scorribande che avrebbe poi architettano con i suoi amici; I nuovi Malandrini.

 

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: DracosWife