Ginevra Weasley non era certo quella che chiunque avrebbe definito una bellezza rara capace di attirare l’attenzione, una di quelle ragazze che non puoi non voltarti a guardare mentre cammini per la strada … in effetti nei suoi sedici anni di vita non le era mai successo di sentire qualcuno che diceva “ Guarda che bella ragazza” oppure “ Ginevra Weasley è la più bella della scuola” … no, queste cose non potevano capitare a lei, in fondo non che avesse mai cercato di dare una svolta alla piatta sequenza di eventi che caratterizzavano la sua vita di Grifondoro.
Studentessa modello, sempre con naso chino su grossi volumi di vario genere, con la divisa impeccabilmente stirata, il viso rigorosamente privo di trucco e i capelli legati in una coda di cavallo che le conferiva un’aria seriosa e quasi ostile al punto da in indurre serpeverde e Corvonero a chiamarla “zitellona acida” …
E non che questo nomignolo fosse sbagliato … non aveva mai avuto un ragazzo vero e proprio e neanche il tanto agognato “primo bacio” che faceva sussultare il cuore di tutte le sue coetanee … naturalmente anche dell’unica ragazza che si degnava di rivolgerle ogni tanto la parola: Luna Lovegood, che, per quanto svitata, era una delle ragazze più conosciute della scuola e perché no, anche corteggiata, sapeva divertirsi e non le mancavano le occasioni per farlo.
Ginny non sopportava la sua esuberanza, ma allo stesso tempo ne era affascinata, desiderava essere almeno per una settimana quella ragazza bella e ammirata da tutti … cosa impossibile.
- Vediamo, secondo le istruzioni la pozione va eseguita in questo modo …
- Senti Ginny, parliamoci chiaro … tu sei la migliore compagna di studi che potrei mai desiderare di avere, ma credo che potremmo anche fare una pausa e parlare d’altro … che ne so, di ragazzi o di vestiti …
- Luna ti conviene stare attenta alla spiegazione, o non supererai il test di pozioni che c’è in programma per la settimana prossima, e poi non mi interessa parlare di ragazzi!
- Non mi vorrai dire che non c’è nessuno in questa scuola che abbia destato la tua attenzione, apparte Harry Potter che però è storia vecchia … su sputa il rospo, sono due ore che stiamo a marcire in quest’aula puzzolente con il capo chino sui libri, facciamo un po’ di chiacchiere.
Con uno scatto deciso la bionda chiuse il libro di pozioni e si mise a fissare la rossa con sguardo deciso e interrogativo … si alzò e cominciò a girare per l’aula in silenzio come se stesse macchinando qualcosa di assurdo e ciò alla rossa non sfuggì.
- A che cosa stai pensando? Conosco quell’espressione …
- Hai mai pensato che con un po’ di trucco, una sistemata ai capelli e una rimodernata al tuo abbigliamento, tu potresti essere una ragazza molto appetibile?
- Come dici scusa?!
- Non far finta di non capire Gin, io trovo che tu sia una ragazza molto affascinante …
- Lasciamo perdere questi discorsi …
- Io invece ti propongo un affare … tu pensi che io non sia in grado di superare il test di pozioni della prossima settimana … supponiamo che io mi impegni e ce la faccia, desidero in quel caso che tu mi dia carta bianca …
- Carta Bianca?
- Si, se io riuscirò a superare con un voto più che eccellente questo compito tu mi permetterai di cambiare il tuo aspetto e far si che la gente non ti prenda più in giro, tutte le smorfiosette che ti vedranno si zittiranno e non oseranno più dire niente su di te … e può darsi anche che lui si accorga di te!
Ginny fissava la ragazza con gli occhi sbarrati dallo stupore, possibile che Luna fosse così cocciuta? Tentennante si alzò dalla sedia con l’intenzione di mandarla al diavolo ma i suoi occhi rimasero incollati alla vista di un banco situato in terza fila vicino alla finestra.
A quel posto sedeva sempre il suo incubo peggiore: Draco Malfoy, la persona che più si divertiva a prenderla in giro, a renderla lo zimbello di tutta Hogwarts …
- E va bene, accetto ma tu devi superare quel compito con un voto dignitoso …
- Allora siamo d’accordo Gin … vedrai tra una settimana tu diventerai la ragazza più popolare di tutta la scuola e sarà tutto merito mio …
- Adesso rimettiamoci al lavoro Luna!

Ormai si era fatto tardi, il sole stava per tramontare e a discapito di quanto potesse pensare la rossa, il ripasso con Luna era proseguito nel più totale silenzio e adesso finalmente stava per recarsi nella sua sala comune a rilassarsi e a non pensare, soprattutto, alle folli idee dell’amica.
Era quasi giunta alla porta che l’avrebbe condotta alle scale quando udì delle voci provenire dall’esterno, proprio dallo spiazzo che si ergeva sotto la finestra da dove si trovava lei …
Con fare curioso si affacciò per vedere un gruppo di studenti serpeverde in tenuta da quiddich che dialogavano animatamente accompagnandosi ad un frastuono di risate sconnesse.
Ed ecco che a distinguersi tra tutti, mentre si sistemava i capelli biondi mossi dal vento, si ergeva la figura altezzosa e fiera di Draco Malfoy, capitano della squadra di quiddich ed eterno rivale del bambino sopravvissuto …
Per un secondo nella sua mente balenò l’assurda idea che quell’essere viscido fosse affascinante … un pensiero assurdo.
Senza indugiare oltre percorse il resto dei corridoi fino alle scale che l’avrebbero condotta nella sua sala comune lontana dal mondo…
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