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Autore: MaCcO    29/06/2010    3 recensioni
Teddy Lupin è a casa Potter. Ormai è accolto lì come un figlio. Ormai quattordicenne e perso nell'immagine della luna piena di quella notte, Teddy vuole sapere più dettagli sulla vita del padre. Harry avrà il coraggio di dire tutta la verità?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, James Sirius Potter, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Teddy Lupin sbadigliò sonoramente: era molto tardi, ma si sa: in estate, lontano da Hogwarts e dai suoi compiti, e in compagnia della famiglia, sembrava quasi uno spreco andare a letto e aspettare il giorno dopo….

Teddy adorava passare i 3\4 dell’estate a casa di Harry.

Diciamocelo lui amava sua nonna incondizionatamente, e le era infinitamente  grato per avergli dato un tetto dopo la morte dei genitori, e poi la nonna è sempre la nonna…

Ma qui, a casa di Harry e di Ginny Potter, con i loro tre bambini che correvano a perdifiato per la casa, sentiva quel calore che non avvertiva a casa della nonna.

Qui c’era amore e allegria che sgorgava da ogni poro.

Anche se era grande (avrebbe frequentato il quarto anno ad Hogwarts di lì ad un mese) non si stufava mai degli abbracci e delle coccole di Harry Ginny o di giocare con il piccolo James.

Sia chiaro, Teddy adorava ogni singolo mini-Potter, ma con James c’era un intesa particolare.

Lily era troppo piccolina (aveva appena tre anni, e necessitava di avere molto contatto materno), Albus, anche se di un anno più piccolo di James, mostrava già una certa maturità, per cui lo vedevate  spesso parlare col padre sugli Auror o su Hogwarts.

Ma James.

James era unico.

Sei anni di assoluta grinta e vivacità. Benché piccolino, non era né mammone né dipendente in qualche modo dalle attenzioni dei genitori.

Teddy avrebbe giurato che se i Potter  avessero abbandonato al suo destino James, quello se la sarebbe cavata alla grande.

Quella piccola peste, era scaltra e vivace. Lo si sedeva spesso in braccio a Teddy mentre si facevano delle belle chiacchierate.

Chiacchiere che spesso Teddy non faceva con i coetanei.

Quella sera c’era la luna piena.

Affacciato alla grande finestra del soggiorno, Teddy soleva guardare sempre la luna. A  Grimmauld Place, poi si vedeva che era un meraviglia.

Era grande, pallida e perfettamente rotonda: la luna piena di quella sera era la più bella che avesse mai visto.

-Teddy- la voce di Harry interruppe la visione- Da quand’è che hai i capelli bianchi e gli occhi grigi?-

Teddy lo guardò stralunato e istintivamente si specchiò nel vetro di una mensola.

-Oh-

E con un movimento di testa, ritornò il Teddy bruno di sempre.

-Mi accade spesso quando guardo la luna-disse lui-La luna piena intendo. Cambio colore dei capelli e degli occhi senza volere-

Sorrise

-La luna è stupenda questa sera, ma mi porta un’infinita tristezza-

Gli occhi verdi di Harry indugiarono un po’, e Teddy si accorse che Harry si rifiutava di guardarlo negli occhi.

-C’è qualcosa che non va, Harry?-

Harry non rispose ma lo guardava più dolcemente del solito.

-No…niente-

-Che tipo era mio padre?- domandò Teddy, guardandolo nei verdi occhi

L’espressione di Harry era indecifrabile, eppure sapeva che prima o poi Teddy gli avrebbe rivolto questa domanda, ogni volta con la voglia di conoscere qualche dettaglio in più…

-Te l’ho detto molte volte…è stato una grande uomo. Ha combattuto con me, zia Ginny, zio Ron, zia Hermione. Con tutti coloro che volevano la morte di Lord Voldemort. Lui e tua madre  sono stati degli eroi ai quali mi sono sempre ispirato-

Harry gli accarezzo i capelli.

Non era ancora il caso che Teddy venisse a conoscenza ogni singolo dettaglio della vita del padre.

-Come mai questa domanda?-

Teddy non rispose: non gli andava di apparire melodrammatico o stupido: non poteva dire ad Harry che la luna gli ricordava un padre di cui non conservava nemmeno il ricordo.  

-Così- e scrollò le spalle.

Si guardarono per un momento: entrambi sapevano che l’altro non era stato molto sincero, riguardo questo argomento.

-Teddy…-

E qualcosa tirò la sua maglietta.

-James!-

Teddy lo sollevò per le ascelle e se lo posò sulle gambe.

-Dimmi campione-

-Mi insegni a cambiare colore dei capelli come fai tu?- domandò innocentemente il bambino.

Teddy sorrise

-Mi spiace non posso insegnartelo…è una cosa che mi viene naturale-

James lo guardò, arrabbiato.

-Allora mi insegni a fare la pozione pollisucco, così posso cambiare come voglio?-

Harry quasi cadde dalla sedia, mentre Teddy lo guardava stralunato.

-Conosci la pozione pollisucco?-domandò Harry, sconvolto.

-Si papà! Ieri ho parlato con zio e mi ha raccontato di quando voi l’avete usata a scuola-

Teddy guardò il padrino furente.

-Avete usato la pollisucco a scuola?-

Harry si colorò di un leggero strato di rosa.

Maledettissimo Ron, doveva per forza gongolare delle loro imprese, per di più con i suoi figli?

-Ecco io…-

-E’ stata per una buona causa- si aggiunse alla conversazione Ginny

E strinse la mano del marito.

-Ora niente domande e filate a letto…domani ci aspetta una giornata intera a casa di zio Ron-

Teddy ubbidì malvolentieri e, mentre guarda Harry e Ginny che incitavano James ad andare a letto, si chiese quante cose non sapesse del passato del padrino.

 

 SPAZIO AUTORE

 

Personalmente mi sono divertito molto a scrivere questa one-shot.

Sempre più frequentemente sto analizzando “spezzoni” di vita , di ogni singolo personaggio post-settimo libro.

Ora era il turno di Teddy Lupin.

Un personaggio che mi piace molto, a dir la verità.

Come sapete Teddy, passava molto tempo a casa dei Potter.

In questa One-shot ho analizzato diversi aspetti:

  • Il rapporto James-Teddy.
  • La strana passione, che Teddy nutre per la luna
  •  E la conoscenza superficiale della vita passata del padre e del padrino

 

Io penso che Harry non abbia mai detto a Teddy che il padre fosse un lupo mannaro.

Credo che volesse che il suo vecchio amico, fosse ricordato per la persona che è. Non per la maledizione che si portava dietro fin da bambino.

  
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