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Autore: Mio Akiyama    27/06/2010    5 recensioni
Tell Me How I'm supposed to breathe with no air Can’t live, can’t breathe with no air That's how I feel whenever you ain’t there Itis No Air, No Air *** One-shot NaruHina (tanto per fare una cosa nuova, no? :P) Frutto di una giornata da schifo, ieri, quando per l'ennesima volta ho capito che sto sprecando troppe occasioni per essere felice. Spero che vi piaccia.
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non capisci che sei aria?

Lei

Un vento fresco entra dalla finestra. Mi accarezza, come a farmi respirare, per un istante, attraverso l'afa che mi ha inghiottita. Come se cercasse di rianimarmi.

Eppure niente. Non respiro.

Come potrei respirare? Come posso pretendere di respirare se tu non sei con me? Se ogni volta che ti vedo attraversare la strada, salutarmi da amica, illuminarmi la giornata con quel sorriso splendido che solo tu hai, sento la gola stringersi in una morsa?

Non capisci che sei aria? Come potrei MAI pensare di respirare, correre, ridere, scherzare, vivere senza la mia aria?

La brezza cala, l'umidità della notte riscende sul mio corpo sudato, sulle lenzuola tiepide, sul pigiama azzurro. Giro il cuscino, nella speranza del lato più fresco. Un istante di refrigerio, poi di nuovo al punto di partenza.

Caldo. Afa. Umidità. Niente aria.

Vorrei che tu fossi qui in questo momento. Almeno quest'angoscia estiva avrebbe un senso. Proverei calore a causa tua. Non per questa noiosa solitudine.

Mi attorciglio una ciocca di capelli intorno al dito, immaginando che sia tu a farlo. Che tu mi dica quello che il mio cuore desidera da troppo tempo, ormai. È un gioco che mi fa male, molto male. Eppure, ogni sera, rieccomi qui, ad immaginarti accanto a me. E non chiedo una notte di passione, NO! Vorrei solo sentirmi amata, per una volta. Una carezza sul viso, una mano tra i capelli, uno sguardo particolare. Mi basterebbe per vivere ancora un giorno.

Non capisci che sei aria?




Lui

Mi rigiro sul letto. Questo buco di appartamento è una camera a gas. Una tortura continua.

Mi sento arido. E non solo fisicamente.

Ironia della sorte, proverei meno dolore se in questo momento mi trovassi tra le fiamme. Sarebbe un dolore sopportabile, se sapessi che tu sei mia. Potrei accettarlo, se non pensassi che a meno di un chilometro da me c'è la soluzione ad ogni mio problema e non posso raggiungerla.

E invece il dolore è immenso. È pungente. È una spada che mi trafigge da dentro, che mi stringe lo stomaco, che mi chiude la gola.

E a pensarci, che stupido. Basterebbe fare ciò che immagino ogni sera, quando chiudo gli occhi e cerco di dormire. Smettere di perdere tempo. Alzarmi, correre scalzo fino a casa tua, e gridarti che non vivo senza di te. Che quando ti incontro per strada, attraverso per non farti vedere che arrossisco. Che nel mio salutarti c'è molto di più di semplice affetto. Che se non fosse per te, non avrei il sorriso che ho oggi.

Mi rigiro di nuovo, questa volta prono. La guancia destra schiacciata contro il cuscino, le braccia lungo i fianchi.

Non ho la forza! Non ho il coraggio! Faccio l'eroe, combatto contro tutto e tutti, ma non ho il fegato sufficiente a dire quelle poche parole che basterebbero a rendermi felice. Non ce l'ho!

E sto sempre peggio. Sempre più a pezzi. Ogni giorno che passa, sento sempre più freddo tra le mie braccia. È come abbracciare il vento. Non provo nulla, solo angoscia. Solo il nulla. Solo vuoto.

Un vuoto colmabile, ma che io non riesco a colmare. Un vuoto che mi brucia, che mi toglie il respiro nel vederti accanto a quel cane.

Non capisci che sei aria?

  
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