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Autore: Less_    28/06/2010    3 recensioni
"Mi dispiace" Aggrottò la fronte. Una lacrima scese lungo la mia guancia.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uscii dalla stanza, oppressa dai suoni troppo forti e dai pensieri troppo irreali. Ero sul portico, da sola. Ero sfuggita alla festa di cinquant'anni di una zia... la cugina di mia madre. La sera era calma e piatta, non c'era afa, nessun particolare che la rendesse memorabile. Sentii il rumore della porta, e voltandomi lo vidi.

Federico. Il ragazzo per cui avevo rischiato di prendere una cotta di dimensioni colossali. Mi seguì sedendosi sulla panchina di ferro battuto, distante da me.

"Perché sei uscita?" chiese.

"Troppo rumore, troppa confusione" risposi. Non chiesi perché fosse uscito lui, anche se bruciavo dalla curiosità. Non volevo tradirmi.

Si accese una sigaretta. Ci rimasi malissimo! Avevamo solo quattordici anni, perché fumava? Insomma... molti miei amici fumavano da tantissimo tempo, ma era comunque un brutto colpo che anche lui fumasse... lui... era stupido, no? Ma perché proprio la persona che avrei voluto al mio fianco firmava la sua condanna a morte così presto? E per di più in mia presenza? Gli occhi mi diventarono lucidi.

"Perché piangi?" non mi ero accorta che le lacrime avevano straripato.

La voce mi si spezzò. "Mi dispiace" dissi.

"Tu dispiace perché piangi? Proprio tu, così sveglia, dovresti sapere che piangere significa solo esternare in modo sano i sentimenti..." disse.

Niente di più vero. Ma non era per quello che mi dispiaceva. E poi anche lui, così sveglio, che fumava. Insomma, che schifo, mi stavo infilando in una brutta situazione.

"No, è che... i tuoi polmoni sono neri" mi spiegai. Accidenti. Sembravo una stupida sentimentale, che per giunta non sapeva neanche esprimersi. Mi guardò con tutto lo stupore che era capace di produrre dipinto sulla faccia.

Anche se non era da me, gli sfiorai il petto.

Mi guardò ancora per un secondo, poi gettò la sigaretta oltre gli scalini, e restammo insieme a guardare la scintilla morire sul selciato.

Questo fu l'inizio. Qui inizia la nostra storia.

   
 
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