Beach
Il resto della serata passò in un baleno: i miei genitori arrivarono poco dopo insieme a Madlyn e cenammo, dopo di che lessi velocemente il romanzo che leggevo da un mese e quattordici giorni e mi addormentai.
Mi svegliai improvvisamente,infastidita dal suono acuto della sveglia
-Fantastico. Ho dimenticato di togliere la sveglia-
Tastai la superficie del comodino accanto al letto e quando trovai il grosso orologio schiacciai il pulsante centrale,e il fastidioso suono cessò.
Tornai a sdraiarmi sotto le calde lenzuola, e il tepore mi avvolse completamente. Così in poco tempo mi riaddormentai.
Quando riaprii a malapena gli occhi un raggio di sole fece capolino dalla grossa finestra della mia stanza,e mi abbagliò. Alzai di poco il cuscino, e mi misi alla sua altezza,restando con gli occhi chiusi.
Strizzai gli occhi, infastidita dai raggi del sole che cominciavano ad essere più alti,così mi alzai,cercando le pantofole da qualche parte sul chiaro parquet.
Solita monotona giornata. Però avevo deciso di adare da qualche parte,forse il mare.
Mi avvicinai alla finestra, e ammirai in lontanza l'andamento del mare, e sarei rimasta lì per ore.
-Sì,decisamente il mare-
Presi la mia decisione a voce alt,e andai in cucina. Guardai l'orologio appeso al muro: le nove e un quarto. Bene,avevo tempo per prepararmi,esarei andata in spiaggia.
Presi tempo per fare colazione,lavarmi i denti e la faccia,misi il mio costume preferito,e il resto che mi potesse servire.
Tornai in cucina,e scrissi un biglietto ai miei genitori dicendo che mi ero alzata presto per andare al mare,presi le chiavi e uscii di casa.
La spiaggia era poco distante dal luogo in cui abitavo,per cui ci misi circa dieci minuti per arrivare. Scelsi un punto più isolato,così da poter stare da sola e sentire solo il rumore del mare. Stesi l'asciugamano e tolsi velocemente i vestiti.
Mi sdraiai comodamente,prendendo dalla borsa il mio romanzo preferito e cominciai a leggere.
Non feci in tempo ad alzare gli occhi che mi ritrovai completamente bagnata: un gruppo di ragazzi 'giocavano' con l'acqua. Bene, e adesso avevo anche la borsa bagnata. Mialzai a sedere,seccata. Uno dei ragazzi si avvicinò a me.
-Oddio scusami! SOno proprio degli scemi!-
Lo guardai negli occhi. Oddio. Era lui. Forse non se n'era neanche accorto. Beh,meglio così
-...Ma tu sei...- oh,fantastico,si ricorda di me - ....Abbie?-
Chiese,arrossendo un poco.
-Ehm...Sì,sono io. Comunque non preoccuparti per questo incidente, avevo proprio isogno di un po' d'acqua-
Mentii,ridendo, così facendo sembrare la mia frase vera.
-A quanto pare non riusciamo a incontrarci come persone normali,eh?-
Disse con un sorriso. Non risposi, e abbassai lo sguardo imbarazzasa. Mi tese una mano per aiutarmi ad alzarmi.
-Beh...Piacere, Austin-
-Finalmente so il tuo nome-
Gli risposi ridendo.
Passai il resto della mattinata assieme ad Austin, aveva i capelli biondi,quasi dorati,e con il sole erano ancora più splendidi, un taglio a dir poco favoloso, un paio di occhi ipnotizzanti azzurri come il mare all'alba, e un corpo assolutamente scolpito. Un Dio,forse.
Altro capitolo,forse si comincia a capire meglio xD
Come sempre,grazie a:
@Thoas Pensiero: Sì,me ne sono accorta solo adesso, rimedierò al più presto.Comunque,grazie come sempre,ti ringrazio davvero xD Anche perchè questa è la mia prima Fanfic,e come vedi sono un po' imbranata xD